Pensiero e Volontà - anno I - n. 17 - 1 settembre 1924

sostenerEr ,glli intere~Si · idelil.e mdustri~e siiideru.~gi– che, per facilitrure i guad~~i dell'alta banca, p1er oomperar,e e COflTQmper-e •,i politicanti e far.li servi fed,eiti de'l r,egime. La politica rurale dinv'eoe ,esi.g1e ia paioe ·den– 'tro le front;ier,e ,e fuor.r,iideJle f:vonttere, ,esig,e 1~ e,J,evazltone ,deHe ·Condizioni. ,ec,onomiche ,e mo– i:,a-lideJ 0001.tadino, la mes1sa :in' rva.Jore di tutte - l1e !risore.a. a:gric0ile id,ella {[}azdione.La_ poJitica ·ruira.J,e è la p.ol.itica sempUce ,e p1.ana di chi ln-:-• vor-a la terra, poJitica positiva che sci basa su1~ la realtà ,econ,cxèni,ca,pio-Utiieache non p,einnett<ì cihe ,gU interessi dle.hl' agJirc:,o,lturav,engano e.a-: crifioati ai sogmi 1pazzi -deì p,ar.anoici che' vo- , gld 1 ono l'umanità scatenata in ,eterna guerra: L'ItaiJ..ia, nazione •ami[n~ntemente agrio'O-lcL~– %alv1eiràla pmopria ,economia e :supe,I'terà tutte 1,e crW ,se awà _[a fo'J'.za di htuttar via 1a z~ • vorra dei sogn'il irrnpier.iali ,e se avrà la _C'apàcità di 1ibe·r.a:risi,dJal-l'tenorme p.eso della buroora~ta ·ehe sioifoca la naziornie sotto U cumulo de11€· :impost,e ,e dieil1e le·ggì. Ma sogni imp 1 er:.iia:li e burocr:azia sono' neces– sità 'a.ssoluter ,peir il :riegime faooista: i sogni im~•~r,i-ali .per. :m,antener · vtl.rvo lo spirito dì vio-: lenz.a ,e,:di dominazionie, la buxhc,razia peir-.}h.é · il ·centro -p.ossa domin~~e e con1molliare ìa pe– riferia .. La r:isoluz.ione deHa ,oris.i italiana non è p,r~· blema di ritorno al parlamentru!ismo o di , i– for:me, ma ·è problema .istituzionaJ,e. L'i-d,e,a f 2 die;raJ,:iJsta,. che ~ l'idea ·r-uiralle ·,p,er e.c-cellenza. do,pio più di settant '.anni di sHenzìo riitorna ad agitarsi. ..: Ma da settant'annì or siono aid -oggi son ~orsi molti. avvenimenti. Il ·fede·ralismò di Carlo Cattaneo ,e -di GituJseipv-e Ferr.rari -venne ~u- -pe~ato da qUJello,dii Proudlho[l, ,e di ,Bakounii.r_ie per agitare un'idea f1eder,alista 1ìbertairi.a pea·- . f,ettaJIQJente;intonata ·agli uomiitni deihl'oggi, aH~ loa:-o aspiraz-ioni ,ed ~file ,esig,ernze dei tempi nostri. ANAR.CHIA E VIOL:ENZA I, I Anarchia vuol · dire non-violenza, non-domi– nio dell'uomo sull'uomo, nòn-impos.izione per forza della volontà di uno o di più su quella di altri. E' solo mediante l'ar_monizzazione · degl'inte– ressi, mediante la coopera~ione volontaria, con l'amore, il rispetto, la reciproca- tolleranza., è solo colla persu.asione, J'.esemrio, il contagio ed il vantaggio mutuo della benevolenza· che può e deve trio~fare l'anarchia., cioè una sò– cietà di fratelli liberamente solidali; che assi– C)lri ~ ·tutti la massima libertà; il massimo svi– luppo, il massimo benessere possibili. Vi _sono certaménte altri uomini, altri· par– titi, altre scuole tanto sinooramente devoti al bene gerrer'ale quanto possono esser lo i migliori tra noi.. Ma ciò che distingue gli anarchici da tutti gli altri si è appunto l'orrore della vio– lenza, il desiderio ed il proposito di eliminare I , la violenza, cioè la :forz;:t materiale, dalle com- petenre tra gh uomini. Si potrebbe dire perciò che l'id.e.a specifica che distingue gli ana;rchici è l'abolizione I del. , ' . ' . gendarme, fesclusione dai fattori sociali della regola imposta mediante la forza brutale, le– gale o illegale che sia. Ma allora, si potrà domandare, perchè nella lotta attuale CO!l!ltrole istituzioni politico- sociali, cht) giudicano o-pp-ress1ve, gli anç1,rchici hanno predicato e praticato, è . predicàno e praticano, quando possono, fuso dei mezzi vi9- lenti. che pur sono in, eyidente con tradizione coi fini loro-~ E questo al punto che, in oe.rti ·momenti, ,molti avve:rsarii in buona fede han creduto, e ·tutti quelli in mala fed~ han •finto dj cr,edere che il carattere specifico dell' anar– chismo .fosse proprio la violenza. 1 La domanda può sembrare imbarazzante, ma vi si può rispondere in poche parole. Gli è che perchè due vivano in pace bisogriç1.che tutti e due vogliano la paoo; chè, se uno dei due si ostina a volere colla, forza obbligare l'altro a lavorare per lui ed a servir lo, l'altro se ·vuo] conservare dignità di uomo e non· esse:né ri– dotto alla più abbiet~a. . schiavitù, rr;{algrado 'tutto il ·suo amore p~r la ..paoe ed il buon· ~- oordo, sarà ben ·obbligato a resistere alla forza con mezzi adeguati: . Suppo!).ete, per eserppiò, che vi accada di venJrre a conflitto oorn. oo· _quàsiasi Dumfun.i e che egli sia armato e ·voi iner.ine; egli spalleg– giato da una ·banda numerosa e vòi' solo, o in pochi, egli sicuro dell'impunit~· e voi p,reoccu- • . pato dal pericolo ·che sopra.vvehgano i carabi– nieri chè vi arrestano· e vi maltrattano e vi fan restare in prigione chi sa .quanto tempo ... ) .

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