Pensiero e Volontà - anno I - n. 15 - 1 agosto 1924

,, . PENSIE-R-0 E VOLONTA ' ' . sidetti tecnici sindacali, o µo,m1n1 deboli ~ . eh sangt1e,. _d1strutt~ -e calpestata·.; ;il pensiero, sentimentali: l\Iatteotti .J\OU ~ra d~t~to di qua- il domicilio, l' associazioQ.e tutto è stato distrut– lità decoratjve, ma possedeva l',ene:rgia~ l'in- ·to- da una organizzata- e ;intoll~·ante violenza flessibilit~, il fascino pèrsonale ne~ss~ri in u~ che -pai·te dal piccolo comune, si ~llarg·a alle partito per mantenervi u.n-controllo e Hn colle-- -provincìe, attra.verso i fasci e le federazioni, e gamènto. _ . cuimìna nelle assemblee giudizia-rie ed eiettive, Nulla di 'fort~ito dunque nèl suo ·assassinio ove' agli uomini di: c_aràttere sono SQStituiti i Col cinismo della guerra 'civile si· è voluto eli~ servi e gli incompetenti.- La stampa comprata minare il capo d'uno Stato M·aggiore.. ' e cor.rotta, la parolà i111pedit_a,la critica puni- Non sa,remo così in~nùi da chiedere che s1 ta cop. intolleran~ faziosa, violato .il domi– faccia g~ustizia dBll'assassinio del nostro ami- , · cirio, percossi in pubblico ed in- priva~o tìomi-- co. In ce.rti casi la giustizia divènta- il proble- ni d'ogni rango, inseguiti gli operai ·conttrari , ma di due civiltà, ·di due principi in lotta. Se ·_alla nùova · servitù fin9 nelle orgànizzaz:foni ' la opposizione ha un compito deve smaschera- statali; soppressa anche ia liberpà di emjgra,re, re· il_ giuoco del mu_ssolinismo ·che tep.dè; l1qui- insidiata la paoo · delle_ famiglie, . ii·risa ogn·i daJ?,do-qualche altro personaggio del fascismò; forma di indipèndenza, costretto ogni datore di a creare_ un altro piedistallo al duce paterno, lay_oro ad ~ssoggettarsi _. per non morire di, fa– normalizzatore e addomes~icatore. · Invece si me, elevati gl'incornpetentj ai maggiori p.osti' · · tratta di mettere sotto prooesso tutto un 1·e- e i vecchi detriti,sollevati ad onori·impensati:· gime. G1ov A~NI LOMBARDI: L' Assassinj.o. -(Scin-. tilla, Napoli. - n. 935 del 18 giugno 1924). ecco gli effetti ael terribile fla~ello che s'è ab– battuto sull'Italia-, ecco ·il· basso- impero 'che -- 1 risorge intorno a noi e che pe1~ ironia pigli~ L'ultimo misfatto della cà.s_ta,dominante dà motivo all' A. di fare tutto un quadro impr·es-· sionante d~lla situazione· italiana attuale. La tirannide. -- secondo il Lombardi - ha· il suo epilogo. n:el.deli_tto, ·'poichè essa è yiQlenza ~-de– linquenza coronata di potére. La marcia su . .... Roma non fu che un episodio', non di una lot- ta politica -combattuta con le_ anni -della civil– tà, ma di 11na guerriglia mediovale, con le ar– mi e con Fimpu,nit~ _assicµrata dal governo e - col danaro. fornito dalla vàriopinta plutocra- IDa. ~ Questo - ar-resto di oiviltà ha portàto al c~po-i vo1gimentò di tutti i valori spi~ituali ed in– teUettuali. Così vedemmo tutti i lebbrosi mora-· 6 ~ • ' ' :lì, tutta la zavorra che già s'era accodata ·al_ socialismo, tutti i bassifondi salir su come una mare·a ed inalzare come fattrici -della ·storia e_ della_ civiltà la violenza e la forz.~, quelle stes– se che avevano presieduto agli anni dell'imbar– barin1e:t1to e della ferocia bellica.. VedelllIÌlO . . ' tutte le coscienze oolique asservirsi al regime di violenza, tutti gli astuti buttarsi nel folto ,, deÙa mischia dall~ parte~· dei.. trionfatori per averne il bottino, tutti i· miserabili sollevarsi_~ in un' impeto di sfacciata -"impudenza per ir,r~– dere, inseguire, calp·estare, 'danneggi.are ed -uc- cidere, dovunque albergassero la virtù, · il la– voro, il dover.e, la fede, l'abnegazione e il sa- crifizio. _ La crisi - morale è stata gravissimii. La ·tiber– •à indiTidua.le, che è costata, secoli' di lotte e il nome di restaurazione. - \ Ed ecco i frutti di cenere e tosco della com- plicit~ morale delle caste dirigenti 'per tut~ le ·violenze· èhe si commettono contro' gli opposi– tori, dalla. baat·onatura al-l'assassìnio. La ~a– gione stessa di ogni convi_venza politica è in.– sidiata · da qu~ta conoezione del ·predominio assoluto è 'incontrastabile di· un solo partito .. Quelli che incendiano, bastonano, uccidono in nome della patria, la bestemmiano e nè ,sono i veri nemici e dissÒlvitori. Seminar odio, minacciare giomhò, .dèprec~– re o rimpiangere 1a mancata distruzione degli avversari, governarè con la violenza e con la forza_ armata, irriderè al popolo e ai ·sÙoi elet– ti, di_pingere il rappresentante del ·popolo_ come un vanesio_ professionale, osannaT~ al Ma9hia– velli, al duca Valentino e alle élites ·dei privi– legi_ati, contro le follé generose del lavoro e . , r, d-elI'-ideale, affamare gli _avversar.i, ciistribui- re laute prebende ai pro-pr_ii~ elevar~ ai più al– ti seggi uom1n1 incom.petenti o fraudolenti, abituare t:utt'i agli onori" largiti _ai cortigiàni, . oo{pire funzionari i:n,tég-èrrimi per sollevare servi indegni, non vedere ò tolÌerare l'ozio, la rapina, il· ricattò e l'estor;ionè· ·compiuti sotto·· . . ' i propri occhi, non sentire l'immor.alità degli I osce»ì salotti, non comprendere la-vanità dèllo sforzo di 'richiam~e !n vit~ méiiodi, pri.ncipii ed istituti superati da secoli, distribuire onori", l)OSti, commende per. corrompere e per asservi– re,. irridere a.I p6polo fin nell'esercizio dell_e . sue libertà elettora.li : ecco un cumnl0- di fa.tti .· ,,

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