Pensiero e Volontà - anno I - n. 18 - 15 settembre 1924

" • • 6 PENSIERO E VOLONTA la rj presa violenta <lel fascismo, e notia111Qche da, quel gìorno fìno al 31 agosto u. s. i fascisti ucci.serQ ben 16 persone e cosidetti sov-versivi; e non mettia1no nel novero nè i due 1norti a Napoli por lo spavento nella zuffa fascista, nè quattro uccisi per mano di a.Itri fascisti per oause personali od interne. I feriti ed i bastona.ti poi è in1pqssibile enu1nera,rli. Abbiamo contante 185 loca,lità, ed episodi dì bastonature .e ferim·enti, numero certo inf~rio– re al vero; se si pensa, inoltre, ch-3di rado ogni volta si batte una persona sola (nel ];>olesine ultimamente se ne picchiavano a decine per volta) si ;trriva a son11nare a più centinaia, a migliaia anzi, g_li italiani sottoposti in appena ottanta giorni ad ·una così odiosa, degradante e provocatrice violenza. E trascuria-n10 le violenze cl' altro gen.e1·e, le tentate e non riuscite, le invasioni cli domici– lio, le devastazioni, gli incençlì (1), ece., e-erto assai miI\ori di numero che pel passato, ma ripetentesi a.ne- ora. Trascuria1no altresì la vio– lenza morale € l'istigazione alla violenza di , ' tanti giornali e oratori fascisti, benchè in certi casi essa implichi una responsabilità n1ag– giore di quella delle violenze materiali. Tra– scuriamo infine i canti, le grida ,e le ~critte di minaccia e di apologia dei violenti che lo stesso Governo fasci sta è costretto a far pro– cessare, i gesti di spregio per le vittime, ecc. Purtroppo non sarernmo capiti da chi - al di là del fosso scavato con tanto accanimentq tra italiani e italiani -- vede solo i fatti mate- , teriali e non dà valore alcuno· ai fattorL-mo– rali e psicologici. Ebbene, contro tutta questa violenza fasci– sta v'è bensì una violenza a.ntifaiscista,, che sta a.Ila prima co1ne l'effetto alla sua causa; ma quanto sproporziona.ta ! E notiamo questa ispro– p9rzione solo a. titolo docu1neritario, obiettiva– mente; chè l' a.nin10 nostro rifugg,e con orron .. da ogni velleità « proporzionalista » su così triste argomento .. Negli · ste,ssi ottanta giorni vi sono st~ti 5 fwscisti uccisi da persone· non fasciste (uno da un carabiniere). (Non vi includ~amo, n.a– turalmente, i 4 fa.scisti -uccisi da fa.scisti stessi . , cui abbiamo .accennato. più sop.ra) . Vi sono stàti inoltre non più di altri 35 episodi, quasi tutti individuali, di violenze (fe.rimento o ba– stonate) a danno di fascisti. Si vede -S\1bito l'enor!Ile sproporzione tra la violenza degli uni - · (1) In questi 80 giorni abùiamo a1inoverato bt:n 24 episodi tra violazioni di do1nieilio, in– cendi,· distr1.1,zioni. devastazioni, ecc. • e quella degli altri. Da parte degli antifasci- .sti n1anc3:no poi addirittura tutte le altre forine di violenza al cientin1ento, atti spregia– tivi, ferocia di linguaggio, ecc., che nei fa,sci– sti sono così abituali. Se guardian10 poi alle condizioni in cui le violenze avvengono, si osserva. che· mentre in quelle fasci 1 ste nella 1naggior parte dei casi si tratta di violenze pren1editate, di più persone contro pochi o singoli, di armati c-ontro di– sarinati, ,e solo per eccezione di legittima difesa (dei 16 01nicidi sopra notati, 'ben 11 almeno si debbono a.cl aggressioni di assoluta· iniziativa fascista, 1nentre altri 3 sono in seguito a rissa e 2 per cause incerte), - nelle violenza anti– fa.sciste si tratta quasi sen1pre o di ,eccesso d1 difesa, o di furor,e di folla, o di atti di dispe– razione, sotto la spinta, spesso tutta indivi– duale, di una pr-oyocazione avversaria. Evidente1nente la valutazione 1norale della violenza degli uni, date le circostanze dive1·se, non può non essere assai diversa dalla valu– tazione delle altre: quella diversità che nel linguaggio giuridico distingue le circostanze aggravanti da.Ile circoistanze attenuanti. Per essere giusti fino agli ,estremi limiti, in questa valutazione delle reciproche responsa– bilità, non dobbia1no dissimularci che, se gli· antifascisti avessero la stessa impunità, o se– n1in1punità o speranza di cavarsela, che' hanno i faiEcisti, le violenze antifasciste sarebbero probabihne-nte molto pjù nun1erose; e viceversa sarebbero assai minori le violenze fa,sciste, se i f~scisti sapessero d'essere sul serio e sempre puniti, e non appena qualche volta per cc~e- . zione, nella stessa 1nisura e severità con cui si, puniscono. non di rado al di là d'ogni giu– stizia anche legale, i così ÒP-tti sovversivj (1). Ma questa considera,zione, se è un arg<J· n1e_ntoper consta,tare la co1nune debolezza della (1) J.Ìi on voglianio con ciò dire che le pene abbiano una efficacia mo1·ale e sociale, e tanto meno invocarle. Ma è un fatto clie data la cat– tiva organizzazione della società e gli incita- 1nenti al. delitto che '17,e provengono, l'incorag– {/iare o la.sciare impunita o quasi wna violenza e Jn.t/11,Ìre seve7:"amente e Prevenire la violenza opposta, sign,ifica aggiungere rnale a 1nalanno " moltiplicare le cause e gli effetti insiem~ . dell'una e dell'altra violenza. La vie lenza fa– scista è dete1·mvnata da condizioni àrtificiali d'ambiente, · create di deliberato 11roposito senza di cui essa non esiterebbe. Una di tal; co1idizioni è il trat.tarnentrJ di fa,i•ore di c'Ulli r,ode.

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