Pensiero e Volontà - anno I - n. 6 - 15 marzo 1924

2 \ PENSLE'R0 1 E VìOLONTA Non star1ein,01 qui a 1rifare .la ·cir:ìtica dlel sistr- stesso-, .incLipenid.,ente.mente -<ia.gli altri, a tutti ma parlamentare ,e di tutti i me-zzi ,escogitati , .i suoi -bi-sogni mate.r,i_ali e mo~ali. p.er ,ave.riedei- :cLeputati .che ,rap1presBntino ctav- Mç1 il.a ,co,sa :o.on è iPO•ssibile,e, s,e .fosse possì– vero, \la vo1ontà cLeg.lì ,e.lettorj_: crìtì-ca ch,e oopo bile, non saTieibhe d,esid 1 erabile p-erclhè s,i.gnifi– cinquanta· anni di ,pred.ì10azìone anrurclhi,ca:. è iin- ,che~ebbie la deig1radazii0ne deJl'•uniianità verso· la tine accetta.ta ,e r,iipetuta anc:he ida que1gli sc-rit- ~arbarte ,erla selva1g1geria. tori clhie Viù 1affett.~no dìspr 1 ezzzo die(Ll 1 e, nostre Sisog,na dunque . che çi:asouno, iJ?!dividuo o tdee. (V,edì pe,r ,ès,empio La ,Sçienza rpolitica gruppo~ mentire è de-ciisoa di1f,end1er,e la p,I"orpria del 1 s,en .. G3Jetano llVlos,ca). ' autonomia, la pro•p.ria - iliherrtà, co•IDpI'ienda i Ci limit,e-r:e-moad inv.itarie quei nostri gioiVan,i vincoli di iSolidari,età che lo _ leg~no, a tutta amici ad ·usare ma1gig10ir1e precisione di linguag-. quanta l'umanità ed 1 aibibia abbastanza svilup– gio, C'omvi,ntiche una volta svisoe:rate le fra~i pato ;il s,enso di simpatia ,e di arno(l'le verso i . ' essi stessi ne ve.diranno il v.uoto. ,suo:i simili per SaJJ;')•Eµ"tè impoirs-i volontariamente_ « Gov,erno di .po1po.lo, >> -no, ,pojchè quesito su.p- tutti quei sacrifizì.i necessari ad .una vita so– pornebbe ciò ohe .non si veritiJca mai, -ciioè l'u~ 1ciail.eche ass.icuri a ~utti i m.as :simi vantaggi nanimità d,e,lle volontà ,di tutti ,gl'individui eh~ pos,sibil.i in ogni d.ata oonti-ng;enza. costituiscono, il popolo-. Dunqllle ie.i:si accosterà d,i più alla verità di-, oendo : . « Gov,eirno d,eH,a mag.gioif:anza ct,el po- 1 • polo ». :Si prospetta -quindi di già un.a m1no- 1·anza ,che dovrà. ribellalI'si, ,o sottom,ettersi 1 aLla volom.tà ,altru.t. . i Ma non a.vvìen1emai •ch,e j de,1,egatì al potere. dalla -magig,ioranz-ad;el popolo ,sìie-notutti dello . stesso p:aner,e su tutte Jie ,questioni,· quindi bii sog'na. ancora II'tcor.rffi\e1al slstiem,a ctelt~ mag-. gtoranza ,e pe1rciò ,e.i avvi 1cin.er ,emlo 1 aTIJco,ra . un po' rulla verità dicendo: «. 1Gov,erno della mag 7 g,iox:·anza d1egJ.ieletti dalla maggioranza degli ,e.lettori ». 1 Il :dhie ìncoimdncia igià a sqmi.glia're f,ort,e aid U:n govierno dJ minoranza. , . E· .se .poi ·si considera il modo co'-m-e si fanno . ' . . l•e ,elezioni, èo 1 m1e isi ifo;r.mamo, i partiti politici· e,d i g,rupp.i pamtarrnen)ari ,e •corne si el&borano e si votano e si .ap;plicano :le 1e,gg.isi com 1 p(fe1!-– ·aie f8JciJ.mernte quello, che ~ igià _prov•~to,dall',e– sperjenza stori,ca ;univ,eir.sal,e .-ohe an,cn.e ne.Ha più diem,Olcratioa dietLed!e-moc:raz.i:e, _è s,empre una piie1collami,rto.ranz,a che domina, 1ed impope col– .la forza, .Ja sua volbn.tà ed i suo-i inte-r,essi. Hùnque chi VUto!lie 1 da VV1e1ro « il gòv,erno ai po-... poJ,o >) nel s,enso iche siascuno ,possa faJr val,eré 1a sua voJontà, le sue idee, i suod hisogni dev,ei far.e 1in modo ohe ne,s-s,u[lO•,. mà:ggao!I':anza, 0 ·mi– noranza 1 cn,è si.a, p,ois-sa,aominar,e sug!li ~Itri,·, Val,e a dire aiey-evolere J'abo~iZ:i,on.edel goiver--• no., ,cioè di qìU,alrunque.organrizzazione -coei:reit_i-r va e la S'U'a sostituz-ione e-olla 1Hbe1I'la. organiz-, ) I • ' zazione tra -quelli che hanno ìinteir:essi ,e_ s~opi} :comuni. , * * * I . E .ia -c,osa saTerboe :siernpH,cìss-imase c,iasieun . gruppi◊ o ciascun individuo I po'tesse isol~rsi e . ·vt'\fie:rie· dà se, a mo.do . s'Uo, provv,e 1 dendo; da se Jnnanzi tiutto, però bisogn.a T&i.d,ere i,m,possi– bile .l'impo-siz:iòne di. alcuni :suHa massa ·· per -m 1 e'z~o della foi:rza materiaJ,e che 1>101 s,i attinigie dalia stessa m·assa che so.~.fu'•~, l'i:mpòsizi-one. Ah0Jiam10 it g,endarme cioè 1 1'.uomo ar 1 mato al ~servizi,o dieil id1e.spota,1e in un moido o ne!ll'alwo si arriverà al ·lihero acc-o,rdo,.percnè senza aic– COO'do-, libero o :foi:rzato, non è possihBe viv,ere . . Berò anche il lìber,o .acc,o,rdo 1si farà sempre a. mag.gio:r vantag,gio di oh.i sarà ,m,eigilio. p:Fe– piarato inteUettualm,ente ,e te:cnicamente; e per– oiò /noi ira,oc-oimandiaino a.i. nostri ainici, a co~ . . . Joro che vo,gliono davv,ei:r.o .iJ bene idi tutti, lo· -- studìo · dei p,iù urgenti probl,errn1, ch·e domande– ranno una solruzione pratica il .gi-oirno stesso . - in -,cui il popolo avrà s•cosso i1l·.gi-01go che, ·10•op-- - .EiRiRIOO\MALATEISTA. · La r~ligione nella scu.ol.a 1·appresenta quella fntol.leranza> quel ris·bagno' scientifico, queUa etéron0mia inteÌlettuale e morale, che norn si può non .c.ondannare severamehte. E 'l'OOi dob– bia~àio e vogliamo c-acci,are,-'senza tregua, dalla scuola, tutto ,ciò c~e vi po1"ti ìrJ,toU'eranza, rista– gnò' scienbifico,, eter.ornornia; la. scuola è la ne– gazion't di ogni partito e, d\Ògni- setta, è -·nega– zioe d'ogni ·chie$_a -~ d'ògni dog.ma , P,erchè, lo abbiam-o detto, la· scuo?a è vita· dello spirito,,, ~ lo spirito vi è nella pienezza della sua Ubertà, nel p,rogresso infaticabile delle sue produz.ioni. La scuola è il tempio della ragione, che non _ammetbe altre leggi ·che quelle · della _&ua na– tur.a; e 1),i scrive d)a·sè~ essa stessa, giorno per g~, or.no ,_' il suo ,catechismo ». . GIOVANNI GE;NT.J?LE ~quando· non era mi!nistro). · , ,.

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