Pensiero e Volontà - anno I - n. 3 - 1 febbraio 1924

. ' l'' 6 ,;, ------- -- ------ ---,---' -=-·-··-··---- ·- ----- ---------,----,----'"-''---:,..!-,---__::.'---~-.-_:__ Saranno dunque · tanti avvenimenti paissa,ti ,aenza insegnare, anche a noi, proprio1 nul~a? oppure ,essi non ha.uno fatto c.Ji•e confermaroi, puramente ,e &er:nplic-emente, nelle voo0bi~ oon– vinz,ioni, nelle vecchie posizioni meintaJi, neli ·v,ecchi staiti d'animo ? I Non .diciruno questo; al .contrario!... Nelle, ore del dolore, nelle ore dello iStra,zao, nelle ore huie e a_~gosciose della sconftt:t,a aiolhià.mofatto· anche noi il nostro e,same di ,eosci~nza, - e. · non inutilmente. Ma d9, .questa specie di lava– cro spirituale, la nostr1a fede anà,r,c.hica non è u– Sicita diminuita, bensì ira:vviivata .e pull'iµcata,.. Ancora e se.mprie noi sentiamo tu·tta i'i-DJgiusti– zia del regime capita:li,stico, ,e pensian10 che il· privilegio della propro~tà d,eibha dar luogo ad. una organizzazione della pròauz.ione e del 'con– sumo su .basi soicìalistiche, in mod.o 1•che la eoo– pe:razione mutua ,degli sfo1:zi .succeda allo. s:frut,- · ·tamento degli uni ·,siÙgli .altri, ed a tutt!i sia as– sicurata _una, éisisteuza degna di ,questo nome. Oggi più anoora di iieri sentiruno come la li– bertà, sia necessaria all'·uomo quanto l'aria peir re,spirare, e che,, il proigl'leisso socia.le , con1e il , perfezionam,ento individuale soino •in rapporto diretto con la som·ma di libert,à a.ssi,curata t<i 1mtti ed a. ,éiascuno. Jj.er ciò pensiamo che gli uomini ido•vl:rle:bhe~o, peir rispondere, al loro bi- · sogno di lìhertà, · sostituire all'orgaruz,Zaz,ione, politic,a odierna, a,iµtor_ita,ria, ,statale, ~ccen– trata .e b,a,sata ,sulla vio,Ie,nza, una organiz:z,a-· zione sociale :sempr:e più ìibe,rtaria, foinda.ta sul · cons.enso "\fo,lonta,rioreciprooo le ,su patti lib~ra– m,ente - co.jc 1 l usi, Ìn modo che niuno abbia dalla ,soc_ieirà ~l.fPotere ·~· i rnez,zi di hnp<?,rre pei' forz~ agli. altri !a propna, volontà. · L,à sto:r-~a. tra,gica da nof V 1 ]ssuta in questi· ul- , timi ann.i ci. ha: . . con:f.eJ' mato c:he il prohlen1a dcl pa.ne e, qùellq, della, libertà sono inscindibili; che non è;po~=·- ibò.le l'e manr.ip- azione· economie.a sotto ,quaJ$i€- .~ tir~:q.riide polit'ica, e ,che 1e li– b~rt~ poìitfr '..1,ò sono ~enipre aleatorie, troppo pAir2:1aH ,e P8'.r la mag:g1oranza illusor.ie ,: se, dm·à la .servitu -1~con,omica; _ed infine che la sogrre– ziont, · polijica ed eieonomici determina rn.il! e altre fornfe di schiavitt1 m,at.eriali e sr,,irituali in tll:tti gli' altri c~pi; ,culturale,, reli.gti~soi, $.co-– laistico, familiair'e, giudiziarjo: · ecc. Il pro1bl,e– ma soeri.a:Le biso,gna affronta.rlo ·ne.f1a sua oonì– ple,s.sitn.: e la lotta umana~~ non solo n~l fi:r;te 1 ma anche nei mez,zi., non de:v,e (òotto pena, di- con– durre al ·:uallimentò ed ai peg1giori -di~-a1s t .ri), a!b-· ban<;].onare .giammai le v:i1e d•e.Ua giust-iz,ia _e del~ · _ lfL li1b:ertà. ·, '" Q'Uesto dtce,va~Ò noi neigli anni preoedeinti 'la guerra, que,sto dicevano .fin dai t~mpi" della Prima Intern.azio, .aa.le coloro che-- cj hanno pre– :ceduto; e tutto oiò non abbia.mo al.cuna regio:.. n.e di rinnegare. og.gi , - e quindi 1~ ripe·tiamo oon la piena consapevolez,za d 'ei&S'0(l"ei suHa buo– , na strad.ai. · · « ,Come· la fronda che. flette la cima ' ,' - « pel transito deil v~to, e poi si leva « per ~la propria virtù che la, s:ubJima, ». no,i possfarno per un listante-, ·sotto la furia. del– la temip:esta SQOl.àle, subire: la lègge de1lpiù_ for– te cont,ro cui l'intima .cos<',ienza s.i bilbella, ri- · pi,egarie su noi ste·ssi .e. magari tac·ere. Ma non - appena un:a parola 'od un g:e1stoci è p.ossihile, dal labbro ,scati1riis.conp gli a,ceenti dell'antica· fe1~è ed il ibtra00i:o sii }e.va ad indicair,e· a;gli uomi– ni di buona volontà il _.c~aini;nino :med,e,simo I che per noi soegliern~o ne-lla.'or:m~i lontana, giovi- ' nezza,. LUIGI F~~BBEI. Satrehbe inteire,ssante fare. un raffr001to tì·a le descrizioni che. la ~ttèratura :fa ò~eJla vita e 9-ièl avoro d·e~ .eontadini e quello ,che questa, vi~ tfl( e _questo lavoro v,erMI}ente ,sono. Salvo rare ~,ectez,ioni dcvut-e, g, 1 lette ~a.ti -veristi ~ ad ~utori _d'i opB,re di caratt,ere sociale;, la Letteratura...' in 11 g•enerie· deserive. ilJavoro dei contadini come una :fatica giocond,a: la, soo:·ridente donz.ella ohe · ca.mmina, lungo gli onihrosi •sentieri èol fascio · d·',eriba odorosa,;· lo zappatore che r.ìtorna a,l lie- ' to c111solar·e fischiett.and-0i7111egiÌ'arpientte, il s,e,mi– .na.tore ;che con gesto laJ'lgo .spa-rg1e la semenz,aì'. nei solcµi, il miet.itore ,ehe, c-9~,nta, ll'ìm1rh~nsità· della piànura, il .suo ·canto! d '.a,mor.è,. ·E. poi il lbove 1)R7.i.~ 1 nte ,c:he. tra: ,sci.na ' l'llw.atro. l'asinièllo 'reicaJcitrante., la pecora ~he hela, 1e gallin,e ehei raz1zdla:fi'O.· ... 1 Il tuttò. o,va.ttato di ·801r,l)filt,à e. di ~ pài0e eon contorno di. polenta' d'oro e cla ~ine– stra fuman,t,e ! • Qruadri. di m.aniera, dipinti da ·._?l•anf-prq_fane, id·ea,ti àa ~enti 1 c1he, ~iudicanò _1'eistetica d,el 1~ voro e non la rp.ena;. . La r.ea.ltà. però ·,è moilto dive1rs~. peàrichè il la– Y~O, del. -~ntadino ·è: asp~or e fàt-ico•SO ,p,. peireh~ a· sua· vrita non _,è· ch9 una .e,~tena d·i µrh~aziÒni ,J• t t,• ' / . f' (;,rt ~ ,en 11. · · · · · . ' ' ' . . Osie.,mo dirre ehe per descrivere ciò che è real-··

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