Pensiero e Volontà - anno I - n. 20 - 15 ottobre 1924

I • 7 ì - P'EN-SIERO E VOLÒNTA, 15 to. La p~epotenza e la. coercizione di ·cui essi sono vittime potrebbero costituire un magni- . . fioo oemento di, concordia,. ~e tutti. i piì1 seri mqtivi di discordia fossero. elim~nati'. ·Ma per giungere a questo bisognerebbe che la Oonfa~– derazione ·f9Sse o p.ivenisse qualche cosa 'di _più --e di meglio di u,n semplice· «meno peggio» per gli elementi· rivoluzionari e libe.rtari, ,che 01~a ' yi aderiscono solo per non ,essere assorbiti oçl , isolati dal nemico comune.· Con ciò ess.a si ~etterebbe in condizioné di· attrarre · a sè an-– che· altre forze diverse od a~verse,- d' altr·a sp,eci,e, ora lontane da léi per i spoi difetti di organi_?;z.azione e costituzione interna. Non è qui il caso·. di studiare qu,ali ,potreb~ bero essere J,e basi· per raggruppare in una I • sola organizzazione tutte le .forze pro1e,ta,rie italìàne . (1); esse possono riassumersi in que– sti pu'nti: indip,endenz-'.1 ]d au~on'Omia. ;asso– luta dei sindacati di fronte ai govè~ni ed a1 partiti politi,ci; esclusione di aprio-rismi dot– trinari ed ideologici; /sisten;lJa federalistico,' • • f • . . non accentrato,re, d' o,rgan1zzaz1one interna; ''I lotta e movimento condotti .con lé. sole forze operaie e sindacali e mantenuti estranei a,lla politica dei pàrtiti e dei governi;· l'indirizzo sindkicale deliberato dagli organizzati e· .,non dai funzionari. Verso la firie del 1922 e sui primi del 1923 pareva che vi fosse, quaich~ speranza di met– tersi per questa via; la stess.a Uoniliederazione del L1Lvor0, per bocca di qualche suo elemento più autorevole, si avvicìna;a non poco a questi criteri. Ma in seguito le 9ose 'cambia– rono, ,e nel seno della Oonfederazia;ne presoro il sopravvento - si ebbe alm-eno questa sensa– zione, · poi~hè il ·regime attuale non consentb una a;ttività sinda,cale che possa offrire prove di fatto. molto p-recise -- -le ;te~1denze corpora.– tive più OI?portuniste da un lato e piì1 esclu– siviste dall'altro. on vogliamo 'fare r~cri1ninazioni. Oomr.::•èn– diam~ i tempi e le situazioni spe~iali, e ci rendiamo conto di tante cose: :i81Ci_lmentetol– lerabili oggi mentre ieri. sa.rebbero' sembrate intollerabilissime. S'.:::.J>piamo,inoltre, che __ tra le stesse forze !'iior;miste· ~l!i. e~~mentj p~ù ac-– comoElanti. ,...verso il poter~ e p1_Uarc1gn1 verso i ri~J:i.uzionari non sono °:lolti, e riescono ad apparire prevalenti sol percihè sanno sfruttan, assai abilmente le• Gircosta.nze esteriori d'an1- biente. N ~~·mancano gli elementi più diritti, · (1) Esse furono esaminate, da qnesto m~de's~mo p~nto ~i . vista, 'in un articolo di Luigi Fabbri nel n. 2 del 25 febbraio 923 della rivista Critièct Poiitica dt Roma. • I . più fieri, meno· disposti a piegarsi (con1e era per· ésempid G. Ma.tteotti), 1na con tuttQ ,ciò- . \ - non possitmo chiudere gli occhi e le oreèchie ctinanzi a. fatti eq a dichiarazioni, che sono. poco notevoli ora, ma costituiscono u~ jndic-e tli ,ciò qhe può diventare_ l'~vven,ire. ~-e ce-rtb. tendenze pr,evalessero, con tutta la n1iglion,. ' volontà del mondo l'unità proletaria non p·o.– trebhe mai ,essere un fatto compiuto. l\1a prescindendo anche da questo conoe'tlio. della _unit~ sindacale, fo~se troppo mio rerso– nale, p,lcuni de' piu influenti dirige_ntì 'della Copfederazione del Lavoro si sono · ~asciati trascinare dalle 1circostanze e fors' anco dal proprio temperamento ad ç1,tteggiamenti che, anche oggi molti organizzati digerisc.ono ass~1 male e minacciano cli rompere perfino quel mi-– nimo di c 1 oncordia interpr-oletaria,' éhe oggt è a~soLutamente doverosa e ~ecessaria, mentre.· .tant~. datino,. dolore e vergogna pesano sul proletarì'ato e, dopo gli interessi materiali,, ven~ono minwcci~ti di anni'entam,ento i SU(1l valori morali, 1 suoi più gelosi interessi s1oi– rituali. Alludiamo a quei dirig~nti che più di una volta han dato· segno di ten.tennal?ento di fronte. alla politica del' governo, nella ~cioc– ca illusione di separare questo dal fascismo, ' . o di ottenerne meno dur~ per , ' . 1·b almeno condizioni d'esistenza · 1 lavoratori delle .organ.izz?'-- z1on1 . 1 ere. - . Basta .che uon1i1Ìi del Governo accennino· a. qualche blàndizia, puramente verbale, ·perphè– quakhe dirigente confederale attenui subito. il tono della sua .ostilità e faccia càpire che pos-i sono esser 1 vi· degli- accomodamenti ainche col diavolo,. ·Quand,o il presidente dei . :n;iinistri e capo del fasc.is1no fece ai· primi di giugno il noto dwcorsò... giolittiano, poco dòpo (Mat- ,. ~ teotti era si;, a.to ucciso il ·giorno prima, _ ·e.se ne {gno-J~1;!.Tv-a ancora la iineì -:.!Yl esponente. del- - la---Confederazione del Lavoro• parlava. alla. Oa-– n1er~. còn un to,11:0assai più ammorbidito dtgli oratori socialisti precedenti,· e tale che gli oon– quistò l' « attenz1-0ne » d~i ministri ed .elogi in. agro-doloe di qualche ·giornale fascista e· na.; zionalista.. · i \ ; - Oos..e da poco, sfumature: è. v.ero. Ma esse ha~no un valo1·e rnorale, .oggi, cento volte mag– ,giore che in tempi normali .. Un -elogio al- 1ni-, nistero, fatto scivolare -aosì s~_nza parere in un discorso d'opposizione, quando il gove,rno è qu~llo che è, val,e qtianto un· voto fa:vor~vole. al gòverno in tempi 110.rmali_: · forse' di più. Ultimamente il medesimo deputato riformi~ del. d. · 1-• '.1:~i-~ì.. :.;ì, 'tvta.ti d.~::a Cuu.f~- sta, uno 1r1g':'~-:: -.1. f ' .- , I / I . \

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=