Pensiero e Volontà - anno I - n. 9 - 1 maggio 1924
10 PEN.SitERO E ViOL 1 0NTA . . . • Il fascismo è la, più evidente manif,estazione di questà « m.alattià » ed altra mani.i estaL..iorte . . è il eomunismo di stato, quel ,comunismo ohe ha la pre,t,esa. di redimerei le classi pocyere in– st~ur3?do la dittatura sul pro1etariato. Os.sier- , van.do : gli av:v.einimenti aei giorni nostri no~ _vediamo che tu~ta·l.a vita contemporànea, porta l'impronta, deJlo spirito d-,autorità. N,ella scuola l 'educa.zione· pa,t~iot-tioa è portata al pa~ossi– sm-0 ed alla e,sasp~!l'azione,, sembra quasi 'Bi stia p~eparando una ·g.enerazionei di .gue·rrieri pr01I1ti •' e decisi a portare, oltrie, .gli attuali ooµfini .d 'I– talia l'id1ea di un grand,e. impero. « Rruna ca,put mundi ... » Fantas1p.i d-el lont.ano pa,ssato che ritornano! , Ma dovie .lo spirito d.' autorità - si rileva in tutta .la sua ''S•elvag:gi-a durez.za è ne~l 1 e mani– festaiz~oru, deUa vita pu{bhlica e negli atti dtel govietfno, manire-stazioni ed atti che. as·smnono carattei'ie di imposiz 1 ione, di sopraffazione, di violenza,. E 1 sist.~ un ·solò, d.irit,to: ,qùello della oligarèhia dominante; esistei una sola _libtertà: 1 quella di a,cclamare' al « sommo. duce» ·ohe dirige la politica itaJ.iana. Tutto il resto non è ohe ànti-naziooo1, carne da randcllo, e da. pu- .·gnal.e,, pen~iero da dispe[".dere al vento_ come c~Hr'~. ·Gli uomini sono suggestionati da. questo - . sp.irito d'autorità.,ed ognu~o per ,eontoi proprio, vuol avere, oogli «i.rueiriori» .ai •qrualie9mandare ed imporsi, vuol a,v,eire un pi!Joolo mondoi da dominare:. Il «rassismo» di provinci~ ,è figlio non degenere, dell'a1Utoritarismo dei sommi ge• rarchi ! f e,hbre che conduce al delirio !. L'autoritairismo d' ,og.gi ha radici nel passato" --- fune~ta rr1alattia. che ritorna ! - . è la l«ra- ·gion di Stato» fa,scista non è_che l'eoo d'idee antiche. . ,. Chi'. non cÒnosoe «Il Principe», quel ·salva– tor.e ·d'Italia ideato da Ma,c,hiaveUi intorno al • • ' ·J 1500? Dove,v& ,esseTe un despota ,e,henon -ba- , dando ai mez~i, anche slei -empi ·e malvagi, avrehbe ·dovuto condurtie i 1 it,alia v,erso l'~tà e la poteinz,a,, ~o,pratutto verso la potenza: Non - : dare la -~bertà al popolo,. ·per-ohè un · p0polo libero· insidia la .gra.nciezz-a del Principe,· non fazr:si ingannare dai sudruti, ma inganna!'li. ~ fansi te·meil.'10 pe•rchè il. popolo ha bisogno dello scudiscio. Il «Principe» innanzi. e sopratutto peirc:hè -è la p-e,r.sonifi.cazione, de.Ho Sta,to :f~~~ : il~popolo il meiZ•ZO, 'la materia bruta- dà pla,,. smare per arrivare al fine. . . · -Fas~is~o d.ei 1500? Forse .. ; Ma se ris:aliamo · ··ai s,eooli più lontani troviamo altri filosofi de..llo , ' ~ . .·s•~1rotecaGino Bianco.: - -- Stato forte, ed altri governatori dal pugno di f~ro. Il fascismo ha spigolat,o un po' OIV'unque ed ha fatto un fascio d'idee; Pr-otagora.? Ma.o- ohiavelli ? H obbes ? Rensi? . Non vale. la pena ·di sotto.liz.zaoo sull'origine dèll~ «r&,gion d~ Stato» fascista, giova invece soffer-marci ,sulla ,constatazione,· @l. fatto ohe la «malattia» dell 'ap.torita.rismo dilaga e co– mincia a portare le sue, conseguienzie• di lutti e di dolori. Fu così nel pa,ssatà, così è nel pre– sente: a eguale metodo 1eguali cons•eg,uenze. . : Ognì malattia, però, ~a. la propria medicina, · ogni veleno il 1suo antidoto. E' compito de.gli , _ -uomini ,sani di opp.orre a.i' male il nooessario -reagente. · ._, ,,._,, La «malattia» dell'autoritarismo v-a·combat– tuta ·col ·rea,gente Hbiertario. Mai com-~·ora il credere nle-1 valore, della Ube ,r.tà fu di necessi:ità immediata. Fino a, ie·ri si poteva sottilizrZ,are , e divagar,e sopra i V'.al'i concetti di Libertà ma oggi non più, pe,rchè la Bbertà, soffocat-a 4a1 ma.le , dell 'a.utoritarisniOI, spaiSima . la propria agonia. L'assenza di libè.rtà arresta _ l 'as~esa dieJl~ classi umili verso la luce·; umilia· 1a dignità.– degli ,\1Qllllini liberi, uccide lo spirito d 'ind:ip'oo.- , d-enza., l'amore -ano studio, aJ. pensiero, al pro.– gre:sso, uc,oide l 'ide-alei, uccidie' la volontà. Con~ tin0;ando _l'attuale, r~giµiei. di sogg•ezione spiri– tuale e materiale ,si ritornerebbe alla maJ~ttia– del dubbio deU' ante-gueirra, e vi si ritorn.ereiblhe in, .oon,dizioni di maggioi" de1bolei.z.z1a e, di minor resistenz1a, si axrive["eibhe al f ata1ismo, -. il • , punto ·fermo della vita - o peggio anoora, aJ.-· l' Oblomovismo ohe in Russia, negli anni o.ella oppr.e-a:sio:ne z,arista, f.ooei tanto strazio d°'i.ntel– lig.einz.a· e di vite. • Roogir'.e.. .. Uomini che amano la libertà in ItaJ.ia ve ne./ sono ancora .e non ·sono poohl. Ce,rtamente non alludo a quell 'oppoisizione incerta e sputja,- .che dondola fra l'apologia- del fascfsm.o e1 f'a,polo– gia della oostituzion~, e nemmeno alludo: ~ -a-spiran~i dittaton della falce· e martello che dalle coloDBe della loro «Unità», ci pròpm~o piUo1è quotidiane di autoritarismo ope~aio. ·Al– ludo agli uomini liberi, a ,q~lli. chei oi-edono --che· solo nella, libertà l'uomo trova ,dignità di vita. ·A questi uomini hisogna dare uina prima vi.atta da oonquist3:rei. Non ,si può dire ~ essi! « B,isogn~-arrivare all,'ana.rchia per0hè solo nel"'.!_ l'runa;r-chlàvi è salvez,z,a ·>> ... ~suno ei segui– relbbe e nessuno si mu()l'Vlereb!oo;ànche. noi si_ rimair~bb,e• ~mpre femrl- al: punto di oggi, im-. · . ;possibilitati ,eà incapaci a p~ooedere o\~ ...
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