Pègaso - anno V - n. 6 - giugno 1933

Considerazioni su John Dos Passos primavera e abbiamo or ora nuotato nella Marna lontano in qualche posto al di là delle pingui nuvole sull'orizzonte stanno martellando un tetto di zinco nella pioggia nella primavera dopo una nuotata nella Marna con quel martellamento a nord che fa rintronare i l pensiero della morte nelle nostre orecchie il vertiginoso pensiero della morte morde i l sangue primaverile che pulsa su pel collo abbronzato e g i ù nel ventre sotto la cintura stretta corre come cognac alle estremità dei miei piedi e nei lobi degli orecchi e nelle dita delle mani che carezzano l'ispido cranio tosato dita formicolanti timidamente tastano i limiti del duro cranio immortale sotto la carne una testa di morto uno scheletro siede cogli occhiali nel pergolato sotto le rade gocciole di pioggia lucente dentro la nuova uniforme k a k i dentro i l mio corpo di ventun anno che ha nuotato nella Marna in m u – tandine a strisce bianche e rosse a C h à l o n s nella primavera I l passo seguente mi richiama alla mente quel di D i n o C a m – pana : Come nell'ali rosse dei fanali Bianca e rossa nell'ombra del fanale C h e bianca e lieve e tremula salì. E non necessariamente perché anche qui si parla di Genova : Genova bruciava» l'antica città ducale? tutti i palazzi di marmo e le case quadrate di pietra e i campanili sulle colline avevano un muro in fiamme falò sotto la luna Genova i nostri occhi ardevano dalla luce della nave cisterna Genova che cercate l'ardore nel sangue sotto la luna per le vie notturne sui volti di ragazzi e di ragazze Genova occhi la domanda nei loro occhi per le cadenti corti di pietra sotto la luna di Genova su e g i ù per le scale precipitose in fiamme sotto la luna alla prossima svolta sul volto in pieno la 4 vampa del f a l ò sul mare Ora, se è concepibile una variazione di stili che s'adeguino al ritmo dell'anima dei personaggi, come in Joyce (e la trovata, del resto, è p i ù vecchia di Joyce : rimonta per lo meno a Chaucer, a volerci tener nei limiti della letteratura inglese), non mi pare a l – trettanto legittimo il deliberato impiego di stili diversi a scadenza fissa, come in Dos Passos, dove allo stile realistico delle sezioni narrative succedono, a regolari intervalli, lo stile dei newsreels e quello di camera eye, e infine le lasse whitmanesche dei ritratti in piedi di personaggi rappresentativi. L'impressione d'ibridismo che ne risulta non mi par giustificata da necessità artistica, se non forse da un eclettismo quasi meccanico che non è certo indizio d'alta po– tenza creativa. Sarebbe come dipingere in un quadro i l paesaggio con

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