Pensiero e Volontà - anno I - n. 10 - 15 maggio 1924

PENSI:ER,O E VOLONTA 5 priietà · individuale dei oapita listi,- non quella individuale e . oolil,e,ttiv-a .dei· 1arvorato.ri, ... , M~ tutto., qu€s_to non bastava. Una o.as.sa– fcrle ed ,una livrea da ministro non• hanno . . ' ancora, agli occhì dei profani e dei lontani, queH' appooenzru idleiwlistica, ,che tanto pia0e agli spiriti metadìsici, ,che ,son più numerosi · di •quanto non si pensi. Peir que:3to si è chia– mato al potere un prole.ssionale die11a filoso,– fia, lo ,si è fais.cisti.zLZato ad honorem; e que– sti ha trovato subito, la linea, il taglio adatto , ai nuovi occu.pan.t:1,; aj nuuyi p~oni. Tutto. ciò ohe è ha ragion d'essere; tutto ciò . che rìesoo è -legittimo,; la forza ,mat~iaile v,ale quella mora.le, ; il manganello -è un argomento di persu.àisiooe oome un sillogismo; e guai a.i vinti, che hanno se:qip:rie torto e debbono ·tacere ... Ottima e ge.ntilissima fìlosodìa, senza drulh– bio; il guaio è però ,oh 'essa, va ,bene non per i ':incitori d'oggi soltanto, ma p,eir tutti ì vin– citori, oompresi q'UJelli_ di domanì ·chei potroo- · berro non essere più gli odierni. Ed eieico la ne-cessit~ d'andar~ a ·scovare in qualche parte , una, filooofia più solida, ,che. .serva, non solo_ a giustificaire il trionfo; µia a consolidarlo ed a di:oondeirl-9, controi gli attoochi dia1etti.ci de,i posterl prossimi v 1 eni,U(t'i. Lai fi.1osorfia dell'idea– lismo gentile,soo, deU '« atto plllro », malgrado le su;e mal dissimulate origini. tedesc.he, · Mso– miglia troppo a un rompicapo,, a un giruooo di huis·solotti, poiic:hè tutta la; sua pro.fondìtà coosiste nel farsi ,capire, da, meno g-e.nte che può. Eppoi_ ,è S:empre. una. n01vità, ohe si con– cilia troppo, male, col Sillabo1; ms.lgTado ·tutte -le huone disposizioni vaticaneoohe. ... · C:i vuole uria tradizionè, che, convalidi ·ì nuOIVititoli di no,biltà in modo da, dar loro la patina deHe cooe ,veher34bili. H·égel, Spavtelilta e ·Gio1berti sono anch 'eissi troi)pO soomunioa,ti. Bis.ogna tornrur,e, al B.eJ.larmino, a ·S. D01II1e– nico, magari a .S. Luigi Gonzaiga e ai ,S. ,G1u– seppe Lab.re. L'attuale ministro dell'istruzio,– ne pubibil.ica si prepari pure1 a fa[" r.fag,otto, pe.r c·ede:r:eil posto prima o poi. a quaLahe monsi- -gnore che guidi l 'educaiZione degli italiani a .seconda <llei dettami della,. Pia Congregazione del Santo Ufficio. Non è paradosso, rion è ironia: è verità. .Si è fatta lai mair.cia al Ca.rd.ello per onora.rei Al– fredo Ori.ani, non per 1è opere che questi. scrisse da vivo - aristooratiche ed a:ntì,so,çia– liste fìn~è si vuole, mai figlie genufnle, delle rivoluzioni e delle eresie dei secoli XVIII e XIX ma solo pel suo gesto ultimo del o ta morir.e •col croci'.fisso fra le mani Al Cristo si . . . . vuol tor~are, rp.a non al doilce ' . . giovin messia. del popolo Gesà, non all'reìbreo ribelle che sulle fre6che rive del Giordano iJSpirava alle ,genti la nova e· gentile virtù della fratellanza umana,. bensì alla sua ,, fosca reincarnazione· romana che imponevai con :le .spf,lde_dei so 1 1dati iba;rharici, per fo~•za,, a feITo e ,fuoco, l'aooetta,zio 1 Ille•, del s110t credo assurdo. · Ni0n -si eSICe. neppur oosì d~lla contradizione,i, è v1ero. Lo .Sta.to sovrano, in .noim,e di· cui il fas,cismo, si è sov~a,pposto ~lo Stato, esistente · nel 192,2, non è ,concilia,bile con la rrscossa della Chiesa di Rama, ,quando questa, e ,quello han.no neUa medesima Roma la -piropria- s-e®, · a .meno che non. tornino i due: iieg~menti a so.mm.arsi in una p-ersonw s.ola, ·_ o il Papa-re oi l'Imperator,e, Ponteifice massimo ... Ma la contr:adizione, insita nelle -cose, v,errebbe in luoo ,solo più t ardi. E. foirs-e,. chi domina oggi pensa,: do,po di me1.il diluvio l · · Nella fretta di annullare per l'Italia tr~· secoli di storia, . quaJ.cuno 'imprudentemente,, proprio il oopo del •Gov.erno, s'attacca.' a Mia– chiav,eJ.li. Ei dimienticia,, ·il duca Vale,:ritino, d-e,1- ])e ca.micie nere,.-0he oggi tiroppa gente sa ìe-Q"- , o gere; e clie gli orriibtli consigli del K< Principe » potevano essere, utili ·sie,su:s1surrati in segr.e,to ali 'orecchio di 1 Ceswe, B,oirgia., ma n,on hanno alcuna ,efficacia- se sa,puti da tutti, ·OOtIDpresi coloro c01ntro i quali d'o--v$ibtbero éssere ri– volti. Peggio ancora,. que·' consigli p0rooono eisse,re utilizzati e• messi• in prati ca da op– poste fazioni, senz,' altro risulta.to c.he un ri– torno non alle Signorie deU 'auroo Rinaooi– mento delle 1ettei11e déile arti, bensì agli al– terni e rapidi' pronunziarrnenti pretoriani del Basso Impero, che scannavano un principe pe,r .10reair:e-un altro nel garo di poche lune. ·Si voglion scavalcarie, tornando i,ndieitro, i due .secoli 1 g 1 loriosi del riiso1rgimento sci-entifioo e delle rivoluzioni .popolari ,e nazionali. Si i!/.O– gliono climentic.a.re, ·annullare .gli ,effetti_ della Riforma 1e d-ella RivoÌU2ione, dell'89, oome se questi rivolgimenti ìoss~ro << stranieri » e non avessero avuto· proowsori, caiuse, determinanti lei cooperatori anche iin Italia. Si invoca il Ri– nascimento, come se .questo non fosse ..- mal· gr.ado 1e putride e sanguina~e, Signm-ie sotw le quali fiorì - un fiore d'e:resia e 1 di rivolta, . , di cui i semi e~ano stati gettati nel periodo precedente dei liberi. Comuni; come oo spi– ritualmien1's proprio dal Rinascimento, non

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