Pensiero e Volontà - anno I - n. 2 - 15 gennaio 1924

PENSI,E1RO E VOLONTA. ) I • 21 e questa, Cfl1iaindo saTà .rircronquistata dai.citta ddni, dovrà trovare' torme -di ,dif:esa meno fra– g.i-1 i ed incer.te. La sovrl8.Jlriti:t, detl popolo non po– trà sperare ,di r,ealizzarsi , so.lo -ne;Ue '"fol'l(Ilie p~a– mente esterio,ri •diel sistema -P!aTlam1entar-e. La cr'isi, in Ita. 1.ia caratteriz~ata dal fascismo~ B dn· tutti i p}aeSlieuropei, poi.. èhè tutta l'Euro~ , pFi è .rp:a,,lata-di H statalismo », il quale fa va– ci11llir.e il sisneroa ipar1rumentiwe. La demoova.– zia, inoltre, non ha trovato nel ·par1I.arn1ento· J e . ' fonmie ,àJella sua realizzazione. Dialla RiivolÙzio- , ) ne francese in poi la demo-cr:azia ha esistito- ed esi·st,e, com3 sp,e:r1anz.a;ooone realtÈ}, mai. N-e,JJ 'iepòc.am, oderllla la nostra vita è cosi va- 1 iia e coìnp1es~a oh~ Jo Stato è assolutarnente in– capace di'.abbr.aociare ,e dirigere, e che pu.ò soìo corrwrirr1er,e. 8e, an_ohe è possibiJ.e ammetter~ ~p,e racoentramento statale, -residuo deU'antico regime erediiitato diana Rivoluzione fr,an.cese,' . . . a1bbia rappr•esentato in p,as ~a.to unà neoossità ·~tori10a, ,oggi cos•tituisoe un punto .di arresto, un pe1ri_colodi reg~-esso, di decadienza. Quello nel qua.le :wviamo è appunto uno di que,i ff.l!O– rnenti ne.Ha storia in ~ui, seoondo il Pareito~ le forze sociali tr,oippo compresse ,dallo « statali– sn10 » han bisogno di spe.zza~e i vincoli d,egli ordmarnenti statadi, per -pot-er.e, nelìa 8ciol– tezza e nella libertà dleJ.le opere, riTuI10~:ar~i € . vrog:vedire. Conte, pregirudiziial1e ad ogni altro prr.oblem.a bisogna quindi -ris,o1v-e1~e il proiblem1a di ciò ehe lo Stato deve essere. E' -ad una. nuova conoe– z~one Cihe b}so,gna aririvare; Secondo l'A. l1asovranifà. popolax1e potra eser– ~it:àrsi, ,e le ,esigénz.e di Ubertà ,e di 'autonom.ia che sonp, nel pae,s~ ,esser soddisf.atte,. purchè lo ~ta.to sia· sempliee; e tla s()IVI"anità dlel popolo ~s- ere. diretta se sarà f.razioniata. Lo Sti:i.to ,d~v,e, anziibutto, ,esse:ff!: n~llq, sun, espressione v:1-;ihilP, ìo Stato ,gi·uridico, lo 1Staito di, tutti, ~erto a tutti, a nessuno inacces-sib.iJe., f•avor.evoJ. 1 e o con– t:r.ario. Pe:nchè lo Stato non sia l'argom,ento di tutti ·1 oontrasti, il aentr.o di tuMii1gli appetiti, di tut~ le aspirazioni, occoir-re che nessuna forza ,"1 gruppo, nessun interesse parti-colare possa attendere o sperar.e -di conquistare in esso •una posizione ,privti.legia.ta . Unfoamente -co~ì lo Stat.o pnò cessare di esser.e I.a causa ptincipale di pei:turbamento ,e~·onornico e soci,aJie. Questo punto è essenziale. La nulice del mal-0 -è qui. ~la non semb.m allo Zuccarini (di cuti, ci sia– tno sforzati dri riassun1P.re le id~e) che uno Stato come lui lo con.oop,isce non shi !Più unn Stato o ~no nel senso storico e corrente d~lla parola., o che uno s·ta to in quest'ultimo senso ~on le condiZJiionì ch'egli vi pone, ancihe ~~ ridotto ai minimi termini, sia imposf:iibiJ~ per-Ohè mancante dei 1car.dinii.clle unicamente ·p~eibber:o r.egg,e:rlo 1n ,ptedi? G. A..: Il "bo·rgo delle co1·nacchie,, socia• liste in Sassonia (La Rivoluzione Libe– / rale, Torino - Ii. 1-2 del 1°·gennaio 1924). La S3tss,onia è l'nnic.o degli Stati iedc·rali te.– d,escl:1i, in cui la maggior.anza s·ootalista piar]a– mentare si si~ aocresciuta anche in· tempi re– centi. L'A. ne ~,egue le vi,c1ende, enlIDl!e:rarndone },e crisi e .gli ffi"ror:i e sptegandone la. fine. Dal 9 ,dicembre 1920 era stato al poter-e il ga· biT.ietto Buck, di s-ocia1dem!~c.ratici g-0,v€rnantr con l'aippoggio d•ei demoo:ratitcl. Il ministro dei -oulti ~ (f•aicev.auna IPOlttiC!a scola,stica vìva- 1nente settaria.; queIJo degli interni aveva o,r– ganjzziata una p,oJiizi.aass-olutalnente fi:data per ì~ g'Ovarno. Per avere una .1dea dei sistemi socialis.tici di .gove,mo, basti dire che 'iil ministro dei culti, FJeissnP-r, ordinò una « ripulitura gcenerale del– le .pUJbbHche biblioteche » e o-rxiinò che i libr~ tendenziosi. dovesse?G• essere strappati e distrut– ti sotto la sor-veglianz.a dei maestri, durante gl.i 'intervalli conce·ssi dabl'orario scolastico. Fra. i libri .tendenziosi v'emno, flc,r;itti di Amdt, Fichte, Seume, Humboùidt, Stein, ecc., i consueti libri di ~trenne tedeschi e perfino duè lihri d.i me• . morie di gu1errn&.d'un social-,dem,ocratk,o. Da parte sua, il ministro d1e.U'interno Lipiinski 1a– vorò particolarmente c-on la. polizi,a; tutte le caba1e ,dello spionruggio co;rtigian.o del vecchio pJCcolo Stato tedesco ,eg1i• le ferc,e :rivivere in regime social-de~nocratico. Le ;elezioni ,d,el 1922 furono anoora .più f.avo– r.evoùi a,,i social·democr.aticf ed .ai ,comunisti; ~t -1che si delineò la possilbilità di un governo so– ci,al-comunista che, do.pio un po' di esitazione da parte dei socialisti, -divenne una realtà ,e si f.ormò con .programma estr ,ffillis.ta: M,a il nuo– vo governo) ·pur v,oliend,o :realizzare un po' dt :ditta.h:ura prÒl-eta-ri.a,,·rirnrase fedele ç1,lGoverno .. tedesco ed ia.l' ,conoetto ·deil'unità della patria. tedesoa: « Il lealismo _-iv.ersoH Reich del Gabi– netto social-comunista di ,DTesda, - nota l'A .. -- risaJta tanto più, _se lo si corufronta con l.t .dop,piezza e le riserve dtl 1gov-erno,reazionario bavare.se »~ ~ . La cr.eaz-i.one .del nuovo governo delle « cen-. turie rosse » (specie di armata proletaria) f..P– rono il punto ·del progr.arrnma :più rtgid'31:rne.nte attuato; ma è ciò ohe fece più ·str.illa_r-e i par· ticolaristi di 1Ionaco è dette il pret€sto di in-

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