Pensiero e Volontà - anno I - n. 2 - 15 gennaio 1924

2 PENSIERO· E VOLONTA tamente la conquist.a essoozà.ale, perchè essa è la consaocazione délla. dignità umana., ed è il mez.zo unico peir il ,qualei sJ. possono .e si deibbo– no ris&vere i probiruni sociali a vantaggio di tutti. Ma, la libertà è parola vuota se non ,è acoom pa,g,nata ,dalla poitooz.a, ,oioè dai Ill!OOizri. per esercitare lihe1 ~arnoo.te la propria attività. 'Lia massima « ohi è povero è schiavo »· resta · sempne vera, per quanto sia ~guaJ.mente Viel"a · l'altra massima che « chi ,è :Schiavo è o dirven– ta povero, e perde ;tutte le migliori caraitteirri.– stiche ,de,11 'essere umano ». I ibiisogni mate-riali, Le sodd±sfwàoni deUa vita viegetati'va 1sono bensì cos•e di ordine infe– riore €i m agarti di,spre,z.z-ahi1i, ma sono la ba1se necessaria di ogni vita superiore,· morale ed inte;J.lettiuale. JY.[,illemotivi ili natura diveTsa muovono l'uomo ,e_ determinano il ooirs.o d,~ta storia; ma... ba.sogna m.angiare. « Prima vù.rve– :rie ,e. poi fiilosofaoo ». . Un po' di tela, un po' di ,oJ:io e un po' di terre colorat,e son.o per il nostro senso 1e&t8tico , {ben m~sera cosa di fronte ad un quadro di ·Ra:f– faeJlo; ma senza ,quelle cose ma.teriali e. rela,– tivamentie senza valore. Rarfaieillo non a,vrebbe potuto rBalizza:re il suo soigno di hellei.Zz,a,. ., Io _.sospetto •che gl'« idealisti » sie.noi tutte, persone che, mangiano ogni g1io~no ed ha.nno sempre una rag!ionevole, Sil!Cflff.ezz,a d.i pote;r· mang ~a.re il giorno :siegu.ente; ed è naturaJe che, s.ia _-così, perlchè pe,r pot,er pensare, per poter' aisp1rar:e a. cose più ,eJ.,~vate. è indispe,nsa1hile un . oer!? minimo, sia pur 1 e bassaissimo, di 'beneS1S&re materiale. Vi sono stati e vi sono uomàni che si ·SOl!lO ,eleVia,ti ai più alti fa.stigi del sa,0rHicio e <lel martirio, 'uom,i:rii éhè· a.if: f.rontano. serr€01a– ment,e la, fame ,e la tortura .e, contci!nuano a lot– tare_ ~e:r la loro ide,a, •e~oica,m~nte, tra 1e piiù terrttb1h sof~er,enz.e; ma. sono ruomini che1 si sono sviluppati in condiz,ioni relativamiente :favore.voli -ed han poituto a0cumulare uina som– :11a. di .eneirgia_ la~ente che agi~ce poi quando 11 h1sogno lo _Tich1-ede_ Alm,eino q'liesta è la, re- gola g;e1nerale,.. · . Io f~eq~ento ~a luillgihi.e 1-µnghi a,nni orga– n~zz:az,10n1 operm,e,, gruppi rivoluz,ionari, so– cietà educatrv.e, · ed ho vtisto sempr1e, eh,.,,· ";' t .4-.• •• • , -. c:;,lplU a u1v1, 1 pt1.u z.ela.nti erano ,quelli, ohe isi trova- viano in m.e.no tr~sti oqndizìoru e ohe ,erano a.titratt,j, più che dal biiiSogno n~oprio dal d ·_ de . d' .t'~ , es1 ~.o. 1 ~oopeirar~ ad un'opera bUJOna et sentirsi nobrr1i_t~fo da ~ a.deaJe. ~ veri e m1aggaori mi– sarab1h, ·queJJ.1 che sei:mJbr.erehoo :ro nriù direitt _ t . ' . d' t r- a men '6 ,e,. pi u- .1mme 1a, amen te intiertessat!i ad un 1 0am bi amento di c<;>se, o .erano assenti· 0 vi raippresenta'V'ano una parte, J?aootlv-a. Ricordo r come ,era. difficile e sterile la propag'8lllda m certe plaghe· d'Italiia, trenta o ,quarant'amii ar sono ,quando i lavor~tori deti ,oamp,i A h~n.a parte degli operali di ,città ·vivevano in condizio– ni ve,rarnente ani.mal.esche, che V()["l'BIÌ. oredeoo de.finitivamente sorpassate," quantunq® oggi. non sarebbe, s,enza. ragione il ,t,emerne il ritoc– no. Come ho visto morvirne11:t~ popolari provo- · ca.ti dalla fame caJ.marsi d'·UJD. ,tratto ooU'aper– iJura di ,qua1che « eiUJCtna ,econom~ca » ,e la di- stribuzione di un po' di soldoni. _ Da tutto questo deduco che jnnanzi ttutto sta l 'ide,a che deve .,,antlmaire la -volontà, ma chft ai vogliono certe condizàoni percihè l'idea pos- sa nascere ,ed agire. · Qwindi resta ni,confermato jJ, nostro vecchio programma che proclama l 'indissolubilitàt del-· 1 ',ema.ncipazionei morale, pd.llitiicia ed eiconomàca, e la necesait,à di mettere, la massa in CIOID.dii– zioni materiali tali ohe pern1,ettano 1o s_viluppo d,eti biisogni ideali . . Lottare pe,r l 'emancipaza.one integ:ral,e;, ed aspettando .e pl'!aparando 11 giiorno in c,ui essa sarà possiba.le, strappare al governo ed ao. c·a– pita.1isti tutti ·queri migliorarnenti. politlliC!i. ed e.cqnomici, che possono migilioPare per noi le OO!Ililizioni d,eil.lalortta e<l aumentare il IlJUIDìéroi di 1coloro: ?he lottano òosoientemente,. E1 peirCiiò strapparli 1 con · mez,zi 'che, non implica1no il ri– conoscimento deig.1i oo'.'diini attuali e. preparino le v1iie dell'avvenire. - , · ,Propaga;r;e il s,emtimen.toi del d'avere· e, lo spi– rito di sacrirfi.zio: ma ricordarsi . che iie:'se1mpio è la mig:i.ore ~elle pr~pagande, ;e cl.e, mal si può pr:e.t,ende:oo dag11i, aJtri queiLI.o che, ri.Olll. si fa noi stessi. ERHICO ~fALATES'FA. Michele_ U:1Jatm1Un9, Til~ustr~ re ;prubbilica.no s pa– gnuolo aiudica cosi ia situazione del suo p,aese. UNA ~E:AZIONE DEGNA DEI IB\M'Pil T.RO (ifLO~ ·D1TICI. · ' ,,_ «. ~i ·Ve,de7!a ve0ire suil:a Spagna ia vera' ri'l:JO- l?Z'IJ01jle rxuntic,~trice, la· rivoluzione c4mile e libé- · 1,ale, _ viaile a d.;1,re rt{pubb.l'ic,ana.AUora il t~ set– te7r!-bre sco7:so,un generale vu.iv.eur, di Ùrva intelli– g~uzçi ml ~i sotto ,de_bVa media, d.Jivor,atoda aJmbi– zioni v,an~tose, ~a'f!,c,iò un Manifes~o che era uina suprrema ignomin~a per la p,(htq-ia. lvi si taceva ar.xJ!e_l·Lo _alla rpasswne ·domina:nte delia turba ìn– ·quisitoriale, GJll'iry,vutJa, cotesta stess,a pmssione ~,he n~l . q11:attor,dicesimosec1olo: produsse da n.oi il_ terr.ibvle Trri~unmVe. · CO'l1JiC allora si è f ,f;to i _ vita alla de,1.azione · così si è e' to m . n di P·ersecruzvone ,"de~l'inite'nigenz,~. \ . . un Penoàp. « Da allor:a, la v.uta !intima deo-1'". , F . .am.an0, la lilhertà è la ig.if \JJStiz,i1.,,, è 0 d\•~e.P'n8!19-UO · 1 e;ne fie:imo u 0 · d bi-· "lCl) n. i.i11 11 a u;n !I.Il· . ;· •. 1l. i o wiam_oso~or~aire cJie agni -iorn-o ieid pub~!~colpo~~rre insuiti i Più nobili sentfmenti ' eceilìi - e piu basse passvoni s · è . f ire eh~ n:,s.sru'(l,O qUi chiede ia ·lib:rtà. 1:i;:Jftl b~t~~t~ ! e» ~i alzano per invoeiaria ?J·eiu1ona su-

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