Pensiero e Volontà - anno I - n. 12 - 15 giugno 1924
' ' . ,I I. PENSIEIRìO E VO,LONTA. 18 _____ _:_;_ _____ __:.........:.:_--,-: ______ ~--,---------,--'-'---'-'--------- ---'-- di popoli· .e menti. primitive. Mentre per lagramm'a (sebbene, ahimè! puramente fanta– volontà di· ·progresso· occorre antivèdere e vo-. stico) d( cui si compiace, in mancanza ·in me– lere; agire. ., glio, la mia· anima anacronistica di domenica- Hettner, storiografo di let~eratura teèlescà, no spagnolo sotto Filippo II! ' 'ha colto molto bene questo aspetto ·del .roman- Quanto a· Mussol{ni (non,oS t a~te le ··copiose ticismo, quando ha sçritto: « Il romantico, ha lacrime dei bacchettoni della. libertà) è giunto la nostalgia d,ei vecchi tempi, perehè i quadri appeRa (mi sembra) all'a b e della reazione. ' e le forme completamente 'finite, facil~ente ac- Ma forse ... ,cessibili ai sensi, d'un passato di già. chiuso, gli Il mio sgua rd0 lo se_gue non senza timore O · semb:rano più piacèvoli e pratiche, ;del nuovo speranza ». . Gi uliotti spera che Mussolini si f acci_a il N a- che sta per formarsi, e non è adatto ad offrire - poleone della 1"estaurazione cattolico-medioe– alla debole fantasia dei punti di appoggio _tan-- _gibili e_forti ». Nota ,acutàmente'. il Gorki, ne La . dfstru- zione della perso.nalità, ,che i romantici eran<.\ ·.molto attratti dal vecchio Oriente, il regrto -della stas1; delle caste ~ della tradizione. Agli ·,Schlegel l'O~iente appariva la terra san~a del romanticismo. Quel mondo eh& vedevano lon~ tano nel tempo si compiacevano diJ vederlo pre- ·.sente nello spazio. , Oggi non· è. all'Oriente che si guarda dai ro-· mantici della .reazione; ma al mondo {jei papi impiccator_i~ Perchè il mondo è f~rmo. E spe– ·Tano di farlò retrocedere. Giuliotti vorrebbe , - -che l'Italia ave~se un {1,ranno, sottomesso .alla ·-Chiesa e dominatore assoluto nel campo poli– ·tico. Allora si avrebbe, (è lui che parla):_ << .1. - Abolizione d'elle Logge Massonjchè. · ' · 2. · - Segregazione ·degli Ebrei nel Ghetto. , 3. ,- Divieto assoluto ai Protestanti d'eser– •èitare qualsiasi for~_a di proselitismo, pena la espulsione e la confisca. I 4. - Applicazione della doppia censura I {ecclesiastic'a .e civile) su giornaìi, libri, rap- pr~sentazioni sceniche e pubbli~azioni d' ogni 1 genere, affinc•hè i solìti ~cribi (furfanti o ideo- .iogi) non. contribuissero al ·,sovvertimçnto del– l'ordine politièo, religioso. e morale. 5. 1 - • Lòtta contro la besteinmia fino alla c~mpleta estir.pàzione, mediante· pene corpo– rali infamanti', ·infYitte. a1 bestemmiatori (per esémpio: pubblica fustigazione ,berlina, ecc.) 6. - Per tutti gli altri reiti .secondo la . loro entità, (dalla multa alla'forca). Questa al- , Yoccorrenza come già fece, ·con risultati _e~çel~. · tenti, Sisto V ,(éretta oen~ in vista, nei luoghi. più frequentati). 7 1 • - Ìnsegnamento obbligatorio e princi- , - ,, pali:ssimo della Dottrina Cattolica, in tutte le 1scuole,. dalle Elementari all'Università .. 8. · ~ Santificazione della domenica' e dèllè altre, feste coma·ndate, con la cessazione tota1e d'ogni· lavoro, f?ervile e· con l'obbligo a tµtti i . ·dipendenti d~Uo· Stato di ascoltare 'la l!lessa.- . iEpco, un piceolo sàggio d'un più vasto pro- . I. va]e. Illusione! Mussolini è lo sport, M~lano- Torino, Marinett~ .La forca la riinetterebbe, si, il sentimental~-crudele, ma ha fissato un appar– tamento I all'ultimo piano del primo' grattaciel:o ambrosiano, ama l'automobile (questo è grave, Giuliotti !), . e porta le· ghette. Giulibtti sog;na la Restaurazione che penelopizzi le ragazze e le riporti a., filar la la~a,. invecf' di leggere Gui– do da Verona; che riportf i preti ad esse~e i semplici pastÒri che leggono· il breviario e i « Promessi Sposi _»; ed affolli le chiese di po– polo, di un popolo che disprezza i, beni terreni 'in atte~.:1, dei beni celesti. Nel reazionarismo di Giuliotti c'è la eco di campane in una notte di ~ Natale e la :ferocia . dì una notte di S. Ba tolomeo; e c'è l'anima 'del piccolo bor– ghese che confonde le cose con lo' ·spirito. C'è, , se1npre, ìl romanticismo. Uastità delle nonne e 'lussuria delle nip~ti, fege dei vecchi parroci e scetticismo dei preti militanti .. E il suo mora– lismo è feroce perchè arido; anacronistico per– che~miope; ,rea.zionario perchè semplicista. Il romanticismo reazionario · ha toni e mo– venze baldanzose. Ma sotto· 1a vivacità· dello stile c'è una pietosa povertà di sentimento. La sua filosofia è qu~lla' di menti che; stanche di girovag~re pe'r le vie buie dello scettiçis~o, ~i fermano nel tempio del dogma, e· si formano una religio~ita starica. come ·-la. vfrtù dei vec- · chio libertino. La sua 'concezione rsoeiale ha tutti ,i difetti de~l'utopismo avveniristi'co senza averne i pregi-. Sul presente si può costruire la città futura ' I ' utopisticamente. E :rimanere nel vero : poichè la storia non ha limiti; e ~essuno può dire: ciò non sarà. · Ma §Ul ,-presente nQn si può ricostruire che un pass_ato che sia medioevafo c?m~ quei .ca– stelli che si vedono sulle scene: , . , I Il romanticismo reazionario ha -il cervello dei gamberi. Basta per fare de1là letteratura. E 1 ,troppo poco per fare della filosofia. Non può dirigere una politica :rreazionarià. Poichè. 1a reazione tr'.ansige pèr vincere. ·Al cipiglio· dì· Mussolini unisce· il sorriso sornione di Giolitti ' . - ' ' '
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