Pensiero e Volontà - anno I - n. 20 - 15 ottobre 1924
PENS,IERO E VOLONTA 17 ~ecosta1nentd d~l genere. 1Su questo argomen.to I • bisogna avere il cora,ggio di dire noi no! noi sempre, ancihe. se qualche «interesse ·immedi'a.- to n d0vesse andar sacrificato, ,anc,h_e se l' ego:ismo .ii categoria dovesse· alionta,nare da' ·noi un •erto numero di lavoratori; , Tut·te. le altre questioni,. per il momento·, c~ · ~mbrano secondarie·. N atura/lm,ente qua.lo ,ra . alcu.ne di esse venga~o in discussione, gÙ a- .narchici non possono che sootene~,e il loro punto cti v1sta rivoluzionario e lib,ertario in– sieme, come per il passàto. Ma si tratte-rebb<:– rempre di argomenti poco in ra.pporto coi fatti, troppo .a.ccad.emici, pe·-r poterci eccessr• vamente interessare. Vì sono di qu'elli, ·pe.r esempio,' che discutono n10lto se la Confederazione del .f;avoro debba - . aderire all'Internazionale di· Mq-sca ·o a quel- la. di Amsterdam! Noi, fran,c~mente, ce ;ne in-- -' fischiamo tanto dell;una èh'e dell'altra, perc}].è · allo stato attuale delle cose simili- adesioni hanno un va.lore del, tutto platonico, sènza ri– ;;pon.denza nei fatti. Iyia una volta posto l'ar– gomenk> in discrissio-nè, non_ potremmo ·nor-.. dire il ~ostro pens~ero di assoluta ostilità tanto all'una ·che all'altra delle pretese Inter, nazionali. Su ciò, co.me sul rest6, hAsogna aver · però · l'avvertenza di non entrare. terzì n.ell' antipatico ba~tibecco, nella Jotta .di con– correnza bottegaia, che dura già da tempo,, tra i _social-democratici ~d i comunisti dittato– riali;· e gl1at.darsi dal servir,e, --anche iildireti, tamente, agli interessi di· partito. degli .uni o degli alti:i. I Noi combattiamo, si può .dire, da quaranta anni le tendenze soc1al-democrafa,che n~l ;mo~ vimento operaio e l3i. egem0'.nia che vi es:ercit&. il riformismo socialista; e continuiamo a com- .batter le come per il passato. Ma non vogHa– mo con ciò cadere dallà padella nella br_ace, nè servir ·di sgabello per salire ai nuovi arri– vati· comunisti 'bolscev,ichi, i quali mostr~no un.a avidità di monopoìio e di p'otèr,e che ca· -giç>nerebbe la' maggiore ;ovina ed il· peggiore asservimiento al . loro gi.ogo dei contadini ed operai dei qu.ali si autobattezzano' arbitra-ria-– memte portavoce e rappresentanti. Potremmo anche trovar.ci , occasionalmente, al 'fianco di quèsti ultimi nella l9tta contn~ il regime attu.ale; nè per ciò ci tirere~mo .in-· dietro dal!' azione o disprezzeremmo 11 loro 'concorso. La· stessa oosa del résto dicia.mo pei 800 ial-denÌòcratici, 6. repubblicani, ecc. 1 Ma gli uni non sono migliori dei secondi, poichè ciò che i comunisti hanno,· o ~mprano avete, di ·;meglio è neu.tralizzato e forse superato da. ,eiò ohe· hàn di. peggio. Questi I ulti~i, inoltre, • svolgono un'·azione così disgregatrice ed· inva- ;:. dente nel n1oviinento ope'raio-, c_osì astiosa e dispett6s~ Ver.so quanti non aceett3;-no- il 101~0' verbo, che nep'pu're a v-olerlo potren1n10 di1nen-• 1 • tic'are'. ·che_e&si 1niràno a diventa.re i padro,rii ·dispotidi dell' ò.rg ~nizzarzione sindacale, per ser– virsene di strumento pe( conquist;ne al loro partito il potere politico. Gli• anarchi,ci non hanno, ·dunque, altro da fare che «-restare sè stessi>> e non confonder~ il prop~io 'atte-ggia1nento. con quello .di nessu– na d~e latr.e fra-zio,n.i <lel movimento operaio. Nelle piccole con1e nelle più iinportanti. ql'le– ~tioni, nelle modeste aclunar~e <li 'legh~ come nei congressi, apche a ,costo di appa.rire po .. .·chissim_i ~ minoranza. della rninoranza, non. d:ebbono temere di distinguersi. Solidali nella le>tta per la difes·a. degli interessi e d~lle lihertà · pr~letarie. contro' il regime con tutti qua-pti' combattono la J11ede-sima civile battaglia, per il resto~ dina-nzi a.i dissensi interni· che ancora travagÌiano· il 1:noviménto sindaealé, debbono resiste1~e aò. ogni tentazione di tiarteggiare pe1: gli uni o per gli altri, e sen1pre pro-porre l'Cl opporre aille altrui solu~ioi1i, tutte più. o ineno impecia.te di legalit;1risn10 e di a.utoritaris1no, 1 J.na propria. disinteressata soluzione rivolu- .... zionaria e libèrtaria. · Per· 11 momento questa. solu.zione avrà f)o:·hi , conseri'si; 1na verrà giorno ch'essa persuaderà le :menti e trascinerà. i cuori dei lavoratò-::'i tutti, perchè essa è l'unica· soluzione logica e " possibile del problema dell'-emancipazione ope- raia. · ! 2.9 setternbre 1924. UN ORGANIZZATONELLA C.'G. del L. , POSr_ti\. IlEDAZlONALE . \ IL PROBLEMA DEL LAVORO LIBERO -' · 1 , A proposito dell'articolo di Spartaco ,Stagn~t-. ti su questo argomento il nostro collaboiatore L. Fabbri ci· scrive: · · r , I • << Staarìe.tti ha perfettà:·me1tte 1·agi.one di tro- · vare c;1,enel -mio articolb 11W,ncail più i1npo r– ta..nt_1i· rna debbo av l'.èrt?/re che q-itello era, . ·il , prvmo di. tre a,rt iculi. da. ded~care all' arguni.en– to, vale~ci di1·e °la prern,es~a. · Debbono quindì seg,;i,rne altri due, s~ l'-organi~zazripne ,del 1 a– varo libero e su la, lott'a contro ·t'ozio. ·Se. non 11>e avevo sù_bito ,avvertito i l_ettori era per .. ~-. non gpaventarlil ». . . Poichè iabbrici promette . di termina.re 11 suo lavoro noi lascia:rno in sospeso altri ·scritti ' . . che ,ci sono pervenuti sulla s.tess.a.,questione. Li pubblicheremo se ·ci p.arrà eh' essi appor– tano nuova luce .all' argomepto. .. -
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