Pensiero e Volontà - anno I - n. 11 - 1 giugno 1924

14 PENSil\E1RO E VOLONTA di pecca,to turibii 1-' animo, quando « oontllrà » Ìuta è un assurtloi. D'altronde se si dovesse oh.e la vita, all'jnd:uoiri ed, ~•l di.sopra dei.Lla rie- 1 anunette,re il prmcip1Q dkila lihertà a6soluta. chez,za, ha molte e. molte altrei fonti di :folicità,; si dovrebbe a,nc,he,cons.ooraire, Il diritto di sfrut,. quando avtà oomp~ che il dov,e!f.ediel -~-· .tainento e di oppres·sion~. . voro può essere 'ragione di nobiltà, e, di be-a- .Vi iurono, è· vero, · P.~oochi ainni' or sono> titudine, · all~a il delin.quent~ «sentirà» ohe · d,ei presunti« compagm » che te-ntar()(llodi in– il prod'.ondod.ispre,,z..z,o che nutrano versoi di lui ne·sta:r:e ~ul tronco deJJ.'anarchismo una teoria gli -µom~ni ohe vivono on.estamoo.te di lav~o che, aoo_etta~o pe.r, sacra.i la legts.e darwiniana , ò l 1isolamen~ ohe lo• cireonda,, nOll'.l., compema- della -seJ.e-zione naturale, ·amme,tteva il diritto nò l' effime,ro bene:fi.cio che trova nel ,orimine. dei forhl di 1compieifle tutte le azioni ohe la Ed allora aihbandonerà le viei del male· •e,del- loro forza avrebbe: permesso di coimpi.ere, co.m.- 1' er.rore' per seguire , quelle del :~ e delÌa preso lo isfr~ttamento e l'oppressione_ dei de- . rag10Illei. 'ooti. Tanto peggio per i deiboli ,incapaoi di ri- E' .oortlo: ieduc~zi()(l'.lei ,esempio, profi.l31:3si beJ.larsi e di. sottra!l'S!i al. g~ogo; il latro de,stino sociale, scienz_a n0tn arriv,e,ranno, purtroppo..1-a sare,blbe sempre quéUoi df OO\l'vire .. E questi , guarire totalmenpe la, triste piaga della de~in- preisu.nti compagni, a sostegno della loro tesi quenz.a. V-enoo de,tto· più sopra: una delle fon- -sfoggiarono non poohi par.a.dossi (nulla, è v~o,. ti dlella delinquenza è l'atav1smo,. €l pffi'lciò tutto è, perrru~sso,; proo.di il lbte.nei · dove lo molti delinquenti sono 1.nguariibili. Un muta- trovì, ooc.), ed a Milano, ·arrivarono persino mento in meglio di cond;iz.ioni economiie}he del- a e,rear;e un grupp'o: gr1;1ppoanarchico, Fai -ciò le classi ·povler 'eipot.rà ; attenuare ii male, ma eh~ vuo.i.. N·aturalmen~ ì teorici del « nulla è il problema non sarà risotlto neU 'a,zione · nova- vieìro, tutto è permesso » non disdlegna-v1ano trioe in se; ste.~s9.. Eimam-à anche domani nel- di ammeititer,e,il furto, la rapm.a e l 'aJ.fonsis_mo la società rinnorvata. come mez.zo di 10,tta deJ.l'indiv1duo contro· la E·' errore il cred.e;re che là delinquenz,a sia Società. unicàmente fi.glia della miseria. E' questa ,up.a . Ma l'innesto non attaoco -e rimase s 1 eeco canvinzjone di molti anaxchici ed è la te1si so- , sul tronco. Fra l'mdividualismo che oonsacia stenuta da Luigì :Miolinari nel _sue: « Tramonto il diritto del' pili forte e la mo(ral,e, libert~ia . ·del diritto pe:na,le » e sostenuta in forma meno · che consc..~ra il. diirhto della ragione e deUa · asìsoluta però', da Pie,tro Goti ·nei isuoi airtiico-. giustizia, non vi •è· e norn vi !Potrà mwi eeslere li, ~ Sooiolpgia c~n 1 a1e. La, inise~~a, ~ V181- affinità ·alcuna: . ro, può 1 eissem fontle diretta od indiretta di L'anarchismo· amme,tte tutt,e ·le libettà, .ma --:, 'criminalità, ma,, nOIIl bisogna credere ohe,.·sia esiC}ludie qaeJ..le. di ,s:fituttare e' di opprim€ire,, ' fon.te unica. , · non riconosce peri alcuno il diritto di nuooeré - D,a ,quando Llutigi Molinari e Pie"tiro ~ori si propd simili ad alla società. Dioo la :triais– espreiss~ro il loro pensiero,:_;_ anni· 1898-1900 - slma: « La libertà; di un 1ndividuo cessa d:O~e àd. oggi,. le condizioni delle olasisi po.vere su- iDlOOilllincia quella cli un altro., .. >> e d,a qoosta .birono un migliO(ra.rnJentOi non indiffé;rentei, eip- massima, che è ainch.e 'un programma,, riisul– pur.e la criminalità ha subìto un ore,sc,endo ta. éhe la liibrertà intesa in senso · lib\ertario ha • ,...· veramente impre 1 s 1 sionant~, alssrumoo.do .f9~ .. per b~-e la tolleiranz,a e la r,eiciip:rocità. · ' ~~pre più· -cirudelì. Questo fatto d ~mos.tr~ ohe ·Sottrarsi alla, l€gg-0 della, reciprooità è v-ole,,r i - "' .. 11, p~~blerm.a è .m?l~ .g:ai~ e ~b-~: d~mani ai:&.. ripudiare i benefici del . .ip.ut- µ:alisll}o sooial1S> ; . ehe 1n ~na_ ~0?1ie,ta_di g1u~t1· -~·di U:ben, .~en~ • è mettersi fu.Qri dai ra,p,porti -coì- _propri simi– t~rà _.g~r ·sp1rit1 e 1 le menti de,1 ipoo.s-atori e degh>· li, . ,è ·isolarsi.... Ed . il .'deilinquente, quando tiom~1 di •cuore. * ccpi:mpie il c.rimin.1:1, ripudia, rinnega, tr~soo . * * \ · · i patti stipulati dall'assomazione, quei patti di Amm,e-ss.e le ideie, sopra espostei, i toonini · mutualità che 60no _la1basedella soc:ie'.t'à ·e dtell~ dei problema ·sono ·tracciati nel ~odo s-eg~n- vit~ -~sica degli, individui: E peird.ò ~iviernta te: .Come conciliare l'idea di libertà, l'assetn-. noorvo. - f . ' ~ z.a d'autorit,à, l'inesistèinzia _del. diritto dl gju- -- La sociertà ,ha il dQIVe~e di dife,nderrsi metten- d:ucare cQlie ,e1sigie-nze sociali' della· dirf.eisaoorntro do i,l delinquente· neill'imp~ss~biili~à di nuooeire. la, de1inquenz,à? . ·, ·· · . ', · Si poihrà inctu1g.e,r.e. Vierso il deooqu;einte ooca.– Per risolv,err.eil protbilemai bisogna· anzitutto.'·, ~onale, ma necessità d'ordine superiO!t"e0tb– dimostrare · .che cosa si' i:p.t_eind e p.er libertà e hligano ad iessè.re :imlessi1bali veirso il dielinquen– •~3;'bilire., ,come · prenie&.;a, olìe la li!ber:tà a~o- te reciq.ivo; ·

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