Pensiero e Volontà - anno I - n. 9 - 1 maggio 1924

J 'P_ENSilE/00 E VOLONTA - . ,, 7 con noi pensano che ,bisogna prepàit~ intel– lettuaJ.me.nte e materialmente alla funzione pratica speittante agli anarohici, anziichè aspet– tare passivamente il verbo nostro dovrebbero cercare di dare e,ssi ste,ssi il loro contributo- at :dr battito clie li intocessa. P~r c0iiito mio, io credo che non vi sia «un~ soluzione» ai problemi sociali, ma millié · solu– ~iO!lli div:ers-ee varirubili, ~come è diversa e v:a– riaibtile_, nel tempo e nello spazio, la vita sociale.- In fondo,· tutte le istituzioni, tutti i proge-tti, tutte le utopie sarei~ibero egualmente huone a risolvere il problema,~ cioè a contentar la g;ente, se :tutti gli ~omini ·avessèro gli stessi desideri e le stesse opinioni e si trovassero nelle. stesse · condizioni._ )\11,a qu~sta unan1roità di pensiie.ro ~ questa identità di condizio-ni sono impossil»li e· a dir ver.o non sarebbero nemmeno désideraibili; e· perciò nella n~tra_ condotta attuale e nei no– stri prog~tti d'avvenire dohbiall'.l:o tener pre– se1'te che non viviamo, ·e p.on vivremo ooppure · domani in un mondo popolato da_soti anarc.~ci. Imveoo siamo e saremo ancora per lungo, tempo una minoranza relativamente pioeola. Isolarsi non è generalmente possibile, e· qualora lo fosse sa.rebhe a detrimento d.ell~ missione che c.1 siamo dat'a, nonchè del no.s·tro ~bene;ssie-r.e perso– nale. Bisogna -dunque trovare il Ir)..O(io di vivere ·m mez-zo ai non anarchici nel modo il più anar- chico poo-sìbile, e con· il ~ maggì-0[' yiantà-ggio po_ssibi1e peir la propaganda .e, per l' àttuaziopie de1le nostre idee. * * * ' Nof vo_gliàmo fare la rivoluzione, pe-rcpè cre- diamo nella nec,essità di un -cambiamento radi– cale, che non può e.ssere pacifico a oaooa della iresistenza dei poteri ,cost~t~ti, negli oTdina– men~i politici ie4, economici vigenti per cre:a~e ·.un, nu-0rvo ambiente soieiale che l'le-ndapossibile quèU'elevamento morale e materia.le delle masse che la propaganda, l'educa.zioÒle, è im- . potente a produrne nelle circostanz,e attualj .. Ma non potremmo fare, Jmà _rivoluzione· esclu– siva.mente «nostra» appunto perchè siamo pie- . oola min9ranz,a, perchè non abbiamo il con– senso delle masse e ·non vorrenuno, anche po-' tendol~, impotte con la :forza la volontà nostra per non andair1eoontro i fini ieihe 1 ci _proponiamo. Dunque, peir uscire dal circoil.o viziiosp, doibhia– tno contentarci di fare u.n:a rivoluzione il più «nostra> che siai.possibile, favorendo e parteci– pando, moralmentiè. ~ mater!almente; ad ogni movimento diretto niel fJenso della .giustizia e òella liberta, e, ad insurrezione trl.nfata, ado-_ · pararci percliè la rivoluzione non: si arresti e . --------.i,--------------- p_roc-eda S~•mpre verso m_aggiore Iioortà, e .mag.– gio:re giqstizia. E qwe◄sto non -significa 1«0000- . darci» agli altri partiti,, ma spingerli ~vanti e ·.mettere ~~ m~~è in pres-euz,a dei vari metodi- · -affinehè poss_ano· giudicare e scegliere. Potremo essere aihbandonati', traditi, _come ci è avvenuto altre. -volte; ma bisogna ben .corrernè il rischio se non si vuol restare 'pra.tic~ente inattivi e rinunziare ad appoil' ~a.re la -forza del1e nostre idee e della no~ka az,ione nel corso della storia. * * * Altra osservazione. Vi sono stati moilti anar-· chi~_i, e tra i più norti, e dirò anchE; i più emi– nenti, i ,quali, o pe:rchè -1-0i-crede,ss.e-ro· realmen.¼– D pe•robè lo giudicavano, utile ·'ana · propaganda·, ·han propagato l'id-ea che la qua.ntità di merci . prodotte ed esistenti nei d-ep'ositi dei propcie– ta.rii è' talmeD;te sovraihbondant.e ohe_non ci sa- 1:ehb~ ohe da attinge1~e liilK~ram-einte. in quei de– positi per soddisfare ampiame-nte1 i ,biisogni€di· desideri di tutti senz,a che per lungo tempo OG– oorresse preoooupars.i dèi proiòlemi del lavoro e della ·produzione.-- E naturalmente -trovàrono la g-ente djspo1Sta a ,.credervi. Gli uomini hanno ·p~roppo l_a teridenza a scansare la fatica ed i pericoli. O-Ome i ~-ocialisti democratici trorva– vanò ~largo consenso nelle ma,ss-e faeendo ore.- . .diere che ·ba.stava per emanciparsii._ il !Piertter~ un pe,zzo <;li carta_ in un'urna ed, affidare ad altri la propria sorte·, cosl ,oo,rti anarchici trasci– n'avàno al_tre masse dice.ud~ loro che ~,as:tava un gioìl'no di lottà ,epica per pOtigodere se,nza sforzo, o con un minimo sfoirzo, · il paradiso de-11 'abbondanza nella libertà. '·ora. que,sto è prooisam,ente il contrario, della · ve!1tà .._I capitalisti fanno produrr~ per- vende-re con pro.fitto, .e, p-e,rciò arrestano la_produzio,n~ non app;e~a si aooorgoino eh 0. . il profitto dimi– nuirebbe ~ -sparirei'bìhè,. EsBi trovano general- mente maggio1r van~g.gio nel mantener~ i m~r– cati ip. ·uno sta,to di relativa penuria: e lo pr◊Va il fatto qhe ha.sta unç1, ca:ttiya raocolta pe:rchè la roiba scar.seggi e manchi realmente. In modo ohe si può dire ohe il mà,ggior. d:µmo del .siste– ma ,capitalista ·non ,è ta~to· I'e,se•rcito di paras– siti eh 'esso_ alimenta quanto gli ostacoli che. ' esso pone alla. produzion-e di cos-e utili. L~a:ffa; mato, if~mal vestito resta abbacin_ato quando passa innan~i ·a,i magaz.z1n1 ·rigurgitanti ~ di :glè-neridi tutte, le specie : ma provatevi, ?i di; stribuire quelle ·rioohe,z,ze fra ~utti_ i bisognosi . e _vedrete qua.D;to poco ne spètterehbe a eia-_ souno! · · Il socialismo, nel sep,so largo- della. pàrola., l'aspirazione al socialismo si presenta qu~ J .

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