Pensiero e Volontà - anno I - n. 8 - 15 aprile 1924
' . ee.se _ha di mira ella gran temp,o d_i.'riunir.e il ferro de1l1:~Alszta Lore~a -al carbon f,o_ssHedella Ruhr sotto. forma- di un_ ig.ran trust che le- da– rebbe il. mò-DoipO!li-o assolutq-_ s~l continente. · · Il caP.italismo tede$:C,o,aveva già. oominciato a neg~Òziar.e col franoese .a· tal,e sçopo ; e-,. l'ac- cordo si sarebbe fatto•; po'ichè la grossa indu– stria ger,manica si sareibhe · infischiata dello interésse .igenerale se .vi· .a'Vesse trovatp· il· sùo tornaco:q.to . Ma i'industria ingl,ese deil · carbon~ ,f1eoesp•ei·are· a quella tedesca dei benefiici mag-' . giID:ti;ed allor.a quef.~a di.v_entò di botto ·intr~n– sig,ente 13 la. stam,p.a di St.innes imboccò furio– samente la -tromba nazionalista ,dell'odio con- . tro. ·To ~traniero. , ~ Quando, poi la resistenza passi~a fu d~vuta , , . ( abbandonare~· dopo che aveva c 1ostato sacri- fici inaùditi al popolo tedesco, lo Stinnes si mis,e a trattare ver' suo conto c-01 caPitaljsm,o; francese 1 ed arrivò fino a chi,e.dere che le trup1pe fra~cési di occUJ)azi·one imponessero per f.otrza .ai la~oratori tedeschi le dieci ,oré di' l~vo~'o. In sòstahz,!:}, non vi- sono migliori ·a.1- leati dell'im_perialism,o- franc,ese degli indu– str.iaili ,e .dei proprietari tèrrieri della Gerrn.a- :nia. Fiu~ono- questi che si ·opposero sempre con·tutti i mezzi alla stabHizz;azione ·-del ·mrarco, che avrehbe .imp,e-dito- loro di scari,care sulle spatlle dei lavoratori il fardello deHe r.i:paTa- ·-zi-oni di guerra. .. -Naturalmente·- questa avidità · _del cap-itali– smo industriale e terriero ,de1la Germania ha -il suo riscontro in' ·altrettanta .avidità dJe1 ca– pitalismo. imperialista ·francès-e.- Delle' s-o,~me 'formidabili (11400 mili-oni di marchi oro) pa-· gate dalla· Germania alla· Francia, solo mna .parte minima è istata i'm-ptegata a riiC0 1 strtl.i:re lPt terre :devastate (2800 milioni); il più è ~ndato -nelle t.asche d'una picieola minoranza di privi- . l 1 egiati -e_per _I.e_ spes-e 1nilitari. deJl'occ-upaz,ione. In Ger:rp,ani:a c-ome in .Francia è sempire la classe_ ave.raia che softfre e si dilania a pro– fitto-- delle classi diri,genti dei due P~esi; men:. tr,e il capitaMsmo di t:utti i :paesi bellig.eranti accumU/la sempre pil! 1 benefici d'unà g.u8~ra cl:te non cessa anc_o~a ed ha caJUbi1;3,t.. 0 solo di forma. '· ROMAIN RoLLAND : Paroie di Renan a un adoJeseel\te. - (Europe, Parigi - -n.{. 15 del ·15 marzo 1924). 11 noto scrittore pacifista 'Holland fa -un racconto assai interessante d'u~.a visita a Re– . nan nel 1886, qru.a,ndo,,eg,li ena anc~ra gicA·a- - ~etto e studente aHa ScuoJa Normale Supe– riore di Parigi. • I' . I. · Renàn era allora già mÒ1t9 vecchio, ma a'c- 6olse il g.tovane RoUand · con molta aff ettuo-: sità: si àiprì ,cori Jui, idk·eTI;dOi$Ù-i a-esue id,ee ~ Je sue 1sip-e!l'anZe, rispCYI1d_enJd 1 0 ai dubbi -e domande e dando ·con~igli. AlGune aff.ermaztont oggi, a ,co,si grande·- distanza . tii . temp,o, hap.no un sa– p0re (lltaJSi pxoo-eiti-co. · · iI,o graI:1,·fede nell'umanità (,di.sse fra l'altro ll v-ecchi,o,filosof-o'), ma -sono inqu;ieto per l'~v– venire della Francia. · I capi naturali del po– po1o. s,on fuori del movimento geTueralé € la chi€sa· - non gli inse~-:n.a più. rnulla. Il. p-o-P-òlò non ha l'intelligenza de-i niù colti, ma 'in cam- , I ,r:- . bi.o ha l'istin.f;o• della rçtzza; è bravo,_ h:~ del co~aggiò, e se· ,la ~aricanza .d.,ewla stYetta di'.s1ci- plina cattoil:ica di un tempo sembra.. ·causa_ di disordine-, questo è apparente, ,e !I1on:i;ea;le. Del re.sto s-e ii nostPo popolo divenisse· vile e de– bole, bisognerebbe _,augurarsi che: _p,opoli . pit1; b.r.àvi ·.e jorti lo trascinino. · Avviene sempre. .cosi. A proposito del progresso, Reman no,ri av,e– va fretta, 14a ,ena ,_ottimista. Abbiamo per noi . · r{p.finito :del -tempo, tdfoeva; il carro del pro– gress9 .ormai v{;l,su de1lle rot~ie_ ,e_ ifi'1a ,a tutto vapor,e. Ma c'è tanfo da iar,e! Anzitutto lo . sfruttamento. de.Ila terrà. Vi sa:nebhe terra suf • \• . ficiente per tu_tti gii ,uomini -e_braoc.ia p.er tutta la terra. Eppure · migliaia d'i uQmtni muoi,ono di fam-e, :e migliaia di ohHom,etri quadrati .sono· deserti.... Sì, la terra intera I sfruttata in ca.muri.e e•d.unita: •Si a~;iverà a questo, c-ertamente. Pur.e v'è da teniere che se si dov,esse ~ar subito ciò, S-8iil'ebhe necessario , e •s'imporrebbe UlI1 ttra,nno. E questo non· è da _angurarsi, perchè la Ubertà è -1' essenza d'el u-1·ogr.e1sso. , Non 'bisog11p, soorag1giars'i, .p,erch~ si traverM sano duri mom,enti. Il progresso ·è sicuro; t~ p,er convinc,ersene pastà guardare ·_ciòche era~ ,, '{amo ~n secolo~ due ·O tr~ indtetro. Vi sono e vi saranno, certo, dei mo·m,enti d'arresto o di · r,egresso, e allora 1Sem.bra ché tutto .ciò ~be amiamo ·sia· di-st_rutto-.Ma non •vi i}}:quiétat~ tropPp_. Il c,_anrmino cfelVurrianità è una via .rti rnontagna: _ 1 essa saile a ·zig-zag; ha dei ·gomiti, deUe -~jscese, -d,ei ritorni. Si -direb.be , in certi tnom.enti, ~he si. v:olta:q. ·Le spalle, 'aHo scopo. 1\ia 11onost~te si av.anza sempre· e ci si a":vi- cina alla cima. . . . - Dei- cristianesimo Ren-an dtcevg,. a Rollànd che ,l'influenza morale · -eri· ecoellrente ma - . ' qu~lla inteilettuale d~tesfa~,rbile; ièd irisf~t,evi .- Bpecialmente su questa. Il '._cri-stianesimo è ,catai,o · un, tormento terribile . p,er lo spirito tt.m.ano. ~' lui ~he ha ,fatta lai notte del medio– evo, in cui l'umanità,,· oorse rischio di perire, i ; ') \ ,
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