Pensiero e Volontà - anno I - n. 10 - 15 maggio 1924
' ' . " t ' ... • 1 J 12 darsi dell'~po~si'bile.'. e d,ell'asS'ii:rdo per assu- '.nà1ti · daiJa r,&pubhlica o soppressi. colla pena me,re aspetto di ;realtà,: •Bisogna l huttàre a (':apital<~. Vi .. son? :poi aJ.fa·e nature nelle quali maxe certi so :g.ni dorati che ·sono predil:ezione è pos-si:bile un mutarp.ento ·1n meglio, e a .,ri– ,di troppi anairchici. Io non credo ohe all'indo- ·guardo· di queste. Platone propone diff,erenti ·mani della riv?J.uziorne la d,èlinqueru;a, potrà sanzioni, non già co-mmh:turate su.lP.fJemento sparire ·-come1nev-e al so,le.- E' v,ero c:he la di- 0ste.riorei d,el danno prodotto dal .maie,ficio, mai spa.rit1à,.eco'.noimica,·che, l'in~quità so1ciale,, oh~ sulla dive,rsa praivit~ dell 'i.nt ~nzione, oriimi– la miseria sono ·fonti di 4e.litti; m:a -è p-ur vie,- nosa. ro c4e altne. ·ra:gioni, ,(ili.e,esulano dalla questa.~- Anche. in Ro~a · àppaite. 'qualche, .baglioll."e di n,e sociale,, spingono l'uomo sulla via, del ma- una più alta .eriviltà pena.le ; e 1Cicerone, ap- 1e. Ogni ,esserei porta neil san.g·ue la lu,e-dell 'a- poggiandosi a.1pensi,e(f'o greicio:; aff,e;rma,ohe nel ' tavismo e non 'posffiamo di.nl !enticaJ.'ie ,ohe in punirie bi.-sog-naconservarie un' e;qua misura: tempi lontani l'uomo viv.eiva.la , vita. 'delle ca- Il Medio E1vo rip.LOilllbia, l diritto, pena.Lein.el- V<wne, che, ·ancor oggi la I guetta fra; popolo e la ba""'bar1· o, G1" •n.di . ta, ··0·1· . 1..: 1 • • • , •L VI• UJ z1 v-m l1. 1 nei 1qua1U a oru-. popolo è ;realtà iC(r.Uidèle e che la l,eg,g;e1 « homo ,1,°'lt' e 1 u ' t· · · · · d ·,.. b · 1 · . . , . . · . Ujv a a .S pier:s 1z1one. iSl anno, 1 f8J0Cil.O; ,a hom1n1 lupus » e la 1e.g_g,e suprema deUa lotta , . prova d'°'·l fuoc··o la .e, ·d 1 a· tt · Tr' . . . . , v- ,, u.a1 a, a. ven e ,ai prllv:a- , per la vita. nella. società attuaJ.e. . ta 1 ·1 tag1 1· 0 rn.·e n'°'·l · · · ·fi to · . , , , ·u: ', u suo su.gru ,ca, 1 ,rigoiroiso e . * * * · ·mat,eria,le, ,sono le. maru.fe ,sta.zioni ;e,-le· appli- , 0a.zioni del diritto penale deil teimpo. ·, 1 « L'iduia de,l deli~to '8l dell~ pena - ,esordi- N.e,l Rinascimento ria,pp,are la, luce·. Tomaso. sc,e Faust,o Costa nel suo l~bro ~ sor:ge -nella l\foro, nell'_«Utopia»,, pel'lsuaso c,he, l'instau·· sooi,età insieme a quella d,ello S-ta,to e de\ d~- razione del comunismo· renderà impossi1bile i ritto. Ma, ,00,rne il diritto re lo St,a~o non. a,p- d-elitti, costruisce la Città· id.e-ale.,·sein-z,a t.ri – paiop.o ·d'U;n tra.tto nella loro pienezza, mai. si bunaÌi. Unic eccézione• al ,principi~, deill'~bo– svolg-ono ·1entamente dalla indistinta ei oao•ti-' . liz:ione delle pene, .è la proposta· di far c~~.r-e · ca comunità primitiva, . _così l'id1e,a del d-elitto nello stato servile, queti icititadini che., si d11ri(j1- e della, pena., confusa dapprilna oon gli e1e- · s.tr~ sse.ro r,e,frattruri alla.. virtù. · menti più eterogiènaj_ 1 · a poco a po00 s.e ne di- Tomaiso Campanella, invie.oo, nconosce. la stingue, si 0~fa.iri~cei ,e si_ fissa nei •suoi te[['- n~cessità deUe · leggi penali ed' as.se 1 g ;na all~ mini èSisenziaJ.i». ste~se una funzione, etica. Niella « Città, del N,ell' Oriente antico, che '.rappre,senta, la pri-. 8o1e ». queste- 1eggi d,e,vono1-eissem1e mcise- nel ma tappa dell~. società um~n.a, le. id1eie, di pe- bronzo •ed appese nel tempio· alla vista dii ·ualità hanno ca,rait,e.rie1 relitg.ioso e, pe!l'ciò \ OOillO tutt.i i cittadini. Poche,. ·brevi, c.hiarei, e,ss.e CfI"uciBJi~ Lia. oosponst;llbilità de,l delitto, è ,eoillet-: ,contengono eia,scuna, la definizione· d'unar vir– tiva, investe: la famiglia con gli as,ceind,enti ed . tò.. _E i giudizi ~i -chiudono ne-i modo s,eguen: , i disce~diooni e taloo;a si es,tende anche a.gli , te. Il ool pevole, .,è cost~e,tto a le,g:gier:e _'la dedi· ami,ci. No~ vi ,è, distinzione :rra, fatto1 ei propo- n.jziòne della virtù contro· la. .quale, ha · p~– nimento,, fra dolo, ieolpa _e c,aso forluitd. E' cato. Quindi il giudice pronuncia' la· condan– l'id,ea pura e ·semplice di vendetta- c,he, do- na, non' con a,nimo ost,i1e,, ma· tuttò1 p-6!1'V'aiso mina,. da ,s1entimento di simpatia, v,eir;o il eaduto. · , Ma que,sta ide~ 001.:_3Ì crud.ele trova., più 'tar- - ' 01tre -qu6!sti due, pensatori ~st::vemisti, .vi so-, di, ne~la G\re:cia assurgient.e alla luc,e, deUa ci- .· no filosofi di fo:rt-ei ngegno e cl.i ,granc1e fama ·viltiài,· l'oppo 1 sizione di udmini di grande· in- · che .oosteng:olllo ,co,ooe,.'t,ti rinnovatori ed uma– gégno,. ·].;'' Rocra.te· çhE' a.ff -ermH, che1 nessuno · nisti' dél dirit~o -pena,le: Bacone 1 ,Spinoz,ai ed / .,compie• il male, voÌontaJ'jam~nte e, che- di oon- ' altri. ' ·. ' · · · · seigue-n~.aìl Ò. 1 elinque{nt:e è un pa,zzo; è Aristo-· · Fino al 1700, però, il pensieirn :fiJ.oso.(ìco· sul tele che llice ·,ehe, laddov;è. non·c;è volontairiiet-a . dir,itto penale non se,gue :1na retta via, i:na· n0t11c''è- responsabilità.; è-. Epicuro ·cìhe- distin~ rimane-, nel suo ,complesso, iDrC1erto fra 18l oon- 1g~e frà ,<:1,e:litto· éi deilitto: << ..1.\ltro iè rubare ·UJn cerzio111e -deil deilinqueinte riesponsabile e, -vololll- , cavolo_ in· .un ·C!);Inpo,altro è· àssali:r.;eu;q. ·pa.s-. t,ario _e que,~la deL d.B,lini<q118nt•e- irr spoo.sahile. · SfLinte per-d.erubrnrlo .)>·; è Pl'a~Ol11e,.che., · p:r.eioor- Un sicuro 'oolpo di tim:-0rne 1ò dà C.eisare ·Bee,. rend9 in narte• H pensiero moderno,. d.istin- · e9xia, che apre· definitiv..am-énte. la stra,rla., alb., f!1tiei .qelinquenti in due1 2~.te·gorie. Vi sono éorrente nova,t,riicé del.l \Illuminismo., - nat;ur'B d_ 'uomini che ~-Onsç,,pportano1 ,cor1rezio,: Oramai, ·alle p-o,rtei della ·sfuria, b8lttè colpi ·ni .di ~orla,: ,oostoro deihbono, .oo~el"e;aUont.a,- fr2igorooi il prel•udio della Tuirvoiluzionei Fran-
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