Pensiero e Volontà - anno I - n. 15 - 1 agosto 1924
• 1 • 10 PE:NSIERO.E VOLONTA esistita, ella non è mai mo1·ta. Oppressa, ha continuato contro la .ltoma dei Papi .la rivolta. elle non aveva mai definitiva:mente smessa oontro la Roma dei Cesari. La sua tra– di.zione s1 è tras1nessa di .secolò in secolo, no– mandosi :Boezio contro Teodorico, Arnaldo da Brescia c~ntro papa ~iano IV, Cola di Rie~zo contro i Principi romani, Stefano Por– cari èontro Niccolò V;· e cosl fino alle rep,ub– bliche romane del 1798 ·e del 1849; fino agli ul– ti;mi ·martiri. della lotta conti·o ·1a teocrazia, al– la· vigilia del 1870, Monti e. Tognetti e Giudit– ta, . Tavani Arqua ti. La tradizione della libertà si afferma nei li· beri Cor;nuni, che si battono or contro la Chie– sa o.r co~tro l'Impero; .rivive in tutti gli ere, tic~. della. riforma religiosa. e politica, come Bruno e Burlamacchi; proseguè negli ~rdinten– t'i scientifici di Galileo; si tramanda coi canti ·di cento poeti e protompe infine dal segreto delle congiure nelle piazze, sulle barricate di cento rivoluzioni. La rivoluzìone. eterna ~iovi– nezza· del mondo, n;è l'interprete ·e -I.a p1·osecu– trice. Ella s·pezzò le catene degli schiavi e dei se1:vi della gleba, ella. sciogl1erà con là sua spa– rla i nodi del salariato e· dell'oppressione sta– tale- - ~isperdenao per sen1pre, sulle rovine• di tutti i privilegi· della ricchezza e del potere, la· iosca tradizion~ della tirannia religiosa, po– litica e sociale che attraverso i secoli si nomò . , Cei;;are Augusto, Carlo "Magno, Barbarossa, Borgia, e più v.icino a noi i nostri padri male– dicevano nei .Borbon1, neì Papi e nei gran.ducbi' e· imperatori di Casa d'Austria. Coloro che in nome dell'autorità dello Stato tentano oggi _di sbarrare le, vie dell'avvenire alla lihertà· ip. cammino, raddo.ppiando i ceppi della pàtria di Ga,ribaldi ·e di Mazzini e to– gliendole quel po', di respfro liber.o ch'ella ~~ era conquistata in un secolo di ,eroici sforzi, non sono ,alti·o che i continuatori, in Italia, della tradizione borbonica ed austro-papale. Sono i continuatori, cioè, della tradizione più _t1intipatriottica ed anti'naziorrale immàgi-nabile. glion servirsi, (( cieco strumento d'occhiuta i-a ... pìna », per soggio,ga.rre·altre popolàzioni vicine o lontane. · Se. rivivessero i profughi italiani del 1821 · che si b~tter.ono col Pacchiarott~ ~n Spagna contro i soldati del dispotismo, o coloro che con Santorre Santaròsa diedero il loro sangue nel 1825 per liberare la Grecia dal domìnio ottènnano, · o quelli che sf sacrificarono con. Nullo per la Polonia insorta .nel 1863, o .le mi– gliaia. che si hatte1·ono con Garibaldf prima, del 1848 in Alnerica e nel 1871 in. Francia, con quale amwrezza vedrebbero ora gli oppr:essi di– ventare oppressori in Francia, iff Polonia. Uu- . ' gheria ! e come protesterebbe tutta l'anima lo- 1~0 - contro u~a biec2t rragion di Stat-o che. ir– ridendo a}la libertà dei popoli, in nome della patria mette. l'll;gne- sulle patrie altrui ed as– soggetta col s·olo dritto del vincitore e del più . ·forte (in un coi sudditi propri) tedeschi e slavi, arabi e greci! _ Anche coloro· che nel 1897 ahdavano volon~ . . _tari' in Grecia c9n Fratti e Cipriani~ e gli al- tri che nel 1914 seguirono i fratelli Garibaldi nelle Ar_gonne di Francia - pur cadendo in. un grave errore di. valutazione storica e n0n lpisurando fors.e le divérse conseguenze dél loro atto - si· riallacciav_ano, nella intenzio– ne, ad una ~impaticro tradizione di libertà; Ès– si dimostravano coi fatti che una terra in ri– voluzione, oppure che -si difende da aggressio– ni ed invàsioni di soldatesche tiranniche, di– \1enta· (a parte, ripeto, ogni errore di valuta– zione contingente) 1~ p~tria di -tutti gli uo– mini liberi,. che tu~ti gli. uomini iiberi hanno interesse di difendere. · . . .Non- altr'~menti la~ Franèia era' divenuta, dal 1789 fin verso il· 1800, u:p.a seconda patria. per t.utti- i 'popoli oppressi e per tutti gli uo– m.ini di libertà e di progres~o ;, ed in ogni pae– se d'Europa, specialmente·. in· Italia, gli ese~– citi francesi -erano, accolti, come liberatori fe-· . ' ' . - ' stosamente, finchè il cittadino Boll.aparte non diventò un despota. ~ L'Italia· del 1848-49 ~ra amata; ed i:Ò.lei speravano 1 rivoluzion_ari di * * * Fr,ancit e d-i G~rniania; gii oppressi di Unghe- Niun rapporto d'idee, di sentimenti e •di .ria e di Polonia-; ,e quale libero cittadino ita– continuazione v'è tra· il .patriottismo classico~ . liano non si sentì fiero. del nome d'Italia e di originario, tlegli ital.ià: rii del . Risorgimento, -. , RorrÌa, di ~ap.zi all'~roismo· con cui cadde la che ·volevano ·1a liberazio!}e d~l 'proprio p~se . Repubblica Romana del 18491 0osì la Russia <!,alle servitù strani~re ed indigene ·ed:, intanJ ~ • dèlla rivoluzione, dal 1917 al. 1920 cirea, finchè to correvano su tutti i, punti qella terra, ..ovun-. dutò l'illusione bol~cevica e finchè le sopraffa– qué s' aècendesse ui:,ta lotta fra opp:ressi- ed op-· , zioni imperialist~ straniere .. parvero giustifica– tnessori, a cornb~ttere per la _libertà dei popo- · n-, la dittat~r~, er~ divenu.ta in certo modo' la li - ed il ,nazionalismo brutale di coloro chè, patria dei :proleta~i -e dei rivoluzionari di ' ~pp~·imendo il proprio ~popolo,, d1 questo vo t~aa la terra. · , l
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