Pensiero e Volontà - anno I - n. 8 - 15 aprile 1924
• 6 PENSIERO E V 1 OLONTA -------------....:.--..-------·-- - 00.LONIE LIBERTARI.E Un gruppo di compagni mi s_crive doman– dando· il 1nio parere su1la f.ondazione di una colonia liibertaria. cc S.iamo un ,grupipo di anar- 1e,hici p,erseguitati dalla reazi,one, banditi dai nostri paesi - dicono in sunto le loro lettert~ -- e siarno idiisgustati dal regime inl'postoci dalla r~azi,one e dalla civiltà borghese. Non vogliamo dilungarci neU'esporti tutto quanto ognuno di noi ha dovuto subire in questi ul– timi tempi.· T,i diciamo solamente che · mal– grado le persecuzioni mo-raJi. e materiali che ci tormentano, 'in noi non s'è spenta la f,ede. E' appunto per '.amoire del nostro i-d-eale che abbiamo deciso di dare .l'ésempio della sua Praticità .fondando i.n Afrka una cio.Jonia li– lertaria, nella quale ogni colono avrà pane e libertà. A pri,ori siam•o persuasi ,che le diffi– c,o,ltà saranno grandissime 1e che speciàlmente nei primi tempi il lavoro sarà duro. Saremo li-etissimi s~ potr,emo, avere da t~ un consi– glio tecnico ed u.n giudizi,o sociale sulla no– stra iniziativa ». Ho pensato, di risponder~ pubblicamente. ai compagni scriventi per d~e· ragioni: la prima perchè si tratta di arigomento te.orico che in– teressa un (P 10.' tutti; la seconda perchè l'-idea di fondare coil,onfe libertarie si insinua assai· di frequente negli ambienti anarchici dell~ grandì città. A Milano, ad eseIDJ)io, questa idea è se1npre stata all'oraine. del gi•oLI'no ·nelle .discussioni a:mi·chev,oli fra compagni, e non po-chi segua.ci della corr,ente individua.lista del .mov,imento anarchico sono ,convinti che la sal– vezza deJl'ana:richismo è nelle col,o;nie.libertarie. , Sorvol,o sulla questi,one tecnica perchè non e _argomento .che inte-res·sa i leito_ri e perchè le mie cognizioni d'agraria si limitano al suolo •e~. al clima dell'Alta Italia. N-on conoscendo ,d1rettam~nte le c-ç>nd'izioniagric-ole dell'Africa• pot.r:ei d.ar, e dei s·emplici .consigli ·c-ervellotici di scarso o di ness;un valore. · Mi soffermo invece sul .giudizio s·ociale. Co– lonie libertari-e venne;r,o già tentate in Italia ,ed aJ11:Ester,o; specialm.ente i compagni di Fr.anc1a hanno al lor~ attivo p1arecchie im– pre~e- de-~:gener,e. Tutti i · tentativi però sono: fal11t1. E una constatazione dol,or-osa per chi n_utue ~randi ~peranze, n:ia non· si Può e non s1 deve negare la realtà. · . -Lo: scoglio sul quale si infransero i tentativi f1:1s-emp:r~ il ~isaccordo fra i corp.ponenti ogni sing,oila. c-olon1a: Iniziatasi l'imp,resa sotto au- sp1e1 nobilissimi, d 1 opo pochi mesi .di vita ço– mune H disaoc-ordo ha cominciato a far b_rec– cia assumendo proporzioni sempre· Più vaste, fino 8t pr,ender,e .carattere 'di r,ottura c,ompl,eta. Così -ogn,i colonia si -d_ispers~6d il nucleo pro– digioso_ che doveva dimostrare al mond9 1a praticità delle idee libertarie di dissolse sem– pre nella sterilità, lasciand,o strascichi di ran– cor,i e di delusioni. Credo SUJ)erfluo citare fatti od· ePisod.i, rian– da:r'e nelle cr-o.na" chedella Colonia Cecilia, di quella di Aiglemont o 'delle .altr~ minori e meno conos,ciute. D'altrond•e sarebbe cronaca m,onoto_na che parte sempre da un lido lumi– noso,: la speranza, p1er arrivare ad un porto .desolato: ·1a d'elusi-one. La ragione del disaccordo? 1Sem•pUce: la realtà economi_ca. E' assurd'o_ il cr,edere di poterci estrania.re dal. mondo civile. Il cosi– d-etto <f ma:r.ginismo » tanto• caro a non pochi a;?a~•~hic~i~dividualisti è una, i1lu~ione. IF:uori• dalla societa .l'uom,o,non può vivere. Potrà iso– larsi Per un_ brev,e periodo di meditazione o di studio; ma poi il bisogno e l'istinto lo ri– portano sempre in gremibò ai ,suoi simili. Il Thoreau stesso, che fu teorico e poeta di que– sto « marginismo• », è falhto nei suoi tentativi. Avete letto il suo · W.alden? · Thor.eau· s'era creato H su,o. mondo in una foresta, costruì . la sua casa, coltivò il suo pane, cantò la bel– lezza .della sua indipendenza... Ma dopo due anni di ·v,ita ·solitaria tçrnò in gr,erpbo ai suoi simili: -l'animo suo e le.necessità della vita non gJi permisel'o di vivere la· sua solitu dine ... Col-0,roohe hanno f,ondato c-6lonie U.bert ar.ie· hanno teptato ,q.i iso1are akuni 'll!omini dal- re– sto ~el ·mondo - un_a s'Pec'ie di misantropi~m,o Pratico - •~ dli farli vivere la « ioro vita » fuor,i dal girembo, dell'u manit à, lontani dalla civilti\ che, borghese o n.on borghese, r~ppre– senta sempr,~ quale-osa di mig.U.or•edeflo stato– ·selvaggio o -della tri'bù. Ma la vita,· che è so– pratutt~ :e~ltà e praticità, ha sempre p,reso le sue ~1v1nc1~e. I _co,1oni, chiusi :dentro ,i troplP•O angusti .confini. del e< loro » mondo si sono sempi:rreurtati c,oi11e nec.essità eoonomtche. AllJe ,co•l-oni,e'ma1g.riado, l'assiduità d,eJ lavo~o, è sernPr1e m~Iicat~ .quel comfort dI civiltà ~he rende Ja, vita meno aspra e meno disag,evole, a volte e mancato persino il pane. L t t d. . . .. o s a o 1 d1~ag10 ha inasprito ,g,li animi; qual~uno, che Sl è. ·cr,eduto i~gannato, ha mosso _ràmp·o-_ gne a1 compagno iniziatore... DàHa rampogna o
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