Pensiero e Volontà - anno I - n. 18 - 15 settembre 1924

PENSIERO E VOLONTA I Niente fede dunque, nel senso religioso del la parola. - Accade anche a, 1ne di dire che <..:i vuole la f~<le, di dire che nella lotta. per il bene ci vo– gliono gli uon1ini di fede sicura, che stiano fe.l'lni. neUe bufer,e come torre che non crolla (IÙ,1,m,ma.i la ei·ma per soffiar di venti. E c'è pe1·fino un giornal,e ana,rchico che, ispirandosi evidentemente a questo bisogno, s'intitola Fede.I l\!I::t qui si tratta, di un altro significato della parola. Q,Ji fede significa volontà /ernia e forte sµwra,n1.:a, e non ha nulla di comune con h1 cieca credenza in cose c~e appaiono o 1n– con1prensibili o assurde. Ma com,e concilio io questa incredulità nella ·'Ì-eligion.e e queSito dubbio·, direi s,i,s.te1natico, nei risultati d.efinìtivi della scienza, con una normc1, morale e con la ferma volontà e la for- , . te sp.eranza di realizzare il mio ideale di li– bertà, di giusti zia, di fra.tellanza umane 1 Gli è che io non m,etto la .scienza dòve 1a scienza non c'entra. Còmpito della scienza è di scoprire e di dire il fatto e le condizioni nelle quali il fatto nece~sariamente si produce ,e si ripete: di dire cioè quello che è ,e éhe necessariamente deve es– sen'!, e non già quello che gli uomini deside– rano .e vogliono. Essa s'arresta dove finisce la fatalità e comincia la libertà. Serve all"Ùomo perchè lo previene dal perdersi in chimere im– possibili, e nello stesso ten1po gli :fornisce ~ m,ez_!-i per allargare i.I ca1npo spettante alla li– bera volontà: capacità di vo1er,e che distingue I gli uomini, e forse in gra.di diversi tutti gli a,ni111ali, dalJe cose inerti e dalle forze inco– scienti. E' in questa 'facoltà di vole 1 re che bisogna ' cercare le :fonti della morale, le regole della \ condotta. ERRI0O MALATESTA. ---------- __ ,, ___________ _ Gli ·anarchici di . Foligno sono in lutto -p,er la.· rnorte di un giovanissimo compagno-, ; l'ex'· marinaio motorista Fiorgentili Otello, tiqpo lunga malattia contrattà in guerra e soppor– tata con stoica fermezza. Essi· accusano il Ministero Pensioni di frode perpetrata a danno di. u.n tuberco1otico di guerra per pura rappresaglia reazionaria1.. I LIBRI ,----·- ----- PAUL G lLLE: Bs(Juisse d'une philosophie de la dign-ité hwmaine. - Edit. Librairie Félix Alcan, Paris, 1924. Quiesto- volum,etto,, iedito chall'Alcan neLla sua pregiata biblioteca di filosofia contempo– ranea, ce-rea di g;ettare le basi d'una filosofi.a. della dignità umana con intendunenti e con- clusioni nettamente anarchiche. · Ma la conoozione del Ùille si distacca dalle a.ltre concezioni di caratter,e filosofico più cor– renti ·anche nel campo ana.rchico. :Egli adope– ra un linguaggio che, se non è nuovo tra t ~ultori <lelle idee generali e fra gli studios~ d1 dottrine astratte al di sopra dei pa.rtiti politici, porta una nòta as~ai diversa ed originale neli'a1nbiente sp,eciale del socialismo ~ dell' anarchis1no, la cui coltura è ancora preJ valente.mente mat,erialistica., nel senso che s1 dava a questa parola verso la metà del secolo scorso. Benchè in più punti anche il GilLe ami a,vvoigersi nello stile &peciale dei filosofi, che– per solito è un gergo inintelligiq,ile ai profa– ni, egli riesce ciò nonosta;te molto chiaro. Ed io penso che non sarebbe male che prima o poj si :faoesse una edizione italiana di questo li– bro, il quale contribuirebbe non poco a.' svec– ,.-•,l·, i are la ~oltura dei varii partiti socialisti._ Il GiUe sopratutto reagisce contro le esage– razioni cui, a detrimento delle correnti idea listiche, ha oondo,tto il ma,rxismo. Marx so– stiene (e 1nolti ~narchici per gran tempo so– no andati sulle sue orrn.e) che non P.. la co– scienza degli . u-omini che determina. la loro n1aniera di essere, ma al c.ontrario è la loro maniera d'essere sociale che determina la éo– scienza ,; e per « manie-ra d'esserf_3 so~ìale >• intiendeva, _come anche •Engels., l'orga:uizza– zione economica della so,;,·età. « Le cause de,– lierminan ti di ogni metamorfosì o rivoluzione social,e rioo debbono essere cercate nella testa dgli uomini .ma nelle metamorfosi della pro– duzione e dello scambio ». Paul Gille dimostra che tutto ciò costitui– sce un sofisma. Bisogna, secondo lui, rove– sciare i termini del rapporto stabilito da Marx: la vera _causa (non la prima; chè una ragione prima non esiste), la vera causa ef:fi.. ciente di tutte· le servitù sociali è nello spi– rito che le giustifica, nella ragione deviata ed illusa che · 1e puntelJ.a, le mantiene e dà. ~oro forza di vitm. Sostenendo la sua tesi. 1\farx oa.de in un.a superstizione contraria

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