Pensiero e Volontà - anno I - n. 8 - 15 aprile 1924

' PE~SIERO E VOLONTÀ 1.f La democrazia cristiana pareva morta.. In.: vece attend.eV'a ,la sua ~a. Che fu. quella ~l .dopo gu~rra.· ) , Là o-risi post,.bellica spingierva la borgheiaia _Hoorale, -che aveva in :gran parte albbandonato l'anticJie.ricaJ.ismo·dominante. nèigli ultimi de~ ceooi del se.o. XIX, ·ad una valutazione, uti– litaria del .cattolicismo, inteso come ejlemento di ,conservazione .soctale. ) ne del !Lavoro cattolica, e. Filippo -Cri~polti oooolse le unanimi appl'.ovazioni della, stampa · cooservatrice quandio1. dichiarò: « Il Partito· Popolair 1 e Itahano è una, massa di manovra, che ·noi· spost,ere·mo, a .dJe§.trae a sinistra, a .seconda dell 'oppoirtunità ». Il Partito Popolare ave-va un programma, ohe oltreipas-sava la sua contingente funzione di massa di equili!b~io. E,ccone. · i punti prin- ·. Alcuni ·uomini, qua,si tutti deUa vE3!Cchia guar dia della · democrazia cristiana e dieill' azionie cattolica, approfittao:ono della palll"a del « lbol- - scevismo », per fondare il Pairtito -Popolare, che il 18 gennaio lanciava'il proprio_pròg,ram– ma: Il nuo:vo ·partito~·disponeva di :foirze_· ,sin- cipali: . ,1_. - Integrità de~a .famiglia. Difesa di · essa contro tutte te forme. di dissoluzione e di corrompimenfo. · 'I'u.teia della moralità pub:- . b1i•C:a. Assistenz,a •é . proite:zione. deJ.l'infanzia. B,icerca della paternit.à. dacaJ.i. e politiche. . . . Niel 1914, alla ,vigilia della guerrà., · le oirga– niz,z.aziooi economiche, oattoliooe conta v-a.no 103.326· aderenti; nel 1916 11 numoco. d~H _aderenti scendeva a 92. 998; nel 1920 gli or– ganiz,zati era.no 1.180.000 c1i cui .935.000 agri– coltori. Questa mas-sa, neille elezioni c1el 1919 dava oo;nto deputati popolari,: 1e, .. ,conseil"Vavale sue conqui~te parlat nentari nelle eleizioni del 1921. Qure,ste for.z,e sru-eiblberopassa.te nel par– tito soiciailista, ed il Partito Popola;re, mqua~ drandole,, ,svolse un~opera di. difesa preventi– va del regime borgh.ese e monaxchiéo. Il nuovo partito se-ppe armoiniz,zare Miglioli e la « De rtelI'U:1Il novaru.m », l'univie,rsalismo èattoilic.o ed il naizionaJ.ismo. Promise, la terra ai. cointa– dini e promise la riscossione_ deUe rendite ai · proprietari. Promi se una poilitica di pac~ ai democratiici e• feic.ie, .coro · alle: proteste naizionali -contro le delusioni dalmatiche e ooloniali del Congreis$o di Veirsa.il1es. Il mi- • metismo, ibolscevizzante gli aisicurò la .simpa– tia di larghe• mass·e :rruxaJ:i. Lia➔ pol_Yiioa neutrali– sta dei quotidiani del trust .•cattòl1co e la pà– rola del Papa contro· la « inutile -strage » :gli assicurarono la simpatia dei neutralisti,. men– tre. la ·parte 1 cipazione dell'on. Meda .ai mini– steri di .guerra · e · 1a propaganda ·1belligiera <l:ieivao:i Semeria. ,gli assicurarono la simp::l,tia· degli interventisti. Il ·Partito Popolare sfrut-· ta.v a, la vecchia politroa ,cJericaLe, qUJella d.ei compro;messri. eJjet~orali, delle leghe gìalle, delle . alleanze ,oon i protezionisti ·e · con i na- · zionalisti. · Da quella semola di opportunismo politico uscivan0 i promotori deJ.. Partito Po– polare. B-en lo capiva la .stampa conservatrice ohe, dal l« Giot'lnaJe d'Italia» all'« Idea Na1Zio– nale » ~ alla «Perseveranza», esultò pea- _la nascita di un partito ohe si prestava· a f81l" da contrappeso ai 'parrtiti estremi. « Il Tempo> parlò perfino di conti9aipporre alla.' Conf,edera– zione del LSlrorO sooialista, una Conledernzio- nco, 2. - Li:beirtà d 'insegnarnènto in ogni grado. Rirforma scolast~ca. L.otta contro l'a- · nalfabetismo. Educazion~ e .coltura popolar,e. Diffusione ·.po~oJa.re 4ell 'istruizione professio– nale. 3. -· Riconois:ciim,ento.giuridico. e litbe.:rt,~ dell'organizzazione, di ~la.sse, dell'unità sin– . dacale 1e_ra,pp~esentanz!l di ,classi, s-e:riza.esclru,– sione di parti, negli organi pubblici del la– voro, presso il Comune., la Provància, loi Stato. 4. - Legisla:zione ~oieiale, nazionale e in• ternaz.ionale,· ,che garantisca il ·pieno diritto · al lruvoro, e ne l'leg'Oili la durata, 1e me-roedi e l'igiene. S:viluppo d.el prolbivirato per i con– :fli:tti collet,tivi del la ✓oro indu.striaJe, ed agri– colo. Sviluppo della coope.ra~ ione. Assicura- _ zione per le· malattie, per la v.eochiaia, ,l'invaM lidità-e·la disoccupazd.one. In~emento e difesa della piccola propri·età, ruiraJe. e· costituzione ·· del « lbene di famiglia ». . . 5. -. Organizzazione di tutte le capacità produttive della nazione ,con l'utilizzazione dìelle :forz.è idroele,ttri0p.e ,e minerarie, con l'in– dustrializzaziòne dei servizi -geDi&rala. e locali. Sviluppo de.11 'agricoltura. Cokm.izzazione in- . terna, del latifondo e coltura estensiva .. Rego– lamento dei c-oo:si d '113.Cqua. B·oni:fica· é sistema– zione, d-eii. 'bacini mo~tani. Viaibilità ,agraria· Inc.I1em.ento della. ma;rina mercantile. Risolu– zion~ _nazionale del P!oiblem'a del MeziZog~or– no e di quello delle teri~ riconquistate e delle proviooie red.Jente. · ' · 6_. - Libertà e .autori.omià degli enti plbb– ·blici locali.- Riconoscrrp.entò · dielle . funzioni proprie del Comune., della Provineia e, della Regione, in relàizi00ie alle tradizioni della· N a-• . zione e alla ·necessità di sviluppo deUa vita locale. Riforma della :burocrazia. Largo de– centra.men:t,o amn;iinis~rativo, -.ottenuto anche a me.zzo della çolialboa:-aizione degli organismi industriali, agri~oli e conune1~iali, del c2pitale e del lavoro.

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