Pensiero e Volontà - anno I - n. 16 - 15 agosto 1924

J ) 7 PENSIERO E VOLONTA simista; cosicchè ·ehiamavo di << cronaca » 1 fatti odierni in quanto rispetto al nostro modo di . concepire la rivoluzione, . il colpo di mano f~oista mi appariva un semplice mutamento « interno » dei rapporti fra le classi borghesi,· che lasciava e lascia immutato il fondo eco– nomico-politico della società italiana. Ed in– vero ha forSè il fascismo spezzata la continuità storica degli' istituti politici fondamentali del– la nazione e mutata la sua struttura economica di classe 1 Non ho detto « c~onaca » per dire piccolo, locale, senza importanza .. Ciò chiarito pensa che la cultu.ra storica- di l. f. potrebbe portar acqua al mio mulino. 11 nostro movimento si propone fini• « sto– rici » e sotto questo ·rispetto, per quanto gran– di e gravi possano essere i contraccolpi <lel mutamento della compagine borgliese sui ·mo– vimenti proletàri, noil' mi pare che si possa perdere di vista il fatto fondamentale che ri– spetto al fascismo siamo di :tlronte a mutamenti che lasciano imm'lltata la nostra posizione nel– la lotta sociale. · Per motivi analoghi non riesco a concepir~ come reazionaria qu_esta si tu azione. Hìeaz.ionaria .era, ad es., la · situazione del regno di Napoli ai tempi di Pisaca.ne, quando le masse asservite èrano convinte della bontà \ , e. giustizia del loro asservimento. Ma come può dirsi. « reaziona.rià » una situazione in cu·i u.n governo, a tendenze reazionarie, domina con . . •, la pura forza,- cioè per l'assenza d'una orga- nizzazione contraria· di forza, una ~aggioran– za ostile? E che .sia ostile ammette l. f. in quan– to dice che « vi sono situazioni intol1erabilì da cui tutti vogliono uscire prima che pos– sono ». Uome usciremo 't E' evidente _che tutte le possibiltà che non sono la nostra, sono possibilità a noi contra– stanti. pelle diverse posibilità di vie d'uscita l .. f tiene· conto pa,rticolarmente di due,. quelle elle egli rep-qta evidentemente pi11, probabili, . ' . e cioè : 1) il ritorno alle f.orme democratiche ; 2) lo svilu·ppo i:ivoluzionario nel senso del co– munismo di Stato. .P~rchè limitare le possi– bilità rivoluzionarie al solo comunismo di Sta- , . ' to 1 Lé masse seguirMI.no le· forze rivoluzionarie che 'sapranne> megho unporsi, con· la bontà del– l'organizzazione, col saper interpretare i fini delle masse stesse, col meglio provvedere ai loro immediati bisogni e che saprann@ meglio dare il senso della sicu_rezza e preparazione di con– durle alla vittoria. ~ ,. .Potremo ,~ssere noi se noi i;;a.premo meglio1. fare tutte queste .cose. I . Se l. f. in luogo di considerare l'alternativa ·soluzione democratica o bolscevica, ponesse il problema nei termini .,soluz.~one· legalitaria o rivoluzionaria, non sarebbe lontano dal mio ' ,, . ' punto di vista. .Ma occorre ancora fare un passo ed il prin– cipale. .Tutto rargomentare di l. f. mi sembra bB-– sato su qttesta preinessa implicita: il. regime \ . liberale democratico è una forma di ambienfo-· politico idoneo atlo sviluppo del movimento anarchico ed alt' attuazione dell'anarchia. Sen– to ·quest'idea, tra le righe, in ogni argomento . di l: .f. Illuminati da questo conoetto, tutti ·( I suoi :precedenti scritti ed il suo stesso senso di ~na sconfitta patita, diventano conseguenti. . E' vero che l. f. ammette che non deve escl u - dersi « a priori ~d in modo assoluto » uno sbocco libertario alla situazione fascista, ma la ritiene la solu.zione rivoluziona.ria « meno av– verabile ». Ma è sufficiente non escludere la possibilità di una soluzione rivoluzionaria in senso libertario 1 Oiò che praticamente conta è il fatto o di porre la soluzione anarchica. come più probabile, in coda alla soluzione le– galitaria, mediatrici di dèmocrazie tra autori– tarasmo e anarchia, oppure· di considerarla co– me più probabile come uscita della situazione ì attuale. \, Si dice in teoria che potremmo tenerci pron– ti per ogni possibilità, ma in pratica si lavora effettivamente nella direzione che ci sembra'.. meglio favorire i nostri ,fini. Ed un movimen– to anarc~ico che, pur non escludendo un'im– mediata anarchia, ritiene p,erò relativamente necessario (maggiore possibilità e probabilità o convenienza) il passaggio at.traevrso alle for– me democratiche si prepara. ed opera div.ersa~ mente da un movimeD:to al).archico che ritiene di poyer ··giungere alF anarchia in modo auto.:. . nomo e diretto, anche se. ·non. immediato. Or~ a me -sembra che Z. /. c;ida u.n po' in que1For– dine di idee, che hanno fatt9 avanzare ad altri la tesi della repubblicà ·sociale, e cioè che l' at– tuazione ~ell'anarchia, ·se; per cause di_ impre– parazione psicologica, morale ed economica· di ' ambie~te, non può· ,essere immed14ta, no~ pos– sa essere opera direttà degli anarchici, ma si debba aspettare che altri prepari quelle condi- 2iioni economiche e politiche che rendano pos– sibile il trapasso'. In questa concezione è impli- I \ \

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