Pègaso - anno V - n. 5 - maggio 1933

5 4 8 L . F, Benedetto Caffè Donney» trattenendosi mezz'ora- Si recò quindi al Gabinetto Letterario di Vieusseux e vi rimase fino all'ore due e mezzo. Nel trattenimento fatto ricevè due ambasciate dal suo domestico. Sortendo Beyle dal Gabinetto si p o r t ò alla solita casa di V i a de' Servi se– gnata di N . 6 4 0 1 e vi si trattenne fino all'ore cinque ed un quarto, sortendone col solito individuo che si crede i v i abitare al primo piano e di cui parlai dif– fusamente nel precedente rapporto. Si portarono a pranzare alla T r a t t o r i a V i – gna e v i rimasero fino all'ore sette ed un quarto. Passarono alla P i a z z a del Duomo, entrarono nel Caffè che resta sulla cantonata di V i a del Cocomero (l 'attuate Via Ricasoti) e, tornando poi all'istessa casa all'ore otto, ne partirono nuovamente insieme dopo le ore nove e furono smarriti dalla Chiesa di S. Miche– lino V i s - D o m i n i , confusi tra altre persone che si combinarono in quel punto. ( 2 7 novembre 1 8 3 2 ) . — È rimasto identificato i l Soggetto che ha avuto nei decorsi giorni lunghi abboccamenti col Sign. Beyle, Console Francese a C i – vitavecchia, nella persona dell'avvocato V i n c e n z o Salvagnoli, d ' E m p o l i , com¬ morante in questa città ed abitante in V i a de' Servi N . 6 4 0 1 , avendo studio i n V i a del Corso, accanto a casa Ricciardi, insieme al Dottore Pietro Parigi di Signa domiciliato a Firenze, y I l Sign. Beyle pertanto sortì la scorsa mattina all'ore nove e mezzo dal– l'albergo, p a s s e g g i ò lungo l'Arno, entrò successivamente nel Caffè Donney alle Colonne e si p o r t ò dopo all'Imperiale Palazzo Pitti, trattenendovisi due ore. Sortendo da quel Palazzo, si recò al Gabinetto Letterario di Vieusseux, ove rimase fino all'ore due e tre quarti, passando allora al Caffè di P i a z z a del D u o m o sulla cantonata di V i a del Cocomero. All'ore tre pomeridiane si p o r t ò in V i a de' Servi alla casa dell'avvocato Salvagnoli, ove intervenne quindi altro individuo non conosciuto che si trat- - tenne circa mezz'ora. " . . . Beyle sortì all'ore cinque in compagnia dell'avvocato Salvagnoli ed anda– rono a pranzare alla T r a t t o r i a Vigna. Sortendone all'ore sette, si recarono al solito Caffè in P i a z z a del Duomo e, dopo breve trattenimento, si restituirono alla casa di V i a de' Servi, dalla quale Beyle partì solo all'ore otto e tre quarti, ritornando all'albergo. Circa l'ore dieci si p o r t ò al T e a t r o della Pergola, andando al secondo or– dine e penetrando nel palchetto segnato di N . 1 8 spettante al Sign. Marchese T o r r i g i a n i . V i era in detto palchetto fra gli altri l'avvocato Salvagnoli e, ter– minato lo spettacolo, sortì quest'ultimo con Beyle che l i fece compagnia fino alla porta, andandosene allora detto Beyle all'albergo. Questa mattina è sortito i l medesimo dall'albergo all'ore nove e mezzo, andando subito al Caffè Donney, ove si è trattenuto poco tempo, andando dopo al Gabinetto Letterario di Vieusseux. All'ore dieci e mezzo il suo domestico è andato a trovarlo e, dopo averle parlato, se ne è partito, restando fermo Beyle nel Gabinetto. Decorsa una mezz'ora, il domestico è tornato in quello stabi– limento, ha parlato col padrone ed è r i s o r t i t ò . Beyle è pur sortito poco dopo ed a passo lesto si è incamminato al Ponte a S. T r i n i t à , ed arrivando al principio di V i a Maggio, stava i v i i l domestico con un calesse di V i a de' Fossi ov'era ca– ricato il baule. Beyle è montato sul calesse medesimo tirato da un cavallo e col domestico si è posto in cammino per la Porta Romana. I v i giunto ha incon– trato delle difficoltà nei portieri, che recusavano di lasciarlo sortire, allegando che i l passaporto non sembrava rivestito di tutte le regolarità, ma finalmente

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