Pensiero e Volontà - anno I - n. 11 - 1 giugno 1924
PENSIERO E VOLONTA • .. • " menta mat&1al~, egoistico, .de,t,e,rminato dal primord1~Je spiritò di conseirvaz1one. 8i può in ,certo modo vede.re· un :fenomeno ' « pa.triottico » nena :belva ohè s'infuria se .vede un intruso nel-la sua tan~, neJ. selvaggio ohe ,ciiicooda il villaggio di paliz.zate1 e, ne proibisce . l'ing.11essoa qt1elh•del viµaggio vicino, eoo. Ma , attraverso i se.coli, nei popo,li più coJ.ti e civ_ili, ~ nellà pa.i·te di popolazioue, che si è psicologica- · me.nte rnigliora.,ta fino alla comprensione ei pe.é– cooione ,d,~i ~e.ntim(~nti più ·alti di solid.arie,tit socia1e., anche il sentimento pa,trio si è tra.sfor– mato ·ed ~llargato. Il prinici1>jomorale di ri- ~ spe,ttare ne.gli altri gli stessi se:ntimenti che r,e– putja.n10 'buoni in noi eJJ"a già 1n atto neUe rivo– luz~oni patrioiljtiche del secolo scor-so. Il patriottismo .de,i s,anouJatti fra,~oosi d.el 1793 come qU/ello dei ·oarhonari e maz¼1niani italiani del 1848, che, afferma.va il diritto di li– be,rtà e d 'indipe-ndenz.a no,n della propria pa,– _trta soltanto, 1na- di « tutte le patrie », non era •csrtamente più il pà-t,riottismo d 1 ei selvaggi cha rE·-putavano· dJelitto merite,vole di mortè là altrui in"Vo.,sione, del proprio villa 1 ggio 1na cre– devano legittirr1a 003a invadere e dicpredare i villaggi vioin1. Oribene il pa,t-riòttismo di Stato, il patriaitti- · smo deii capitalisti, è un regresso in rapporto,a quello dern_erivoluzion~ na,zionaJi di un ::;eoolo fa.· Esso rifà a ritroso il 0munino che dalla ragione e, dal sentimento umano ci riporta alla brutalità ed all'istinto heistialo. La. sua s-tessa sinc.e•rità., del resto, è proble1natica.. Nello se.ritto suc-citat~ Ra,kounine not.av1_1, fin da pri– mn de,] 1870 'che « lTutilitaris1~0 borghese, ha ucciso il patriottismo "· (~he' cor1a \:Ì è di più internaziona1e illfatti,, e.rli bol{S8J'.nent,e i11t.crna– zionale <lJeU'aJ.t1a Banca e·dell'alta Finanza,? che 00-Sa V''è di più ignoibilm,ent,e-inteirnazional,e, di questa speiculazi()IIlesuHa, rame e ,sul sangue dei popoli chè la Boi:sa f~, da N-E>W York a Pari.gi, d_a Rrnm.a a, B-erlino, ~a, Londra a Bueno s Aì– re-s, giorno per giorno 1edora peT ora a.tt,ra.verso il tele,grllifo senza arrtE-&tail'Si. ~ istante· - - ,e,rl :-ogni ribaiSso o rialzo èli titoli si traduce or q11a or là in ancora più sangue e· più lacrime? Ma che. i ca,pitalisti ed i goV'.eirnanticredano ·n no pe-rsonalmente_ al patri9-ttismo che. fanno esaltar.e dai loro giornalisti ed oratori, dò non ha importanza. Certo è cihe ,qué,sto,lOTopa,triot- ~ tismo, che• si tra.due~ in milita,rismo, in impe– rialismo, in coloin.ialismo, ,nel poirre, o ,mante-. . nere il pie~e :f,er.rato su pa~si d 'a,ltr3: lingua, e d'altra ir:a~za., nel viòlarie, Le patri.€) altI·ui, · nel fare di ·se ,stesso una religione uffi10ia1oobbliga·- nGO . toria 1ed uno strum,ento. d~ tirannid;e 1 è un ri– t-oruo alla -barbar~o-, alla priruitiiva morale de,l sehraggio - <!.On questo d.i pe1i'gio che m~ntre i se.lva,ggi sono smoori nella loro morale ancora animaJ.e,sca, e questa rappre,senta .già un piooo– oolo progre•sso su stati più arre,trati ancora, i capit~Jtsti ed i goveirnanti formulavano un.a rnorale che è un regresso in rapporto all'am– biente socìale, :una morale che, a •S·ùa·volta è determìna,ta, da intereasì di classe,,ed ambizioni · · dJ caiSta o personalii che nol.Lhanno più alcun t.apporto col sentin111:entovatr10 del quale ~rut- uano il nom,e,.. ~ Purtroppo,, pe,rò, le classi e ca,stie,dominanti · riescono,,' faoondo, appello a ,questo seµtimento, a far lo de,viaire e d,e,a1e1nerare.. in una forte parte o . della popola..zione,, specie la più inesperta per giovine,zza,, servendosi ,degli enormi me-zz,i di– re.tti e indiretti di influenz.a mOTa1e che ha a sua disposizione, come, la st3Jlllpa, la sè,uola, lo sport, l'arle e la letteratura più rruerce-na– rie, e.oc. Lia gioventù, non solo ·quella :borghese ma anche quella appa.rtooente alle élassi disa– giate; suhisoo que,stai malBfica sug,gjestione ed assorbe iJ. veleno che• ne spinge- tanti elementi fra i nemici della libertà e del -prolètariatò. A qu~, ta .giov;entù bisogna oorcare, -d'aprire gli o.echi, et mostrarle c<YIIle ,ciò che· le, si e:aheila per « amore di pa,tria >> no,n ,è che la. fredda e· brutale « Ragione di Statoi», la quale, saorifica all'intecr:-eissepolitico ed 1ooonomioo d;e,i·privi– l0gia.ti del poitere• e della ricche,zza il hene,sseré e la libertà d, el pa1 0>Sle1 e tut,to ciò che, quando si è gioivarii ,si a.ma e1si .senoo di più: l'indipen– d-enz.a, la giustizia., la, dignità umana, la causa dei djeiboli ,ed oppressi, la beHezza in.orale, le idee. ·ai fraternità, la ·speranza nell'avvenire. , .. *** Lo Sta.to, espressione poilitiJCadi casta e di classe, nçm solo non è la « patria » o la nazionef ma - tranne ohe nei primi momenti dei suo formairsi - nè è il parassita e rue.mico•pe.ggiore. Ciò, che oggi -sernbra •forse,a pareoohi un para– dosso, si oompre.ndeva tbenissimo dai pi~ illt1=– minati pa,triotti italiani intorno ~11848. Ogni na,zione ha i suoi ihaaiba1i e, i suoi retro,.. gradi, · a:mttnoniva· CattaJI1eo; l'Italia non eTa s.eirva-solo d,~~gli stranieri, -µia de' suoi, e il ne– mico non ,stava soltanto aJ. di là .d1elMincio, ma. a 'rorino, a Boma, a Na,.'poli.Il ma1e dell 'Italià, inca1z,av.a il Ferrari, st_a in Italia,· ne' suoi go· ve,rni, nelle, 1sue istituzioni ; se,_ vuol ·darsi nome · di stràni,ero al nemioo, lo strani.e,ro nOID. é solo l'auiStriaco, ,è. il ibaron.e ohe o,pprime il tan-az-
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