Pensiero e Volontà - anno I - n. 17 - 1 settembre 1924
' ,– • L'l\NAR.CHI.A. E.' 'LE FORME POLITICHE Il primo problema cb6 Sl presenta ,alla nootra mente, nell'analisi della ricostruzione anar– èhica, è il problen1a· delle forme politiche. Lo anarchismo, in regime statale, è forza e movi– mento politico, e quindi esso subisce la malìa del1e :forme politiche. L'avveduta prudenza degli epigoni · del– l'anarchia ha implicitamente risolto il pro– blema nel solo modo possibile; ad. es., u:n pensiero come il seguente, di Malatesta, quain– do · sia ponderato in. tutta la 1 sua portata e nelle sue conseguenze è risolutivo rispettò alla nostra questione: '« La Rì.voluz1o~e è la cre~– zione di nuovi istituti, di nuovi aggr~pp~i:– menti, di nuovi rapporti sociali ». (Pensiero e Volontà, n. 12, pag. 5)._ Nuovi, quindi non -rinascita di vecchi IJ).odelli O di forme storiche sorpassate, che fureno adeguate al loro eh- .ma storico, ma che sarebbe inane voler ·riani– mare. E' un fatto innegabile però, che le· eslgen- , ! ze della prop3:ganda, e la necessità di coneor- .rere coi nostri avversari nel mostrare alle f o1:– le il mito che le muova e le aduni, ci obbliga a materializzare alcuni tipi di forme politiche, come basi . possiqi1i di ricostruzione. Le discusioni in còrso mi hanno dato una seconda impressione, e cioè che non pochi anarchici prendano l'esemplificazione per 11;na realtà, per ]a quale bisogna o coii.venga bat– terci. Così,. essendo oggi in Italia, lo Stato unitario, s{ ·grida Federazione. · Che oosa diciamo qua_ndo prospettìamu una soluzione federalista 1 I Si dioe Federazione in ·senso pnsit1v·o · preoi- so, programmatico, oppur.e · si ·dice Federazio– ne in sen·so largo, analogjct,, tattico e .senza pretendere che questa parola ci individui un qualche. cosa che abbia riscontro in una Fede– razione di .Stati, di regioni, dì co:fn:uni 1 Malatesta, in una nota in risposta a Cha.r– les l'Ermite (n. 12, pag. 8) è un po' sibiUino. Con la mia· meditazione non sono riuscito a precisare in quale senso abbia usato 1a par.o– la ~Federazione. Rispetto al' concett~. citato mi parrebbe che Malatesta dica federaziqne in senso oontingente, ma la :frase recisa: «· L'idea· di Stato è per sua natura ·opp_osta a quella dì Federazione » mi lascia un po' perplesso. Prima quindi di procedere, esporrò, in~ie– me ed ~ conclusione di questi dubbi. alcune osservazioni ed una volta .la cosa chiarita, sarà possibile continuare il caxp.mino. *** E' cert2unente a tutti evidente che una tor- ma _politica, opposta ad un'altra, non ha, solo perché opposta, tutte le proprietà contrarie -a quelle proprie della forma a cuì Si contrap– pone.· Per vedere quando ciò accade è necessar10 uu secon~o lavoro: I9analisi positiva del suo contenuto. .A.bbiamo detto che l'anarchia è la negazione ùello Stato. Abbiamo anche iniziato l' èsame delle forme e ?delle condizioni di produzione che danno a quelPaffermaz'ione un·.contenùto posi– tivo, economico e politico. Questo esame si rende necessario per soddisfare alla seconda condizione . S.e noi contrapponiamo allo Stato. una for• ·ma. politica, ocoòrr~ :fare questo duplioe lavoro. Esaminando il valore economico e· politjco del– tè forme. che si potrebbero co:n,tr'apporre allo Stato unita.rio, vediamo che esse ci appaiono com,e form~ libere in quanto si t:uasportano nel loro attributi le prerogative dello Stato, ·e non nel negarle. Ma ciò sign,.i:fica che le fo,rmazioni pblitiche minori non erano meno·· Stato dello Stato moderno. La :famiglia, la tribù, il co– mu:o.e, la federazionei la regione, nella loro essenza storiqa, quando vivevano come raggrup– pamenti sovrani, erano liberi come stati. · Cosicchè, ri 1 spetto a queste minori formazioni , statali, lo Stato moder:ç.o, rappr~senta estensi– vam,ente. un progresso, e sotto questo rispetto, il ritorno, del rest<? antistorico e irreale, a mi– .. nori aggruppamenti politici sarebbe anche an- tianarchico. · Noi neghiamo lo Stato· in generale, (e ·non ùna determinata forma di stato) cioè, l'ordina– mento _autoritario, e ,fondato sulla ~iolenza, p.erchè ·privilègiato,. della produzione. Neghia– mo lo Stato, in quaI).to abbiamo un concetto della produzione, razio·nç1,lee organico, che· ci dimostra l'inutilità produttiva, anzi il valore antiproduttivo del contr~llo. politico . statale; ma non per ragioni di estensÌone. , L'idea che la variazione dellà gra;ndezza q11antitativa, che è relativa, ii;np.orti una varia'-. zione qualitativa fino a raggiunger(;}_ la sua negazione, è -una spassosità dialettica, .m~ non ha; alcun riscontro neJla realtà. A questa idea .. ...
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