Pensiero e Volontà - anno I - n. 20 - 15 ottobre 1924

' . \ .,, \ PENSIERO E VOLONTÀ , ~ ' 11 proletari~to industriale- o_ccu,pa politicarhènte unà condizione dj _privilegio in ccnìfr'onto al ptoletariato dei ca~pi 1. · · · Ma~ che ;Ba.ndomi_rs-ki paragoni a -questo, :gio-. rropoli0,. eh~ i bolscevichi esercitano -come car– sta dirigente,, ·pe:r: mezzo del gover~·o, d~lla forza militare, dell~ polizia, ècc., il m.onopoì Ba'.k:unin te1Tieva il formarsi d'una ,nuova clas– se privilegiat;i, «quella .degli operai delì-e f.ab- _briche e delle grandi cit~à, ,ad esclusione dm rnilioni che costituisèoho il· proletariato -delle '?ampagne e che q.iver;anno propriamente, i swdditi del Stato sedicente popolare (ora se– dicente proletario). Vero· è che lo stèSsò Ba– kunin poco app,r,esso avv-ei-te che il «nuovo despotisfuo» sarebbe illusorio· per gli stessi o- 1jerai di città, i 1 quali «non potrebbero eserci-– t~re il potere ~irettame 1 nte, ma per procura,' affidandolo' ad un gruppo d'uomini eletti da loro_ per rappresentarli e governarli, ciò che li farà rica,dere senz'altro ·in tutte l,e !Ile:q.zd – gne, e le servitù del regime borghes,e» (1). · tio teorico degli anarchici, Jni pare un po-' esagerato. 1 Del resto anche -'questo. <q:nonopolio. , teorico» non èsiste, per lo meno p-e,:rgra,n par– te degli anarchici, comp-resd il 'sottoscritto. * * * J .1vla· lascia1no andare Bakunin, il quale de1 r~sto prevedeva dei guai non certo così ac– centua ti, c01ne si so-no-di fattò. av·v-erati in RuS– .sia, dove le stesfe elezio1;ii , sono ma~ipo1ate dal governo centrale jn modo ·che gli ele-tti Noi non abbiamo mai negato i rea.li rne-ritj • I \. • che ebbero i bolscevichi n-el trionfo della ri- ,,,. ., . ' voluzione russa. Es.si seppero e poterono uti- ìizzar·e la 1 oro organizzazione· e la _loro posi– zioae politica per aiutare il popolo a liberar– si dal giogo del ca,pitali,s~no, delle de1nocra– zie, dei partiti della guerra, ecc. Ma èiò che · gli anarchici criticano nei bolscevichi ed- a- · borropo non è quello clie han fatto per la, ri-- 11oru.zione, specialmente prima 1 di . sal{re al · poter'e, hensì quello che han fatto contro la -ri11bl 1 u.zione dop,o / conqnista.to il. gove-rho. Che se i primi gra,vi errori potevano ess.ere ,scusati o iria .. scherati ai loro propri occhi dalle terri-. bi_li difi,coltà in ·cui il governo russo si di,bat. teva (il 'blocco affam.atore, gli assalti degli e- -- r serciti bianchi, le mene reazionarie, eçc. ), 'iu seguito fu troppo evidente, èessate le diffi– coltà pii1 urgenti, che' i rivoluzionari and~ti - _possono con~iderarsi eletti ·dal governo- e non dagli elettor_i. Pa,rliamo d'altro: .. ' Sandomirski dice che teoricamente noi com-· monopoliz– bo1soevichi I al governo strozzavano con le loro' mani 'la \ ' - ' mettia,mo q_utello stesso errore di \ zare la ·rivoluzione Tussa,, . che 1 rivoluzione. Essi ormai i1npersonavano .quella controrivoluzione ,che avevano sconfitta alle frontiere. Si avver'ava ciò che Bakunin a,ve- comnìett~no co1 f a,tti. '"' , ' · Va pr,edetto per .ogni. partito rivoluzionario N aturahnente non abbian10 nullà <Ì'a dire' · 1 · ·· h- · · c\1e fosse sali_· to al governo. circa e cr1t1c e rivolte ai bolscevichi da, Sa.n- domirski a que~to proposito. Egli a:ppoggì~ Orbene, questo 111onopolio che. èondannano con la sua noti sospetta testimonianza ciò che nei bolscevichi, gli anarchici non ,lo rivendi– noi abbiamo detto tante volte. A pr,opos.ito - carro. affat,to per sè. N·on so-Io nél senso che delle persecuz.ioni c.ontro gli anarcliici, se e- essi non vorrebbero n1ai essere partito di go– gli,, che vive in Russia, confer-ma chè si. espel- verno, nè conquistare il -potere «per i1npor– lono e si imprigio%ano gli à.narchici in mais sa re l'anarchia» anche a chi non ne vuol _sa- , nfJn ff-cendo· loro nemnieno l' o'nor_edi un. pro- pere (il che sarebbe assurdo ed antianar.chico ce.sso, ed altri se ne, eJSi:liano in Siberia ( come insieme), ma neppure _1 pe_r quel ;ché, riguar– Rubincik del «Gòlos, Truda)) ), noi no,n abqia- da la rivo,Iuzione russ·a -· per Vantarsi di ·me– mo ·che a cita!e 'questa conferma cofitro colo"" ·_riti che ~anno. di non avere. ro che si ostinano in Italia a dire pappagal- Non so se vi siano degli anar,éhici, i quali !\~scarnente eh.e... non è vero. · " sostengano (come dice· ·S·andomirski) «che _tut- bel resto non è un 1~istero per nessuno~ an- to quello 'eh~ c'è stat'o di bùon.o nella rivolu– .c,h,~ ira i comuni&ti che sono, un po' a-1corren- zione 1·ussa è stato .fatto dagli an~rchici ». Io te délle cose, ché in' Russi~ d~ parecchio teim- .. non ho le'tto nè ho mai. sentito nulia di que– po si ,perseguitano aicoanitruinente, si i.91-p,ri- I I sto genere. E se qualcuno lò dicesse, as'pette-. rei che n1i portasse delle prov-.e ,con~rite, p,ri- · ginnano ·e si deportano· anche i comunisti -dis-· siclenni e non di rado gli stessi membri ,de] 1na di~ persu~dermi, e per ctnt~ ,1nio •nii guar-• pn,rtito comunista ca~uti in disgrazia pel derei bène da una affenuaziòne così presun-- 1 · · a· d tuosa. So che gli anarchici 1~ussi han fatto, oro s-r. ir1to 1~ 1pen ente. , / · in generale, il loro dovere per la rivoluzione;. , (l} Vedi M. Bdkon~ine - Ocuvres; _ Vol. IV, pt>g. 374 e 376. e Randomirsk:i le, c.:onìern1a, eorù.6 l'!-!?.!. 1 !10 più_ .- I ' l

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