Pensiero e Volontà - anno I - n. 11 - 1 giugno 1924

, PENSIERO E VOLONTA 7 grande.z:.z:a. d'Italia. E lo .steSjso · potrebbero· dire-, pe-r ciasoun_' altra nazione, i rivoluzionari . di tutti i paesi. La classe do~inante è lei che ha contrastato passo passo il terreno, alla .civiltà d,ella, propria .terra, ,che •ne ha limitato il prog:rièisso· ooonomico,_ culturale, ·oouootiv:o; e - non ha ceduto che peil'." forza, '.briciole a, ibriciole, · e sempre tr~po pooo, parte de' suoi privilegii peirohè ·sul territorio patrio man mano dimi– nuissero la fame. ~OillL0a, la pellagra, la mala– ria, la camarra., l'ign~anza e la superstiziQIIl.e. $i può dirè per l 'org a-nli 1 ~0 nazionale come p.er i' o.r;ganismo animale e v-egetale: il vero nemico della patria è il parassita - ,quegli che vive su a6oaparran.dò: tutti per sè i bène-fici, sfru1t– tandone le risorse, prendendo, mille e dando , ,dieci, imponendo per fo.rz· a il suo dominio, la– vorando atnehe ma in condizioni di privilegio€ assorbendo per ,esso anche i fu-utti de,1· lavoro altrui .... Le classi -paa-aiSsìtarie sanno che un paesie prospero e,conomicamente ,ed inteJle;ttualm-e~te, un paese in. cui il nu:rp:eiro de.gli schiavi raiss:e– g;nati diminui•sce. -e cresce. ,qrueUo dlei 'Cittadini liberi che sffiitono 1 dignità, di s,è, ~- un paese.– in ooi la loro fortÙina, de,0ade. Il loro· os.tenta,to , e amOll"patrio" » n.on ha. perciò nulla di sincero: .è una menzogna, 01mm antata di .orpelli ,e di ·ad.ddbbi esteriori, piena di ridondanz~ retori– ohe e di stamlburameinti da fi;eira, · mai vuota di ogni pensiero e di sentimento.' ' * * *· , . mille trombe del giornalismo, del governo e d~l'aooaderµia, parla di patria -. è sempre, di una parte di patr.ria, non di tutta, che si tratta; 'di un3' p:iooolat parte- privilegiata, J a danno deUa maggior parte negletta, defr'au– data ed · _oppr:essai. · ' Se si guarda la questione pur d;aJ. materiali• 1 stioo punto di- vi-sta, dell'interesse di classe, sì può- porre -questa domanda: con• l'interessè- di quàle1 cla,sse coir;i,eide ~ più il superiore fute tessei della. v.atria? della classe privilegiata, sfruttaitrioe -e dominatrieie, oppure delle classi proletarie, sfruttate ·e sog.giette? Far la domanda significa aver gi~ rispos.to. Anzitutto, anche il- nume,ro vaJ :bene .qualche cosa, , in quanto l 'inte,r-esse. del ma.ggior ·nume ro si aw,vicina di più a ,quello che si può chia– ~are · inteiresse del .paese, a parità di condì· zioni. ~a pir.escindiaIP.o dalla .considerazione puramente numerica oontro la quale possono essere porta.te delle, ragioni non • --Ltte errate ; e guardl;amo Ìa. cosa più' in ra:pporto alle sue cons~guenze effettive. Le. maggio~anze lavora-. trici hann<>1 1 bi,sogno per vhriere e prosperare . di tutto 10iò che forma la prosp-erità reale, di ~ naz.ion~ - òpifroi, industrie.i, strade e canali, terre -fe,rtiliz.zate,,' lavori pulhblìci, scuole~ ibi– blioteiche-, cultura profeissionaLe, -progressi too- •nioi, ecc. - aissai più ·a.elle, piooole: minoranze privilegiate. Il priviilegio è un limitatore della produzione; ~ se ~uèhe al suo calore arti.fi · Qiale e. raoooltò possono per un breve periodo -Cercate un pensiero fondamentaJ.e, uno scopo fiom-e le scienze, le arti e le letteire-, è que• c_ivìle di concreta ireaJ.iz:za.z.ione,, in tutt& la. re.: stà una fioritura; che presto si esaurisce per torio~ parilata e oorittà del patriottismo di · l'a/S,sein.z.a di vastJte oorrenti popolari che giun.– cla,sse e di Stato, e trovlerete il nulla. Senti- gano fino a leiJ e la continuino nel te:1fipO e riete in ogni periodo il ritornello d~~ 1« gran· . nello- spazio. · dezza deJ.la patria » ma inva.TJ.o vl sforzereté · Il mag:giOl" stimolo allo sviluppo industriale di capire in che oosa dovrebbe consiste);'e que.:. bd aJ. progresso agricolo, .in tanta parte d ~lliti!– sta « grandìe.z,z,a ». ' lia, è ,consistito. nella. pression!) d!ellè classi la- Gli è che il. loro 1soopo ,è incoruessabilie, s 1 ia ,voraitrici, nell 'irromper:e di ,qooste · nélle .vi,ta per coloro ohe ne sanno tli priori tutta' la pro- pu;boiica ·,e nel ) campo ~nomico c~me una fonda ingiustiz,ia ed i risultati realm~nte «an- energia. volitiva e non più passiva carne da– irina.zionali », sì~ per coloro ~h~ di questa realrtà fatica, .oome per il pa~ato. Senza <li questo non hanno alo.una coooienzia e, sinceri ~a ,ci.e- coeifioiente di progresso -saremmo ancora alle ohi, seguono la c~ntei,pe!r il suono·delle ·p·a- fabbriche antidiluviane, malsane, arretrate e role ,e la vivacità der.hcolori. La r,ealtà è che per poco p_roduttiv:e de.' nostri ·vecchi; e tante- ter-_ toro }a. « g.randez,z~ della patri~ e ciò ethe re, che oggi per inuensità e razionalità ~i col– ora peì nobili apagnoliz,zati del sereento il <e no- tivazione fanno assai più- di cinquant'anni fa.. me d-ella .famiglia » tutfio •faJSto e 'boria est-ile- meritare all'Italia ìl no:r;n~di « giardino ·di Eu– rior.e, di cU!Ì.soltrunto uno era di fatto il be- ropa », senza la _presa.ionee l'az1one diretta d_ei tteficiario --- il. primogenite - n quale aveva lavora.tori dei campi,_ organizza.tisi e non più tutti i· privilegi a danno -d~i cadetti defrauda bi ' '()roni al padrone ed al c:urato, saoohbel"o quasi e di tutti i parenti poveri poco men~ cfie servi. dertamie.nte oggi aincora, terre poco o inale la-: Qurundo la classe dominanter- per mez.zo dalle vorate, o paludose o del tutto ineolte. - .,,

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