Pensiero e Volontà - anno I - n. 10 - 15 maggio 1924
PENSIERO E V10LONT,A I 21 . . Si trasforma.; servì dcll',umanità, non .più ·del privato sfiruttato-re. E la questione sociale è ·risolta, la pace assi·curata, il sociaUsmo r-ea- lìzzato... ' Ll ,dissidio tra coo-p-erator.i di ,consumo e· di pr,oduzjon,e Clti.e sembrava ormai !l'isolto col fallimento- del 'co~perativismo, di pr,oduzi,one, _ si è ria,oceso in qrue-sti ultimi anni fortissimo · ., in sede 'P-I' atic.ae .teorie.a JPeI'· oipera di u:tj.girup- po di giovani, specie intellettuali.· (P,enty, Oirage,' Hobson, Col,e, ,ecG.), La scuo,lq, gildi– _sta, sorta •per opera del Penty n-eil 1007 e con– trassegnata ,da ·tendenze socìaliste utopistiche e pi,cco~i bor,g1besi, s'è v•enuta pr.ofondam:ente modificando srpeciie ,per l'influsso del sociali– smo continentale 1e d,el mondo operaio. Con– corirono in ,esse svariate ,e .contrad'ditrnrie in– fluen.ze daJ.l' 1 0wen .al Ruskin ·.e aJ Morris, dal Marx rul Sorel, diversam,~nte combinate nei ·singoli scrittori. ' I capi ·più tipici del G:i Jldismo son o il Penty, coiJ. su.,o dispr,ezzo, peil ma 1 cchinis.mo, pe:r la di– visione del lavoro e per l'odi,eirna economia a ,prezzi nuttuanti 1e a produzione a la;rga scala, ,e 1 G. D. H. Cole,' marxista. La sua , oriti.ca contro il colJ,ettivi:Smo acicen– trator.e e la trosea -ed a.noni-ma ,d,eimoorazia dei consUJIDatori è is,pj,etata. .E,g1lilha sentito come podhi ail.rtri, potentemente jnfluen.ziato dal sin– dacalismo rivoJuzionario, ohe il suc·co del~a ri– voluzio~e socialista non sta tanto in un mu-· tamento •delle ,condizioni e dei metodi di di– strilbuzionra, ,qruanto ne'l • mutam-ento dei me– todi ·di 'produzione. e conduzione delle i;rnpre– se. Attraverso una prop,aganda d,ecennale è riuscito ad iJm'portre aJ movimento; sindac1ale i due motivi. di lotta: ·.controllo operaio e am~ togov.e.. rno nell'indus tria. L'operaio cosa, p.um, er.o, mate.ria girigia e– stranea aJla vita .della [fabbri-ca moder:p.a de– v,e riacquistare · in serio alila f a.bbrica, · e non fuori, co~ne vogliono. i \Vetbib, tutta la sua personalità. II prohl,ema oip,eTaio è p,robl,ema di ,coscì-enza, di .dignità, di libertà. Gdi ope– rai stessi non si -aooontentano .più •del sem– plice « miglio1·aimento >> ,economico; il fine che · intendono .raggiunger.e colùa Trade-Union s~ aJllarga, si' ~0 1 sta; vogliono divenire atttivl. CC>m!pa:rtecipideHa ·-vita delia azienda. La sim- · patia iper le gi.iLdem-edtevali non vuol signifi– car,e il -desiderio di copiiai:,e la struttUTa del mondo icor,porativo. ,Ma lo spiirito animatoìre 'ctiene gilde hiledievwli dove l'ente ~ i lavora-· tori associati -in uno coll'opera da compi,ere erano una cos•a soJa vi,va e vibrante, do>v-e il ' principio ·deH'autogoverno• ,era noo:n1almiente prati,cato, dove non si -ctìsprezzavano le esi– g,enze a,rtistièhe ,e qualitative, ecco ciò che il mondo t mod,erno ,può, deve im,parare vo~gendo lo sguardo ail. ;passato. La •de•m'ocrazia ·dei ,consumatori· è · una ~uib– bolà. Nessuna V-8!I'ademoCTazia (PUÒ nasarsi su un elemento indi.ffer,enziato ,e negativo qua– le è ;il consum,o. Sì. potrebbe:ro ripetere, nota· .. C. .R., I.e caustic~•e paro-le del Par,eto: Se uh legarr:ne sooidrul.e pUò instau~arsi tra -gli uo– mini ,perchè consumano, allrnra un .eigruaJe le– f.Tame solidal-e può instaUJI'arsi tra gli uomini O. peiriahè po,rtano v,esui, camminano, r,esipitano .... La solidari.età, nec,essita per afferrri,arsi d'es- · se.r-e -diretta contro 1qualcuno o qualche cosa, è tanto più forte ·quanto più iris~r:etto è l'am– bito· nel (lluaJ,e si paJ, e.sa .e più vivaci,. positivi sono g,li interessi dai ,quali scaturisce. Non sa;p,piamo 1cihe f a; rce.ne, d.i,cono i gildisti riprendendo e irealizzando il _concetto sore~ia-·. no di produttore, di una· pseudo democrazia. basata sulla massa ,grtgia · ed assenteista dei •. consumatori dove, per il so,lo fatto del oon– sumo, l'Impeiratore di tutte le Indie pruò teò~ ·(l'icam,ent~ · e-ss,er so~io nella medesima coope– irativa ·,coU'ultimio. : disgr aziato di E-ast. End. Non .sa;p1piamo, che ·[ f.al' cene idli 'l1Il. mutan:i,,entò so·cia;l,e che -elimini il p.adr.on~ singolo, · l'~-. 'prenditore ·privato, per ,regalarci. il padrone col1ettivo, · sia ,esso Stato, Comune, Coo1pera– tiva. Il ,problema de:W.eine 1 guag1lianze nella distri– buzione è certo im;po.rtanrt.issimo; ma ~e per !I"isolvere quello occ,c)frr,eriaff.e:rmare in etern0 la scmiavitù d~l p,rooduttore, è II)!l'ef.erihi1e, al– meno in un primo tempo, un sistema per cm la direzione e .il ,controllo •dieihl'indùstria ven– gano eser.citate cumulativa~ente ·da ·operai e impr,enditooi. ·. Poter-e ,e ir.esponsaJbrlità nel campo delJ~ · prr.o-· duzione hanno da essere dei p,roa.utt~ri. Il po- . \ tèr.e ·econòmico, pr.ecede il politico,. Finchè nella organizzazione .econoimiJca domina l'auto– crazia, 1 la ,casta, la ,divisione. in olassi, non si pruò parla:r,e di vera: democrazia. Lo Stato, va distrutto. o grandemente muti– lato. Esso è oggi ti. ,comitato _di affari drella classe dòminante. Gol cader~ del· f)!rivileg°io economico ,e col J.ibero riorgan:izza:rsi del.ila, prft duzione p,er op.era di gruppt autonomi feçle-. rati di p;rodruttori, avremo non più uno,, ma due, ma pi_ù Stati. Ogni asso-ciaz:ione· sostan– zialmente è Stato.
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