Pensiero e Volontà - anno I - n. 20 - 15 ottobre 1924
I I 6 PENSI.ERO E VOLONTA / I I !- • . . " ' . bero chiamati a dare i loro voti. Da ciò ri, I sulta evidente che . il progran1ma della Costi- tuente e progran1ma rivoluzionario che parte dalla necessità prima .d1· abbattere il regime fascista . per arrivare, a~tr.averso l'Assemblea eletta a suffragio · libero ed universale, alla costruzione del nuovo ordinam,ento na.zionale: la Costituente, dunque, non è fine a sè stessa, ma è il mezzo ·per co:i;id urne i'a N azi.one verso nuovi destini (2). Il partito socialista ufficiale non 'ha un pro– gramma specifico: afferma la necessità di ab– .. battere il fascismo e di tornare alla lotta di c}asse, ma non precisa q ualè dovrebbe esse:rt– l'i1nmediato sbocco della situ~ione. Dittatu, , ra del pr,oletariato? Dempcrazia? Il partito oscilla: non può propugnare la dittatura de~ pro1etariato perchè non vuol me'ttersi sul ter– reno del partito comunista; non,. può piro– pugnare la democrazia l?erchè non vuole ac– codarsi alla corrente di Turati e di Treves. Perciò si condanna al nullismo che gli fu già tnnto funestò negli · anni ·prosperosi. Esplicito e pi°eciso è il partito comunista: la. salvezza delle classi lavoratri•ci è nella dit– tatura del proletariato. E' un ,_programm~ che porta sulle sne bm\diere tutti gli errori e tutti gli orrori della tirannia.• La dittatui-v:i del proletari~to, che all' a.tto pr'atico d1v~nta dittatlj.ra sul proleta{,jato, ha già fatto falli– re la Rivoluzione. Russa. In Russia il comuni- . ' srno, diventato comunis1:10 di Stato, no:µ è che una larva, e la libertà di pensiero e di propa– ganda è <'< cadavere putref~tt_o ». Fra la· ru– ·rn'.·ondi State, fascista e 'la ragion di Stato con1unista vi è analogia. Lo· Stato fascista. esige ,che il cittadino si pieghi, obbediente <!ie--' cò, alla votenza statale, lo Stato comunista ha X· la stessa esige'n~a; lo Stato fascista ha creato~ in' .. Italia, una burocrazi"a che. pesa sulla N a·– zione fino a soffocarla, lo Stato comunista •ha creato ·in Russia, un esercito di impiegati e di .funzionari che sfrutta le -classi lavoratrici in 1nodo indegno: il cc padrone-borghes~ » yenne sostituito dal « padrone-Sta.to ». La rivoluzio– ne comunista non risolverebbe dunque a:lcun punto dell~ crisi; non· po-rter,ebbe Ìa libertà, : non,, porterebbe il controllo popola,r-e sull' a,· zione governativa, non libèrerebbe la Nazione dalla fazione: l'impero del fascio. Httorio ver- • 1 rebbe s'ostituito dall'impero della falce e mar·- ~ t-0110e lo stato di soggezione e/ d'umiFazione .che do1nj-na attualmente la vita politica ita- 'lianà continuerehbè. ancora.' J 1 · I * * * Fra tanti progrannni a.gitati a piena voce, va forma-0.dosi u11a nuoya cotrentè che per ora accenna· appena essendo· formata éla piccoli 'gruppi quasi ignorati. Essa. abbraccia uomini. di diversi partiti: vi spno i giovani liberali segua·ci delle idee propugnate dalla rivista I Lu Rivoluzione Liberale/ vi sono i repubbli- • cani di sinistra che si stringono intorno alla \ rivista La' Criti~a Politica.; vi ~ono i giova111 repubblicani e vi è anche qualche anarchico (3), Questa affinità di piccoli .nu,clei che poli– ticamente e socialmente hanno· poco di comu– ne, !1011 deve s-orprendere; non si tratta di af– fin•~à nel programma massimo o almeno ·nel– l'ideale supremo da realizzai·e, si tra.tta sem- 1 plicen1ente di affinità di vedrtte sulle im1ne- ' diate necessità dellçt, crisi italiana e sul ·n1ez2t·o, \ratico ed immediato .,di abbattere il fascismo e cPimpedire ,che- nuove dittature è nuove ti– ra.nnie salgano al governo d'Italia. I seguaci di questa corrente partono tlaì principio che l'attuale crisi italiana non .può risolversi sul terr,eno delle riforme o con un .. semplice ritorno al passato, ma deve essere I risolta ·suJ terreno istituziona.le : « .Non basta che il jascisnw scompaia, dalla vita italiana,,r' • \ siano le cause che l'hanno deter11iinato che deb– bono scomparire. Oli italiani sarebbero I assai rnale co1npeusati. dei sacrifici e I delle umilia– zioni a cui si 'vedono sottoposti da due anni sr-. la liberazione l(],o,vess_e servire a riportarrli se.nza gu1:da . al punto stesso - da citi la r..risi s' 1 :nìziò. .ZV. essuno · può pensare che fa libertà degli italiani possa come che sia tro!/Jctrsi e sentirsi garantita in I st.itut,i che · si most 1 rt;1;ro~ no del tuttr;> insufficienti a tale. cornpito, quan– do rnagr;iorrnente chiede-va di essere twtelata : e protetta »,: così è-detto nei progra1nmi d}. Critièa . politica. • L'origine della 'c,ri si. sccqr!do Ù · 'pensiero rli ,.._g_uesta corrente, è nello Statuto in~Hicientt a ga,rantir,e la libertà; è nel Parl~m,ent~ in~ capaie:e ·di affrontare ·il male~ e· nell'ac~ntra-– m-ento statale che soffoca le regi0.ni ed i ,co1nu., ,Bi, accen 1 t_ram~nto. che sacrifica gli intéresst \_ agricoli del Sud a profitto dell'industrialisn1c, ' - ' · del Nord, ohe .crea una burocrazia masto<lon. tica ammalata d' e~efantjasi ed una c1asse di- ·. rigente privilegiata che go:v~rna in, nome del ,diritto della. fo'rza e della '.farzion,e. Bisogna:· quindi esigera un o~ài~am'1nto nazionale dei . . centra.to e cioe: autonom.ii .~ regionale e comu- nale;_ divisione degli interessi /dalla .. politrnu, niente Sta,to paterN.alis'ta, ma liberismo eeono-
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