Pensiero e Volontà - anno I - n. 18 - 15 settembre 1924

• -PENSIERO E VOLONTA ,... I natura umançL, e può valere con1e una gene– rica attenuazione di alcune ·responsabilità, ag– _grava enorinemente la responsabilità ~e) pa1 - tito di governo che sfrutta, coltiva -ed esa– :spera, mol_tiplicandone i terribili effetti, que– sti residui malsan.i della comune besti alitA.. .ancestrale. :Molte altre considera..zioni bisognerebbe fare, :in questo esame accorante della situazione dì violenza in cui viviamo. Per e,sen1pio questa: .che mèntre le violenze fasciste sono ormai se1n– pre ed evidentemente dovute a fascisti veri e propri, le -altre, pur cosl meno numerose, dei ,cosidetti · antifascisti, si debbono assai spesso ' . . a persone politicamente indifferenti, tutt 1 al- -tro che sovversive ed in ogni m9do -estra,nee .al conflittG. Il che, mentre dimostra che agli uonun1 -organizza.ti nei partiti avver~i al fascismo l'idea da cui ,sono animati ispira un ..maggior :senso di responsal;>ilità o che un senso di op– portunismo politico (~he non è qui il ca!!IOdi <liscuter-e) mette un freno ai loro impulsi, de– nota d'altra parte che· il fascismo irrita fino :all' esaispera.zione anche quelli che starebbero volentieri fuori della mischia e non sono di deliberato propo8it-o e per principio suoi _ne– mici. Ciò si può rilevare, del resto, anche dalle furiose polen1iche reoenti tra il fascismo e quel liberalismo conservatore e reazionario fino a ieri ·su 0 alèato e complice, ,senza di cui il fa– scismo non si sar.ebbe mai sognarto di vinoor,e. Si guarrdi, per dirne un'altra, le bastonature ai mutilati di guerra. Chi ricorda il chiasso fatto dalla stampa fascista e conservatrice per qua]che rarissimo episodio di violenza sovver· va contro di quelU, e un 1nanifesto, illust-.C--ato che su ciò fu fatto dai fascisti per speculazione elettorale, deve restare sbalordito al constatare che proprio quelli che tanto si scandalizzavano, oggi :fanno mille .volte peggio, '-2'ggredendo a bastoni levati i mutilati, ,sia picchiando nel mucchio corne a Roma e Napoli, sia colpendoli isolatamente come in una infinità di casi, dei quali ne a,bbiam conta.ti alla meglio nei gior– nali una decina solo dal 10 di giugno al 31 agosto! Ma noi vprremmo che la coscienza pubblica non aspettasse il fatto clamoroso .del deputato ucciso per rivoltarsi come nel giugno scorso; nè che si commovesse soltanto quando c'è di mezzo il morto, o un ferimento eccezionalmen– te crudele ( come il contadino impazzito sotto il bastone a Portogruaro, i due a.ccecati o qua- si a Limena e a Salò, la .l;>imba,di due .anni_ fe_– rita a staffilate in quel di Chieti), o percosse ai miitilati. L'uso del bastone dovrebbe quasi solleva.re più sdegno della revolverata o ·della; pugnala, I?erchè più vile: più degradante pel ba.stona,tore e più umiliante pel bastonato; e ' diventando- abitudinario, come fatto « nornia- 19 » della vita politica, abbassa questa ad un· livello animalesco ed avvilisce ed annulla quel senso dell'individualità e della dignità umana, senza del quale noi ·saremrno ancora allo stato • selvaggio . * * * NOi abbiamo voluto 1nostrare come manchi di ogni fondamento il pretesto della v_iolenza sov– versiva per giustificare quella fascista ben più funesta, piì1 diffusa, più responsabile. E non spenderemo troppe parole per ricordare, come giusta.mente faceva testè Costantino La,zzari, \ che le violrenze antifasciste son· cominciate mol- to, molto tempo dopo di quelle fasci·ste, le quali ulti1ne s'iniziarono il 15 aprile del 1919 quando • i cosidetti « eccessi bolsoevichi » del 19-20 non potevano certo ,essere jnvocatì. Nella stampa fascista, da un po' di tempo ed in sp-ecie dopo l'assasinio di Matteotti, si par– ·la spesso di tremila morti f a.sci:sti, che si pre– tende caduti in quest·a guerriglia civile dai fa– scisti dichiarata e cominciata e· non ancora fi– nita: quasi due uccisi al giorno, in media, in quattro anni e mezzo l Questa lugubre fanfaro– nata, ehe qu.arlche incosciente ha scritto in un rn.omento di sovreccita.zinne, tanto per far del– In retorica, viene ripetuta dagli altri come ve– rità statistica indiscutibile, perchè si vuol ere~· dere sempre ,e ciecan1-ente ciò che fa comodo al– la propria tesi o solletica i propri rancori, anche se disonora quelia patria che si dice di amare. , Eppure non si tratta che di una cifra del t11tto fanta,stica, che non sa.rebbe forse ràggiun– ta neppure - per :fortuna del buon' nome ita– lian·o e della civilta u~ana -. ~ ai morti f~ scisti, quç1,lch~centi_naiò, si aggiungessero tut– ti i morti per mano ~ascista, che sono di gran lunga più numerosi, come si può giudicare dal confronto, :forzatamente limitato, fra le poche cifre annotate più sop.ra .' Quale sadica voluttà · ,provano adunque questi sciacalli del giornali– smo ufficiale od ufficioso itd accumulare cada- · veri farntastici nelle loro stat~stiche di morte ·e · di sangue, quasi che non foss.ero già troppi · quelli che in realtà sono scesi sotterra? Oppure si tratta d'una. calcolata menzogna, ·a preven- · tiva giustifica.zione di futuri .delitti f

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