Pensiero e Volontà - anno I - n. 3 - 1 febbraio 1924

t . PEN.SIIDR10 E 'V,OLONTA " 7 ---:......-....-,----~--- , .m-ente il lavorò del eointadip.o, hisogneiretboo a– v,erlo provato; esser st_ati mietitori -sotto la ·· .·_, In conS;èguenza d.i qrq.esta vita aspra e- so– Danicola di luglio,_,quaudo il ,sole infuocatd1 dar- btria, 'il' contadino_ ha ùna psicologia ·che si dif– deg,già• sulla schiena C'.urva, quando la sè-te atr- :fie~enzia,in modo deciso da quella del lav_ota-: de la gola, ea_uando _laluce del .sole, impla,c,a1blH~ to_re. d~U~industri~. ~.i\:lludJamo al . contadino - - sul giaJ.lo ,delle sp~ghe~ ha rifle,ssi che acieeoa- · -elaissico, · :fi:gliq della terra, attaooato tena.ce – no .. _. E le rE,J?-i, stànhhe,-.s,emhra d-e'bhano sp,e.z,-· mènte 'alla gran maidx.è.cihe troppe' volte gli di-~ zarisi, e rocchio, 8!bbaiCinato, -10erca ilis,p-erata- venta matrigna. . ·mente un'ombra sulla -qual.e pote•rsi ripos•are•, e · Il contadino c~prende·dil esserie il più gr:an- l'air,s:wra-·terribile.arsura,!-· c~Cia invano nel- de sfruttato, sente sul1e1spaHe l'enorme cari-· - l'afa t1n istante-di rie-frigerioi. Qu'anti mie,tit~i,- co che è· condannato a portare, m~ ~on osa · fulmina,ti d·al s9le, si -son spenti 1sulle spigh-e - credere· alla possibilità dì liò~r-ars.i da. ·c~ò che maiture? · 19 opprimie. Si di.fende, ,è ve['o, nia la sua di:f.e.- Esser sta,te mondine-, ~l,e gambe immer~e sa non è che una se-rie, d'aistu.zrie,,grossolane, è nell'acqua limacciosa d-eilla,risaia,, piegate sot- di g 1rietti raggiri. -to la sferza del s,ole-e del.caporale, le mani pu-·· Il suo mondo non supera_ i confini_ d.el vil– re ri.mrnérse ·che rurtano -ed afferrano insetti ri- lag.gio che aihita ~ della terra che lav,ora. Al dÌ pugnanti .... Piegate, ine,sora,b,ilme~te pie,gate là di quei confini egli ,oonosce ben poco. Nolll -sopra quell'ac,qu.a che manda un le,z,zònaus-ean- legge, molte volte perr-chènon sa, ,qu~1sisempre ne._ ., -così p-eir.otto ore- al giorno e per sei gio:rni · p~rchè lo giudic,a, un inutil~} pèrdit1empoi; la sua la settimana. Poi, alla notte, dovo1 tQnta fatii- -còltura, tecnic'a. è fa~ta tutta di empiris~o: ca, ,esiser,e·ammucchiate · ~qtto il portic1a-toidi « così, lavora.va, mio n9'nno; così lavorava mio qualche ·-c.ascinale sperduto; uri po' di mrine- . padre·, così laioro i_o ». L,a s'u-a vita scorile fra il stra, ù:n po' di pane, poche manc,ia,te di paglia, campo, la ca.sa ., la. chiesa e l'ost~ra.a; un .ciir– una laeera coperta. E· la, f.eb: bre-che guarda ·la colo che non si spezza mai, un limitato1 ete!r– preda c_onoc,e,hi smisµrati ! Chi può ~iTe quan- no ritorno che gli oppr~-e- lo spirito e, gli' an– ta me,ss~, la fa1ce d~lla moite, mi,ete ogni an- ne.bibria il ceirvelloi. ·rn cima alle, sue• paure c'·è no nella folla grigia. delle mondine,? il fantàisn1a divino pronto a punir€ 'i peccati. E' Il vignaiuolo? Qu~le. alle.grezza! Pampini D.io ,c,h.e fa cader.e la.· pio,ggìa qu~ndo la terra, verdi e grappoli promettenti ... ; ma ch(può de- si:tihonda ,sotto il isole d'·~g;osto, chiede un'o~a scrivere la lotta irnpl.aca1bi1e che pe,r me,(:;i e d;i ri<sto:r,); -è Dio che manda la grandine ad ab-, mesi •è jmp-egnàta, fra la na,tura. os-tile che -insi- battere Je me,ssl a:bbondanti ,e mature. L-aJ>iog- . dia i grappoh ,cion oento insidiie .e, il vignaiuolo gia c.a91e ·come premiò deil timor di Dio e delle. che clif end.e tenacemente. ,ciò che., dovrà -essere preg hie,re, la grandine distrugge. ,come .e,àstigo ·n frutto deÙa sua fatic~? Ln primavera ci'è la dei peccati degli uomini. Perèio ìJ ·cootadino neb\bJa. e la -br'ina, in' ,estate. ,c'è la, pèrono,spera., si' pie.ga obbediente a ciò che. gli dicono esser l'o~d1s, la siccità ,e-'la..grandine; in autU:nno o'è la voJontà-dd. ·Dio, e ~i-ccò-me.'lalegge di Dio ha la t~ignuolà ,e, ·1a pioggia! Lort.t-aimpla,c.abdle,per- stabilito· che il mondo sia diviso in ricchi e• po– -chè ìn realtà sono due -fo!I'z,e·, due- vol10rntàche veri, ~gB ·trova giusta la sua .po.vetrtà e si ras- si a,ffront.ano per sopraffarsi e- vincere. E non· segna al s·uo·de,stino di srrutt,ato. · . · semp~e ia vittoria ,è a.eJt'uornOì. . · E' vero, nella vit.a sociale delle mfl,SSP> con- · , I letterati possono fare cl-ella poesia·, ma la "tadine vi· sono stati lampi di r~bellio-:ne-;sciope– v.ita del contadino· è ben aspra! Vita di: priva- ri, sommoBse, invasìonf di terre. Qualche· vol- · ta sulle. fol1e t. umcl.tuanti -è· s-v:entolata la bian– zioni p-erchè nesS\Ull altro la,vora.tore è · sobrio come il lavoratore dèHa terra. Pane, polenta e, diéra rossa e canti s·ovv.ersivi hanno aoc:ompa- . 1 , gnato la marcia aei éòrtei. minaooiosi.. Episodi, minestra; a cairne quand0t ,e,' è poic~~ un po · d'insalata mal -OOiidita O una salaoc.a fritta alla grandi episodi a,nchè, ma null'altro che episo- fi~ma sono il compana.tioo quotidiano. Vi so- - di. S,ul rosso della bandie-r9,., la Chieisa _Qatto- - licà ha sempfle 0 0':ettato. la sua. om;6tra e dopo il no dei 1noralisti ohe fanno il viso accigliato perc.hè la domenica le os:terie qn c,ampagna ri- lampo deHa rivolta è .sempre torna,ta,_la r'asse-:- suonano di oanti. Vorretbhero ·proibiz.iom e li- . gnazio)ne. · . .. mitazioni ,· art'lesti e condanne.· I moralisti non pens~o che quell'ebkez.z,a ,è Ì'unico svago del .contadino e quelì ~ ora d 'dhlio è tuttB! la festa .dapo una setmmana di fatica e di I sobrieta . • *** ·' ~ Qualche ottimista •dirà che la ,deseirizio~ da noi fatta 'della vitB, e~dena psicologia del con– tadin<:>ha iÌ dife,tto di esser di tinte troppo for-

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