Pensiero e Volontà - anno I - n. 8 - 15 aprile 1924
I • 22 PENSIE·RO E VOLONTA fra tanta stupiclità, ignoranza, massa•cri. .. Non v'è ·nulla ·di più t,e.mibi~e dieilla suP1erstizione p 1 er l'avvenire delJ'urnanità. ~iente di più fu- . nesto quando si è persuasi, non. s-olo di pos- .... ·' sedere la verità,· ma d'av,er diritto di impe· dir.è agli altri di pensar.e div-ersamente. E'· la rno1te d~lo spirito umano. De,l tl'es-to, anche la grande ~ 1?,enetica · in– fluènza d'el cristianesimo non è stata tale se non perchè la nostre· razz.e erano buone e sane. In Ori,ente infatti il cristianesimo non ha avuto eiffetti mi1gliori di tutte le ·a.ltre religioni. Avendo Renarn domandato aillo studente no– tizie sui suoi studi, ·sulle sue ·pref,eI'enz,e, let– tur•e, •ec1c.,,e,d aven.do Ronanicl ris.pos-to di p:r•e– ferir.e le rice rche storiche, ma di non voliersi rinchiudere ne.ne -strettoi,e scolastiche, Renan appr,o,vava, -m,a con riserva. «· IF.ate benissimo; è bene che lo spirito •contempli la natura in– tera e si faccia ,de1le id,eé 'g,en.èrali. Ma ,più t ardi SPte~ializz,a_tevi p,er apportare, con le idee genera.li che avrete potuto formu– lar,e, 11.vostro ,serio' é-ontributo al pr,o:gre~s,o, aU'opera. dell'umanità ». · Natur.ail:mente qui non abbiamo riassunto che le parti ,del co,lloquio che piil ci inteDessrur:10• dal nostro punto di vista. Ma tutto il colloquio è in _g,einere interessante; sp,eci,e se si iien ·cont,o -c'he Rolland r-ipubb[ica a tanti anni di di– stanza degli appunti ch'Bi scrisse su quel. coJ..loqiuio òon esattezza rigorosa :im1Ine.diata.-. mente ,dopo ·che ebbe las-ciato .il grande scrit- . tor,e. CATILINA B. OR.oc.m: Contributo alla critica di me stesso -·· (Polemica, Napoli' -- n. del 1. gennai~ '1924). E' la rr.i:p~•oduztonedi alcune parti di un ll– br,o di !Benedetto Gr,oree•, .deJ qual,e fmono pub– ,bHcate aJ)ip,ena c,ent~ cq,pi,e;ne,l 1918, ,e del· qua– le .es.iste una traduzione franci~-e, SìCla.rsamente diffusa .da no•i, della Revue _de Métaphisique . el ae Morale. E'· interessante pe:r noi rU,eva:re al•curni ,ce·:nni sulla rposiz.ione d~l . ipiù grande fillo,so,f.o ita'li.ano vi v,ente di •f: ronte alla p,olitii.ca. ~,g,li ci na:r-ria in que, s.to inte:riessantissimo schizzo autobiogJ- 1 atic,o, 1 di av•er passato l'infan-. zia nehl'ambtente retr,o,grado della sua fa.mi- ' gJi:a, Il nonno, alto magtistrato idev,oto ai 1 Bor– boni; .il padr.e se,guen:te cc },a massima tradiz.i,o- · naJe deJtl.,eonesta -gente di ·Napo,li: che· i g,a– lantuomini .debbono bad)ar.e. alla. PlfOP[I'iafamd.- 1g,lia ,e alle 1p1:r:opri-e fa,ocoo,de, tenendosi lungi ·dagli im1briogli id,~lla p·olitiica ». In bo,c-ca dei . . . suoi i,l Cro•c,eco.gHev,a elogi de-i Borboni e solo . ; co di rado ud.iva parla:t•,e degli uomini del Risor– gimento e con tono ,di riserbo e d1 diffidenza,. e talvolta c,li. satira. Un g -0$uita, c onfiessor,e di . I sua madre, le sug1gerì di fa.rg.li le,g,gere i ro- manzi di pad:re Bresciani, che ··gli i,spira:rono cc una tenera. iamrnirazi,òne pei pittor,e,scihi zua– vi pontificii e una co-rrispondente avversione p,ei grigi pi,emontesi >>. L'influenza degli ·Spa– v,enta Berlrando e Silvio, non agì sul ·.fan- ' - . c,iuJlo, ·'Poichè del primo non as,coltò che qtiail- òh,e lez.i,one di .Iogi,ca formale ,e iet0l se.condo . ·_-ebbe scax~i ~. ap.po~ ti, data la freddezz,a ·c·olq,ua- 1e ,era accolto in ,c~a Cro1c,e. L'8.Jmbìi·entepo– ìiti:co dife.ttò al Oroc,e anc!he nel colle,gio~ co1- 11egi,o1catto:li<co,,c,0,n ieHentela airisto,cr.atiioa e bor.J)onizzante ,e con il neogueltism.o dei più 1-iberaùi degli in&eg1I1.anti,tutti .p:reti. FT:eqtuen– tando il ,co·rso Ji.ceale ,co 1 m,e esterno d,el1e scu-0- le di quel ,coUe.gi,o, cominciò a dubitar.e ·de1Ua .r.eti,gìone, ,che perse .p,oi. Persi i g•enito 1 ri ,e J'u– nica sor,eMa nèl telI'r-emoto di Casamtoci,ola dtel 1883, ,il Or•ooe fu .accolto -d.a Silvio Spaventa, che se ne fec,e iJ. tutorre. In Roma, in UJP.a c~a_ fr-equentat:issima da uomini .p.oliti,oi, ed ani– mata da ,disi0ussioni continue di poU.ticia., di drritto,. di ,eoonomia, il Croce rimase rul!i,eno daHa ·politi•ca, un po' per l'ahb'attimento fisico I e m,oral,e nel qua.Le lo -aveva lasciato Ja tl"age- dia -do,m.esti1c-a,ma !3-nico.rapiù p,er l,e s-q.,ein– oLinazioni inteHettuali verso gli st-udii di erudizione· e ve~so la med:ttazione fiJ.osofiic.a. Le lezioni di filosofia ,mo/J'la1e -di Antonio La;bri,oJa, influiron,o su di 11ui:dal lato filosofioo, i viag– gi aH',estero furonò ,queUi di un ,e~dito e di un letterato, ,e la v,olitica del p,a.ese gtli 8-!PìP•a– ir'.ivà ,come uno sp•e~taic~lo -aì qrual.e non si pro– poneva 'idd pa:rteciprure cqn_ tl',azJ0tnee ·8JlJaqua– l1e P'arteci,pav8: poic,hi-ssimo, e èo,l sentimento e ool .giudizio. Un oerto inter,essarnento J,o muo– vt1va la questione so:ciale, ma anch'essa come p([' 1 ~1b1lema ·as,trattamente morale. F'u nell'84)!ril,e del '95, ,ohe ii} Croc,e,- rioevuto il primo sagglio S'U!l !Mate.ri.avsmo: sto(['i-C,o· di Anrton10 La,b.ri.o~a,. qJUel1o,sul Manifesto ·dei ComuniSti lo lesse e . . ' ril~~e, preso, .da un. f,orte inter,esse per quei pensi,eri -e pi~oblemi. Abbandonati .gli studi dt ,erudizi,ohe, si· ·dette con ar,d,o,re .aJ;lo studio del– la Eiconomia, r,eIÌd,endos,8f.r1e ben :pir,esto padro– ne. ,La .lettÙTa :die 1 Ue rr-iviste ,e- gtiornaJ.i sociali– sti te.deschi é italiani lo entusiasmarono, e gli parve di ,cc T,espirarie ·f,ed,e ,e s1pieI'lanza. -alla vi- _sto.n~ e.Lella· palingenesi ,detl g.einere umano, ire– den to dal lavoro e nel lavoro ». Ma il fuoco • fu br, e.ve. La ,c! fiti.ca de·l marx-ismo, ·che g,enerò il volume. Materialismo storico éd economia politica, 1Jjo _ allontapò da>l sooia1ismo, ed ,egtll ·ritornò. ad ,e-sser,e il topo di biblioteca, ed il
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