Pensiero e Volontà - anno I - n. 17 - 1 settembre 1924
10 ' PENSIE:R,O E VOLONTA ambiente politico >) 1 Per sta;bilire se abbiam perduta o no la forza che avevamo ·bisogne– rebbe sapere che cosa s'intende per forza. Nu– mericamente siamo all'incirca gli stessi e là nostra fede e volontà non sono affatto dimi– nuite; in questò senso potremmo dire che non abbiam perduto nulla. Ma se si Rensa che materialmente, un po' per errori no~tri e 1nolto per circostanze di' ~ .. n1biente politico, economico e morale, siamo restati isolati, privi di mezzi di propaganda e di movimento, immobilizzati in gran parte dalle carcerazioni ed esili i _ecc., allora dobbiamo ..._ riconoscere che infatti abbiamo perduta molta : forza, poichè il non poterla esercitare o l'esser essa divenuta insufficiente· pel crescere delle difficoltà esterne· equivale all'averla- pel'duta. • Le libertà, che in rapporto alla libertà _in– tegrale rivendicata dall'anarchismo chiamere– mo parziali, impropriamente dette democrati– che (libertà di pensiero, di stampa, di riunio– ne, d'associazione, ecc.), benchè incomplete, aleatorie ed a noi insufficienti, hanno anche per noi una grande importanza: praticamen– te pei::chè sono 1nezzi util_ì di lotta· per la con– quista di libertà maggiori, moralrneµte ed in oorto senso anarchicarnente, perchè esse sono in generale l'indice d~una accresciuta · forza del popolo, il frutto di una pressione incal– zante delle forze di libertà sulle resistenze del- 1' autorità. Quando eventualmente ciò non fosse·, e qual– ~he libertà parziale si dovesse invece ai solo gioco di rivalità delle classi dirigenti o a con– ces•sioni di queste mo,sse da secondi fini, ·senza l'-intervento diretto del popolo, allora anche praticamente essa perde quasi del tutto il suo valore, d-ato che ne abbia uno, ed in ogni caso è ass'ai più incomplet~, e transitoria che se :fos– se stata strappata dalF azione dir~tta, tenden– zialmente rivolqzionaria, delle calssi soggette. Pensandoci bene, pe'rò, .si trova che di con– cessioni serie di. libertà il cap_italismo e lo Stato non ne hanno mai fatte spontanea– me~te; ne han fatte cioè sol quando non p0- tevano farne f1 meno, incalzati dalla pressione daJ basso, per timore di peggio. Come quel tale che, caduto da cav~Uo, diceva che voleva scendere, la borghesia ·ha fatto mostra di do– nare ciò che non poteva rifiutare, .ed ha giu– stificato le sue capitolazioni con le dottrine li– berali e democratiche, legalizzandole nei co– dici, ecc., ma il liberalismo e la democrazia non c'ent~ano che come etichette esteriori. · "bl Quelle liQertà P.arziali, che hanno un rea}e 1 c. "' valore per il proletariato e per tutti gli insof– ferenti di dominazione, ·il popol0 se le è gua– dagnate con le rivoluzioni politiche del secolo scorso - che dettero i frutti che dettero per le virtù intrin13eche della rivoluzione e non per il prevalervi di questo o quel partito di gove~- no" che invece diminul' i risultati della rivo– luzione stessa proprio pe1· mez,zo della èostìtu– zione liberal-democratica,· statutaria, parla– mentare, ecc. La ·quale po~eva apparire un progresso sui vecchi regimi teocratici, stranie- ri e autocratici, ma era allora di fatto, nella sua applicazione, ancora assai tirannica, cer- to assai più liberticida che non apparisce· qua– ranta o cinquant'anni più tardi. Se, pure essendo la, costituzione politica sempre la medesima liberal-democratica d~l ~ 1860, il popolo italiano godeva nel 1914 di più ampie libertà che mezzo secolo prima, ciò non era certo per merito del liberalismo e della democrazia di governo, s1obene come conse– guenza dei propri sforzi costanti di libera-- . zione sul ~rreno poli tic9 ed economico, del– la sua acquisita coscienza di· classe, della sua lotta antistatale ed anticapitalistica,· della sua azione e pressione diretta, dei suoi sa.crifizi ~ costati lacrime e ~angue, degli eroismi indì,ri– duali e collettivi ·scaturiti dal suo grembo. Ecco perchè ed .in. che senso le libertà par– ziali, che pur non sono la libertà anarchica, hanno un loro valore non solo utilitario e con~ingente ma. anche 1iolitico e morale dal punto di vista anarchico. '* . . *'* Aritmos_ adunque i,baglia a' volere .a forza · leggere tra le righe dèj miei articoli anteriori la premessa. implicita che « il regime libera– le democratico è ·una forma di ambiente po– litico i9oneo allo sviluppo del movimento anarchico ed all'attuazione dell_'anarchla n. Io non ho voluto dir questo... neppure tra le righe. L'attuazione dell' anar:chia non ha riie~te da chiedere ai ·regimi statali-; chè ogni Stato è per essa un ostacolo, un nemico. Non faccio una questione di di:fferen~a .o di pre:fe-. renza tra un regime s~atale ed un altro, tutti da combattere. Ciò che secondo rne in1porta è la situazione· ··di fatto che il proletariato, e in mezzo a lui anche gli anarchici, aanno od han :forza di de– terminare per mezzo della lotta contro lo Sta– to e contro il capitalismo : situazione ·più o meno di libertà, dipendente non dal nome o dall~ :forme politiche esteriori eh~ la borghesia
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