Pègaso - anno V - n. 3 - marzo 1933

Gli Americani alla scoperta dell'Italia 3 0 3 n i con l ' I t a l i a , di cui l ' A u s t r i a si trova così i n possesso, deve dar sempre a quest'ultima u n gran peso i n tutte le trattative che si riferiscon agli Stati germanici, ed un vantaggio sopra la F r a n c i a , sopratutto quando questa non sia per avventura alleata del re di Sardegna » . L ' i m p o r t a n z a militare politica del T r e n t i n o non poteva essere esposta i n modo p i ù esatto di questo che dobbiamo ad un prete americano della fine del Settecento. C o n i l C a r r o l l incomincia uno dei motivi della polemi– ca fra protestanti e cattolici americani intorno a l l ' I t a l i a . I l motivo è offerto dalle lettere dell'Addison d a l l ' I t a l i a ( 1 7 0 0 ) nelle quali si additavano le condizioni deplorevoli dello Stato pontificio e se ne dava la colpa al governo del P a p a . M a i l C a r r o l l , con molta acutezza e giustezza, nota l'equivoco del¬ l ' A d d i s o n i l quale parla dell'Agro romano e dimentica che a l – tre regioni, delle p i ù fiorenti d'Italia, si trovano pure entro i l dominio temporale dei P a p i : « Q u a n d o si contemplano i dintorni di Bologna, e le masse d'abitanti della città stessa, le declamazioni degli scrit– tori inglesi (cioè Addison) sulle disgraziate condizioni degli S t a t i del P a p a e dell'agricoltura, appaiono altrettanto false quanto grossolane e noiose ». I sudditi del P a p a , almeno quelli del Bolognese, del F e r – rarese, della Romagna e d ' U r b i n o e delle Marche paiono al C a r r o l l infinitamente p i ù felici di quelli di P a r m a , di Mode– na e di molte altre parti d'Italia, per non dire poi di altre P r o – vincie della F r a n c i a e della Germania. Certamente, i l C a r r o l l ammette, i sudditi del P a p a hanno qualche svantaggio, cioè che i l loro sovrano è sempre d'età avanzata, e quindi non ha lo spirito necessario per attivare l'industria e accrescere la ric– chezza, ed anche l'altro svantaggio che i l sovrano dura poco a l potere e non p u ò avere i l tempo di condurre a perfezione i piani che ha ideato. Senza entrare nei particolari, sui quali si potrebbe trovar da discutere, è certo che le pessime condizioni dell'Agro roma– no, che gli scrittori protestanti per molto tempo attribuirono al malgoverno papale, non dipendevano da quello soltanto; tanto che per molti anni ancora durarono tali sotto i l gover– no italiano. Anche i l paragone caro ai protestanti e ad a l t r i viaggia– tori fra la misera R o m a del ' 7 0 0 e quella degli Imperatori ro-

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