Pensiero e Volontà - anno I - n. 16 - 15 agosto 1924

ì PENSIIERO E VOLONTA - 19 suo « voler essere » nella sua volontà e possi– b~1ità di auto-correzione e di auto-contr01Jo progr,essivo n-ella sua euucazione alla respon- ' sabi1ità per quello in ~ud si criede pel" ciò che sd fa. · Or~ si potrebbe discutere a_lu.ngo in;torno al,- ,, _l'inft,uenza che le varie religioni hanno avuto· ed hanno sui costumi e probabilmente non si r-iu$cirebbe a concluder nulla perchè il cumulo dei fatti è sterminato ed ognuno sceglie nella discussione { fatti che gli convengono e non vede che quelli - senza dire che forse non si trova, nella storia un sol fatto che n<Yn sia con– testato! 1 O non ci acca-de in qu.esti (Jior1l1, di leggere cose mirabili s~lla libertà inglese! Cose dette nel lodevole scopo di mettere in maggior ri– lievo la tirannia che oggi su.biamo in .Italia, ma che non sono meno false per questo! Ma nella questione fra cq,ttolicismo e prote– stantismo · per noi c'è una questione· pregiudi– ziale che è'impedisce d'interessarci ai loro di– battiti o d'interessarcene altrimenti che come ad una lotta che partiti ,a noi ugU'almente av– versi combattono tra di loro. Noi .non ci cr.edliamo; e non possiamo peréiò - fondare la nostra morale sopra ciò che rite– niamo una menzogna, sia q11:ella · cattolica, sia quella protestante. Se Consctentia potesse darci la Tede! Ma co– rq,e potrebbe fare? Noi. vorremmo delle prove, e dubitiamo che ci si possa provare la verità dei dommi cristiani. E. M. DOMANDE E RISPOSTE Apriamo, a titolo di ésperimento, questa ru,– b,rica di Domande e Risposte perchè i compa– gni possano interrogarsi. · e rispondersi l'1µ117, l'altro s·opra cose che li interessano e sono atti– nenti alle questioni di cui si occupa questa Rivista · S'intende che le domande debbono essere tali che vi si possa rispondere in poco spazio, e le risposte devono. essere chià,re, concise, e fatte da chi è competente in materia. .Nel caso che. una domanda provochi parec– chie risposte la Redazione si riserva il diritto di scegliere quella o quelle che le sembreranno migtwri. ~ D. Che cosa è il metodo dialettico? .l:t. - Gli antichi indicavano col termine- dia– lettùa l'arte di raggiungere la verità mediante la discussione delle opinioni. Il metodo dia- . lettico consisteva, dunque, nel saper interro– gare e rispondere bene, cioè nel .cercare di trar fuori la verità dagli intrecci· e contrasti della diséussione. Dialettica, infatti, risulta dalla fusione delle parole greDhe : attraverso e raccolgo. Dialettico _meraviglioso fu Soor,ate, la cui attività filosofica fu esclusivamente dia– logica. Non è da. confondersi l'eristica con la dialettica.. L'eristica è l'arte di disputare per disputar.e, di contraddire l'avversario ad ogni affermruzione, senza l'intenzione positiva di provare qu_alche cosa. Dall'eristica derivano i sofisti, celebri per le loro sottigliezz~ ·che mi– ravano ad imbottigliare l'avversario,. Alcuni, tuttavia, adoperano questo termine per indi- , care 1' 1 arte di contendere con ragioni ed argo– menti, non attribuendogli un significato cat– tivo. La dialettica è un'arte polemica, che apre Ia via alla scienza. Essa muove dalle opinioni I comuni intorno ad un dato oggetto, le prova al collaudo della critica, mostrandone le la– cune, le difficoltà, gli errori. Prepara, dun– que, il terreno all'indagine scientifica,; Da-- Socrate ai positivisti contemporanei la dialettica è stata intesa. ed· applicata in questo senso. Con Hegel la dialettica diventa « l'applica– zione scientifica della logica inerente alla na– tura umana ». Siccome per lui le forme del pensiero sono le forme del reale, così la ,dia– fottica è « la vera e propria natura delle de– termina.zioni. dell'intelletto, delle cose e, in modo generale, di tutto il finito ». Essa con– siste essenzialmente nel riconoscere l'insepara-· bìfità dei contradditorii e nello scoprire il principio di codesta u:r;iione in una categoria superiore. Ad esempio : essere e ·non essere, contraddi– tori,, si fondono, per così dire, nel diven.~re: ·nel quale il nascere è perire, e il periPe è nar scere: perchè ciò che diviene nasce come essere , ma perisce com~ non essere, e· ciò che perisce come essere nasce• come non essere. .l::f..e.gel chia– ma momento dialettico: sia · la contraddizione stessa, sìa il passaggio da ·un termine all'altro di codesta contraddizione. - I La dialettica, in senso hegeliano; acquista un significato diverso da quello prima · illu-. strato. 11 metodo dialettico è anti-scientifi.èo, in quanto si risolve in un acrobatismo logicizzan– te, cne chiude la via aH' analisi. La dia.lettica hege1iana che identifica il pensiero e il pen- "

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