Pensiero e Volontà - anno I - n. 16 - 15 agosto 1924
· gooismo foomato da prof oosionali dalla :re– pr~i<me, i quali .possono essere· pirù o meno– atti al loro mestiieoo di sg(herri, ma non s~no . ' ,e non vogLiooo, per incapacità e ·per interesse, scoplrire ed ,8Iiro'itrliarele cause del dei1itto, il che sa:rieibhe la cosi~ ·che importa "di più. Vi ~ anche tutta una oouoila di ,economisti e socio– loghi bo;rghesi 1a quale rioonosoo èhe l'inlter– v,ento dèl .govie.r:n,o è nocivo alla vita ed allo svi1luppo dlelJLasocietà, 1 .llDDeggia .alla 1.Wertà . f ' qua}le fattol'le di progresso, di giustizia, di be- nesse!le p,er tutti, e vorr,ebbe ris1erv.ar ,e ail Go– verno le solle funzioni di polizia, cioè la diife– s•a dell'ordine puhbl$co contro i deltnquient-i - senza pot accorr.gersd, o senza dire, che queHe funmoni reip.r.essive serViOID.o a sop;primer,e la 1ihertà e r,endeoo ogni gov,erno sempr,e più op– pressivo e tirannico. Dunque~ in ,odio al delitto- e per Ja pwra di esso La mas-s•a·della :popolazione ac-cietta e soip– po.rta qua1siasi g.ov ;ei:mo.Ma poi, pe~ urna sin– g,ola.r.e ma s.pi- egabdle ,contmddiz.ione, in· od~o aà gov,e.rno, sopporta ed aiuta i delinquenti. Coloro -~tessi che iP,en.sano ch,e s,e non vi fos– se governo ,e polizia Si olwebbe· in balì.a della dlOlinquenza, per l'odio clle il governo- p1rovo~ ca ieo1'1e sue viessazion.i, p1J1epotenze,abUSli, ecc. s,ento1no simpaiti·a per tutti coloro che· sono in lotta ,con la poliz.riia, anche quanàJo lé rag;o– ni della lotta si,eno- d,e,gli atti antis,ociaJi da tutti riiprovaiti. N,e1 delinqUJente vi è sempre un r~ibe:11e con– tro ,la I,eggie ,e contro l'autorità, e questo lo rende simp.aiti-co ia coloro che per . alltre ragio– ni sQffron,o .delta J,egg,ee, deilll 'autori.tà . - Pr,endete il peggio,re dei violenti iche abu- - ' sa della sua forza -fisdcae di una sp,ec~e dti co- ' raggio brutale che lo .rende mdtff,e.rente o ?n- conscio d-ei pieriieold, ,e s~im,1p:on.e agli roltri, li slf;rutta, li •umili.a. Eg,li dovrebbe essere mal– visto, ~fuggito, dispre,zz.ato, anche se temruito, ed allora per l'istinto sociale che è in tutti e p•er Ù bisogno di sfima e di aiff.etti che sen\e anch'e il più d,epravato degli uomini. -egli ~t fr·enerebhe, si correggerebbe e tratt~ebbe ben;e, per averne il d~rfrtto ,di essere ben trat– tato. Ma egli si trova tn confì1tto c0t1la poli– zia, è temuto dai ,poliziotti~ ·ooe quak1he volta riesce a ,bastonare, ed eeooto pru,ciò 'c-into di un'a-u.ireola dti gJo ,r.ia , ammir.ato daJHe stesse s,ue vitti:qi,e. Cosiochè ,avviene che m•entre la polizia si sforza - o _dovJ:'leJbhe sforzairsi - dì preveni,re -e rieprimeI'fe i -deilitti; d',a1'tra ,parte ,essa· tende ~ distrugrg.e:riequella ri'I)l\ignrunza puoblica al !11e– litto, quell'riisoJamento moraJe del ,deUriquente · I > ( I / 5 chre s:ai:r,ebbe1a fona mo,rwlizzatrioe pìù effica– ce, e nello stesso tempo più umana,' coµtro la dleliinquenza. E, pdù Un gov,erno ~ tiranni0t,, . più la polizià è piersecurt.rice e vessatoria e più aurrnenta H manutengo1:isrno, la oompllièità tra il J;>ubblicoed i .dellinqiuenti. * * -)E- M!a il F:aS!c1smosta oambiando tutto qiUJeSto. Ora in ,g,eneral1e iJ delinquente n~n è più :n lotta colla po·liiz,ia : esso è sostenuto dJaJ gi0ver- · no ·,e ilo.sosti.ene. Colui eh~ ieri era pemegu.i– tato, sottoposto ,a ·vigilanza s,p.eciial,e, esposto tutti i mom•enti ad -andrure-in p,rigione, perqui– sito oontinuamente d.n casia e nella ~1e1rsona, ogigi v.a ostentaitament.e a-rinato, pierqu:i.sdis0 e- 1 gaJJ.antuomini, COIIlJilliett•e ogni sorta oi vioilen– ze.... ,e poi, se non le ha amrnazz•, con.segna 1e sue vittime ai poliZiiotti ed ai giudiiei uffi– ci·ali. Cento il f-enomeno non è com:pwetamente nuovo. I _casi dil complicità· e di mut~,o, appo~– g,io tra malfattori ,e poliziotti sono s·emp;re-ata 4 ·-ti .abibondanti. Senza ricorrere ad ,es1emipisto.– rioci 1elimitandoci a .fatti· conteimporanei, basta c:itrur-e [a mafia 1e \la camorra, ·ohe sono :rd.uscite a S!OPtM. vv.iVJereperchè hanno fatto e f annio iJ do,ppdo -gioco di :r:iibe11li da un lato •e idi stru.– m,enti gov,ern.a~ivi daill'altro: ladri ed omtciidl-a– rii p1err ,oonto lor-o agenti elettorali, « · mazzi,e- ' . ri » ,e delatoil'.i pier oonto diel gov,erno. Però si è . 1S:empa:,e trattato di mia compJ1,cità parziale, nascosta, s~onf.essata, la quale ha lasciato ·p-uir,.. troppo ai camor,nisti ,ecf ai mafioSi- 1a nomea di riibruli, di nemici della polizia e delle s-pi:e, che Ji fa sopportar.e ed in certi· str.ati sociali anche 1ammirare. Col f asciismo ogni ipocrisia, ogni tergi'\;erf::!J.~- Z11one ·è bandita: di!btuiOnfascista bastona, ~n– •oe.ndia, ricatta, rurrunazza iaiperta~ente, e s1 vanta ed è organo ,e sositegno dìea SIOV.emo. · N-on v'è più equivoco. La g,ente capisc,e oca ~e vi,o1enza è auto:rità, è governo, è tiranni.a,· e ~:he 'è cosa piuiramente aoe,identa:lé il fatto ·che di vioJooto è a volta a vodta runico o nemico del poliziottò, podcn,è il fondo mOTa1e crei ,du1e ·è ugiua1e. Ed' oggi ac– cade infatti che 1 violenti, anche se noo. sono fasç,iisti, quando commettono· una prepotenza si vantano d:i rugir,e fascisticàmente. · N;el pTossimo avv.enil'e, e p,er l"t.::ngo· temvo, ~ v.iolenti sarrunno chiarnati fa_s cisti; e questo · srurà la c-onda.irmapopolal"e ,ohe Ii_ indur:rà, spe– ri·amo, - a vi~ere .da uomini civiU, impieg~<lo ad opere ·buone ia 1orò. forza ed; i1 loro oorag– g,1o, ,se sa:ranno davv,er,o fo,rti e cor_aggoisi e , I
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