Pensiero e Volontà - anno I - n. 17 - 1 settembre 1924

i .,,. 8 PENSI,Ei:R~OE VOLONTA .' si riduce la credenza che una forma poHtica perchè più piccola, in estensione, possa essere · il contrario di una forma politica màggiQre. Noi possiamo tranquillamente affermare al contrario che l'anarchia si realizza progredendo neH'accentramento produttivo, cioè levando di mezzo le residuali lotte interstatali ed inter– classiste: Se trasportiamo nella produzione la ragion d'essere déll' ordine sociaìe, e liberiamo la pro– duzione dalla dipendenza dal . proprietario, pubblico o privato, rendiamo inutile 'l'appara- ' tostatale, che è l'origine vera dell'oppressione· E' di uso corrente, un1re accentramento con aittorità e decentramento oon libertà. ' La liqertà anarchica, essendo conforme e in– timamente adierente alla produzione, è del ~utto indipendente ~dall'accentramento e dal decen– tramento. Se un gruppo di nazioni fosse ordi– n~to in una vasta ed internazionale unità pro– duttiva, che conservasse e distribuisse la ric– chezza sociale in modi libertarii, un moto fe– deralista, che volesse feudalmente restringere o isolare grtJ.ppi di produttori, spezzando· la continuità, e il. ritmo internazionale, non ,po– tr-ebbe essere considerato che egoisticainente an tìanarchico. Alle contrapp~sizioni f.ormali, che hanno un esc1usivo senso' polìtico e con~ìngente, sosti tuia mo .il concetto di libertà dei rapp<,rti produt– tivi, adeguando questa libertà· alle forme ed alle esigenze della produzion~. Già fin d'o,ra '7•Bdri:amo che ile 1g~andli unità produttive 4anno mercato_ mondiale ed esigono possibilità ~ libertà di rapporti internazionali; , · i dirigenti dei grandi comitati dell'indu•stria partecipano e .dìretta1nente,, e· a· mezzo delle grandi Banche aUe quali sono strettamente legati, · ai consessi della politica ùf :ficia.le , e svolgono e fanno svolgere una politica inter– nazionale in rapporto ai lòr<;, interessi. Le grandi industrie nazion3tli esigòno la li .. bertà economica interna dello State, moderno. Le industrie ·dei · trasport1, miner~rie, · e Ìa gra:p.de ~eccanica· possono sussi,stere sqlo con· · .grandi mercati ed i loro prodotti sono tanto più a buon prezzo quanto maggio.re è il loro cainpo di azione. Qualùnque trasformaz1one di . rapporti giu..~idici non può prescindere -da. . ( queste esigenze, e non solo no~ contrastarle ma soddisfar le sempre più ... Ciò çhe. di oppressivo vi è nel conce:r;it~amen- · to industriale, non è il· concentramento per sè stesso,· ma la consegu,enza de} sistema economi– . CO e politico in cui si svolge. So\to altri rispetti è innegabile che- un ag– gruppamento J?iù esteso è meno. paternalistico ~ personalistico delle• forme ristr,ette regionali o comunali'. Queste hanno, finchè dura la H– bertà, il vantaggio dj un più diretto e facile controllo. Però, se i rapporti si capov9lgono, il maggior co;ntrollo dal basso diventa ~ag– gior tirannia, dall'alto. Esempio la pressìone che può esercitare il .rassis1no provinciale, ri– spetto a quella del governo centrale. ' Tra le forn1e di .. Stato bisogna mettere anche Pindividualismc, Pllro. · . . Vi è invero una for1na di atomismo politico· che non 'differisce dallo Stato che pe·r l'unicità del suo individuo. La concezione sociale di in– dividui irrelativi, che nella loro inoommensu- , rabile soli tu dine si attribuiscono tutte le pre– . rogative che no.i combattiamo nello stato, dal– . l'a ragion· di stato ch13diventa la r·agion dell'io, all'uso· della violenza, .al trionfo amorale del– l'Unico, è u'na forma di Stato. Quest'io, di · consistenza metafi 1 sicç1,, ..come Stato-Unico, è ael resto una concezione necessaria per comple– tare il quadro sistematico delle forme statali. Cosl la gamma dello Stato va dall'Io come . ' Unico, attraverso al1e• forme st.oriche, fino al- l'Utopia della Monarchia lJniversale od In-' ternazionale. Non siam~o contro tutte queste. forme, Uì quanto rivendichiamo la libertà pe! tutti, ne-. ghiamo agli indi;idui ed aÌle classi il diritto d:i. porre le condizioni· del proprio sviluppo, ·a danno altrui, :e voglia1no ·stabilire, in quant,0 li abbiamo riconosciuti criticamente possibili,· dei rapporti giuridici· ed .economici· dai quali esuli l'impiego 'della. violenza come 1nezzo di ìmposizione di un sistema di vita. *** ·Che cosa contrapponiamo, tdunque positivtt,- mente apo Stato'1 ·~on: l'Io-metafisico, non· la Famiglìa nè !~ ' Civitas nè ·1a Regione nè la N'azioh,e, non la, Feder:azione; non .l'I~te.rnazionale, ma l' An8t1'– chia. L' À narchia d<5vee$Sere concepita ed at– tuata es~a stessa 'Come wna formQ politica . , L'Anarchia nega lo Stato cioè l'attuaJit~ disgiuntiva, esclusiva. e violenta di un sistema, ~ pone le sue basi · nella libertà della, produ~ I • ziorie sviluppata e ordinata scientific~ment@. I/ Anarchia realizzando là conformita della li- 1

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