Pensiero e Volontà - anno I - n. 10 - 15 maggio 1924
• I , ' 16 PENSIERO E VÒL 1 0NTA- colonizzavLone inten1a _e l'acquiisto de1la t~ri:a da parte idei _,contadini, p.er 'Ja f,o-rmazione della p1oèola pro_prietà; riforma tril:mtaria con au– mento dì IPI:og,re.ssiv!iià ,e oon forti incisioni sul1e -fortUllledo,poguerra; ;progetto dii rHorma dei tr:ill:>uti~oiGali;liquidazi,one d-e11eaz.i,endìe ,e . consorzi stata.li di approvvig1i,onamento ali– mentari, .apertura di 1arghi traffici all',est.ero ; df.or.ma de~ Mirustero ideUe T1err.eLiberate, ri– oonos·ctrn.ento, delle -autonomi·e looali dielile ' . terrie ·redente. Questo, vroigraanma idi governo• rimase una enunci.azione iprogr,ammatica, essendosi chiu.se ie porte ,de11Mini.stero.. I poi)oJari dettero il · voto di fiducia al seicondo ministero, N~tti, _ .e .presentarono. disegnf di legg.e suille r.aiJ),pr,eisen– tanze agrarie ,e sUillo sPezze;ttam~nto del lati– -. fondo, oencantdo di ottenere 1a protezione :gi0~ v,ernativa ,dei 1.avioratori non soiei.alisti ,d1.1 fron: te alle pretese .monopolistiche dei socialisti. Nel11'a;pi:ri.1e .920, si· riuni. i1lseoonJdo congresso del partJi.ito. La ~itJuazione ,e,na c'r.itica. La po~ litica ~t,era presentava la grave compicazione , ·della q:U1estioneadriatica. Le firnanz.e pru.blbli– ~he ,era;n.o,in ~1tato fallim,entare. La pressione rivoluzionaria anoora f.orte. I .:popolari cercaro– no 1d/i1 non p-erder.e la popoll,arità, ·,ed approva– rono, m ·v•~ezzop,oliUco de1 :pane. Nel iCarnposin– tl a0ale la Joro po1itioa era, di•ce il Jaicini (op. ·cit) <,< ~oc:ompagnar·e finq_ a1l'estr.emi0 limite -eone-essodall 'inter.,essie su1pe:riore de11o•Stato~ le rti.vendjcazion·i economiche deil[e classi inter,l;}S– ·sate; ma wporsi in ·modo reciso alJJe rd•evia- , ·zioni politiiche e riv,olU:zionarie id·elmovimento, e 1spe·ci,8Jlmente .allo s ,cioip.er& , in quanto• neces~ .. • , J • sa.ria.mente implioo 1~a paraili.si dei pubblici .·servizi .».. J . . AI Congresso -di NapoJi si deilinearono· quat- tro ,oorrentt principali: quena dei destri i_n senso .religioso·, :rtiitene~ti che il partito· non· avesse fatto i\IDa politka abbas-tanz.a cattolica; \ ·qu.e1Ha ,d-ei destri .per motìvi sociali ,economici; \ ' quella diegù.i estremisti di si'f!,istra, rapi)res,en- tata ·,da ielementi ,sindacalisti• diell'.Ailt•a · Itaa}a; quella del gruiP-po centrale, polariizzata intorno_ aiJJ.o, Stui:rZo. . ' . .9"li -estremisti tentar9in9 La st,erzata a sini- ·stra, ·ma iù. 1oro teritatiivh urtò contro la dif– ficoltà di infJ.uire suj rap1pr.esentanti di . una massa co:m;patta e ben organizzata, forte di 317.8s-ezioni e di. 255 mi,la iscrittii. n contrasto . . . ' · tibUi di bonifica e di piro,fonde trasfolfmazioni \ ,c-ùùtura;li,·o ,detelnruti-" da· pi-c0p-rtetari assentei- sti, ma reS;pingendo 11 conc,etto di confiiSca, an– che parziale, dellJ:a proprietà ·flurale a favo-re drol.a 1collettività. Questo c-onoetto ,er.a sostenuto dal Mfigtlio[i,·che al Conigresiso. :lo temperò ac-. · cettando l '1dea di' indennizzare · i pro1prtetari• d,e11e1:Jerre ,conù1si.ca :te.Ma anche con qu:e.sta oonces~ione id Miglioli f u battuto, attrav·erso l~ b-0icciatur,adeJJl 'ondi.ne deil giorno, ,Q1SdiQ1-Molinari che formulava la tesi estrernista. Sign:i.ficat ~ra la votazione : VentisetJte,miJ.a · voti c:ontro due- , mila! li1 Congresso di Napoli concluse .c,on ra di-:-. scrusslone ,de11.atattk-a Par.lamentare, e trionfò la tendenza mediia, prQIJ)onen_t.e la collabora– zione ,con i (Partiti ._costitJU:zionruli. DaJl Congres~o di ·NaJ)oli aJ.le eiezipni 192i, l'azione- parlamentaTe dei' pop:oJari si ·sv,olse · nei. cò-rrido1 di Montecitorio. I voti dei pO!(}où.ari. focero- 0a:dere iJ mini– stero, Ni-tti nel f.eihbraio ,del '20. Fallito il ten- · tativo di un Gabinetto formato -,dalM,ea:a,'SOI)Se . ' .la cancl.i-dah ra di Bonomi, ch:e naufrwg~ per ov,era d-ei de, utati po,po·1ari eStiI'emisti. I popo– lari a:ippoggiarono una nuova ,comlbiinaz.ion.e Nitti,-che ave,v,a .aoc,ettato interamente 'il loro I ) 'programma. Ma Nitti cadde _oobito, e' socse Giolitti, che chiamò al min1stero ,dei popolari e 8Apipoggiò tl loro· piartito, che ig1H rius-cì uti .. li.ssimo 1drurante. l'occU;pazione deJle if,a10biriche. Afferma il Jacini1 che « se Ì',oic:cu(Pazione dellle fabbriche non ebhe lo sbo1oc~· rivOiLuzionario _sul ,quaJe Mo1sca' contava, ciò si deve anche, in .parte a,Ua ceil'tezz.a in 6ui 01rano-i dirigenti ' ,j, lf _ dei sindacati ros$i, ,che i biamchi non li 'avreb- .b~ro isegu,iti sulle posizioni •estreme. phe 1essi. andavano asS:TIJrne,ndo. ». ' Nelle, e}e~ioni amministrative i pop,olari coh– quistrurono 16-10 comuni e 10 · procincie, 2000 minoranze e 700 seg,gi p'r.oìV'inciaJi. , I, pov-o~ari che -in q,Ùeste el,ezioni s'erano tenuti i~ fUJ18._ linea ,,diintransfgenza, inc,0iraggiati dai .succes-r si ammintstrativi CJ~rcarorro di ieons·ervarsj al– leato il igoverno, e ,lo· fi.ancheggiarono helda. , .questione deJJ.a DaJ1inazià. Alle eilezioni -del 1921 i pO\polari si -~!•e~n- · tairono con 1progra;rnrna anti-rivol.Juzi-onàrio,, e se vennero a:s.sUinendo in Parlam·ento ilna posi~ zione -di. 1sinistra ciò dip,eS:edarla ,pressione del centro ,e ~alla ·po~itifca.filo-fascista di Giolitti. tr.?- gli: ,estremi 1sti e gli a.Itri si rivelò in mod,o évi~ent,e ri~UJarido al1a · quest!i. 1 one a;graria. I,l · Martini. •.sostenne .l'esproip,rio p,e.r r34iio:q.i di utilità· ,sociaLe, applkandola ai. terreni susoot- I' dlepu.tati nopoJairi a;hbandonarono Giolitti 'per sost~nere· ·Bonomi, che lasciò ai poipolari i di– casteri .d:eDl'A:gricoiltura, dei Lavori pul;llbdici e. della GiUlStiz.ia, dicasteri im:portanth;;simi. LI · ' I ' I li@teca Gino
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