Pensiero e Volontà - anno I - n. 8 - 15 aprile 1924
PENSIEHO· E VOLONTA 13 , - 11 prevalere delle terre incolte si spiega con ld condizioni naturali delle ·ua1w~ie. Anoher.pèr . ~se,· come per· la ,Sicilia, nOll'.l. si può parlare dell'antica• fertilità oar_a ai retori _faciloni. · Le uniche industrie di una certa importanz-~ sviluppatesi in Oalahria n~ témpi antichi fu– rono quelle delle carllli di maia~e, della _la-nae · dei formag,gi. 9otrone e Reggio raggiunsero in antico una importan.z,a notevoile, m.~ non agd– cola, nè m3!Ilifattu.ri.era, hensi commerciale. L,81 struttm:a e qualità del terr1eno e le· con– dizioni igriche (pioggia mm. 536 a Reggio) li– .mitano la "fertilità della Calaibria, insieme al pessimo regime delle ~que. L,'azione delle· acque è rovinosa; poichè i torrenti ca1wbresi n~lle parti _al-te hanno, una ~forte: pendenz,a mediai, chle s·upera il 10· pèr cento, ·~ nelle par_– tL'ba.sse oooril"'ono in valli con fondo piano mol– to amp,io,· in .cui .i hr,ervi e pooipitosi ,corsi di' oo_qua_· aeçumulano f loro ~ep ositi a lluvionali, in coni cosi imponenti da pe~ette.re perfino, quando il terreno si ,è assodato, -il ·pa.ssaiggio dei .treni in gaJ.leria ..-Inoltre. le· ten·e in pendio p,erdono gradatamente, so~t9' l;azione erosiva delle acque, la fertilità e vanno distrutti i se– minati. Nelle pianure e nellE}vaJli sott~stanti' alle ~ndici i torrenti e, le :fium.aN~ strarip®O, · danneggiari:do stradie1, rovina,ndo ponti e ool– ture, stagn ando in pan tani e paludi che div,en- tano oontri malarige.ni. · _ _ Ai danni na.turali s·i ·a.g,giunge la ·be.stialità · deU'uomo: il disboscameintà i oui danni sono enormi. Nella solJ:iipr-ovinoia di Cosenz,a, nel 1903, si ,e,blbero,a ,quanto informa l'Ispettora.– to fore~tale, 156 frané peir una ,eistensione• di 1940 ettari, coo. circ,a un milione di danni. Il regime delle acque, col ,quale, è stretta– m,ente ·Legato quello del rimboschJmento, è in diretto ,rapporto oon la malaria, che ,è una delle maggiori piaghe -della Calaibiria. La po– polazione re,Slidente in zona mala,rica è di circa 427,9.47,-distrilbiuita in 89 Comuni, su una po•- polazione t-otale di 1,370,208. · _ La per:oentuale della mortaJìtà per ma latTia e _cacheP.siapalustre- raggiunse, nel 1907.il 36,8 su cento mila ab!Ìtanij. Lia malaria determina la distribuzione della· popola,zione cala;brese, di~ striibuzione ohe ha notevolissima iper:cussione sulla. vita agricola della riegtione, come ablbù.amo visto per·la Sicilia. Dei 413 Comuni delle Ca- . labri, quantunque da qua1ohe anno vi. sia Ìa tendenza, per le migliorate còndiziO!lll, ·a dii– scendere dalle alture verso iT litorale, 83 sono oltre i 500 ru. sul m-are, 11 oltre i 900. Su 1000 abitan~ 265.5 viV'Ono· fra i 500 e .i 1000 m. sul IlJ.&re; 0.5 oltre i 1000 m. E~cettu'ato R~gio· e Catanza.ro, non w. sono, centri supe.riori a 20 j_ \ . ' mila abitanti. Nonostante la scarsa importanz,a deUe ag,glomer:azioni ur:bahe, la popolazione me– dia di cias,cun ,centro ,è superiore alla medi~ del ~p_o •. La deficiente_ viaihiijtà accresce i d~i di ,questa ·,cattiva distr~bu.z,ione della popola– zione, ohe è una caa-atteristica delle regioni po- · \ . ... . v,ere:. . . ~ C4e cosa è s.tat<;> fatto, per ,qu~sta disgraziata reg!ione'? Nel oa.mpo idraulico qualche. rioorca di acque subalvee, in provincia di Re.ggio. Ma di .ben altro1nece.sisitèrebbero 1e C.aJ.ahrie ! E. si ohe _oltre. al· beneficio ·che·Ì'~g~~oltura avr~bhe da un re,g~lare regci.m-e delle acque, si potrebbe or.eare la vita industrial,e che ora1 ma:r;i.cacom– pletam.ente. Sooond9 i calcoli dell 'Omod,eo le aoque deHe CaJ.ahrie, potrebbero dare 110-113 0avalli di· fO!rz,a.. I serbatoi artificiali perm.ette– rE3!bibero « la ,creazione di ing,enti fo1rz.e,le, più ·grand!i che si possano avere nel ò,acino -d•el Me– diterraneo, destinate a far sorge•re un magnifi- co e potente centro industriale in riv.a al mare, affac_ciatà all'oriente,, da -cJU!Ì si potrà partire ~ila 'Conquista di un .vasto dominio ooonomico ' N,ecess9.iriesarebbero anche· le bonifiche, ma l'"unìca :compiuta risale ·al 1816. Lo •Stato che cosa fa? Ce -lo dice il profess<;>r Oiasca nel suoi ottimo, .liblrosulle tB(fre.incolte: ,((Col d-0creto 7 feblÒTaio 1919 alla. Gal.albria erano stati assegnati : .S5 milioni per mig liora– ~nti e siste,mazione di ponti "O strad.ei na,zlio– ·nali ; 20 milioni p-er le strade comunali obbliga– torie già inizi_ate e da ultimare e ·sistemare; e· 10 milioni per i lav<;>lri. di consolidamento di frane minaooianti gli abitati. Passa ·un ainno. I 1~voc.inon 1sonostati· neppure iniziati. ,GLi uffici ~l1e ,dovrebbero a.ggiornare i pro.getti già. re.– datti, p:rep9.ira;re i nuovi ,e $Opraintendere alla esoouziione delle opere; sono mantenuti deserti di persorì.~le. E intanto i fondi già concessi vengono portati via a poco a, poco, ma corr per– s.i,st.enz a e .con· tenacia,. •Con decreto 11 dioo:m– re 1919, n. 2503 furono i.nfa,tti portati viai,.· da.I fondo conoossò per miglioramento è sjstem.a– zione di.ponti e strad,e,na,zionali, 5 milioni che furono devoluti a favore della linea ~aviga;hile di seconda cla.s·se Modiena~Bomporto-Bodeno– Po. Con altro d,ecreto 2~·f gennaio, 1920, n. 129, sono st•ati portati via -altri qu~ttro milioni. E anche qu~sti ,quattro milioni ~ono stati devoluti a va.n~aggiodi opere pubbliche aa: OO$tn1irsi n altre· regioni, ~ prevalentemente nelle regioni di Rorria,. in su ». . ~- - . . * * . -Dopo questa rapida scorsa alle ·co:f!dizioni a- gricole dell~ Calaibrie, esaminiamo hrevement,e qua.li sono gli aspetti della _questione sociale, la quale è anche in quella regione essenztlalmen~ rurale. ,La media degli add.etti alF a~rioolimra •
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