Pègaso - anno V - n. 2 - febbraio 1933
L'Andreana 2 0 5 notte dell'avvenire, di cui nessuno ancora sa nulla, c'è quel ba– gliore metallico che illumina i discendenti: è l'incesto. — Ecco, voglio comprarlo. È una soddisfazione anche questa. — Voglio comprarlo anch'io. Dove si compra? — A Comacchio si troverà? -— Si troverà a Savignano? Nondo, chiama un'altra bot– tiglia! Uno prese nota del libro nel suo lercio taccuino pieno di numeri, poi lo mise sotto gli occhi della ragazza istruita do– mandando se andava bene scritto così. La ragazzaripresela lettura con un sorriso mefistofelico, e s'iniziò la partita. Alle quattro un pescivendolo buttò via le carte e s'alzò. — Dove vai? Cos'hai in tasca? Quello trasse fuori un gran cannocchiale, come se si trat– tasse d'una vecchia pistola. — In cima alla palizzata, a veder se vengono le mie barche. — Vigliacco, e tu devi fare i tuoi interessi e io niente? — Io ho un appuntamento col calafato, — si scusò il parone dell'Andreana riverendo l'altra Andreana. — Io debbo andare in fabbrica, — fece il comacchiese che, alzatosi, parve interminabile, eccelso, col senso quasi di regalità di quelli della sua razza detta « dell'estuario » che ir– ritava i rozzi colleghi. — Sapete che oggi si spediscono i primi zangolini in Bulgaria? —- In Bulgaria! — sogghignavano quegli invidiosi. — E chi ci crede? Non sarà « Bulgheria » sopra Cesena? Uscirono quasi in gruppo salutando appena con un cenno o un ammicchìo gli sposi, anzi la sposa, che ora si chiamava Za- vatti Andreana. Anche lo sposo avrebbe dovuto andare in fab– brica e poi alla riva e poi sedere come mediatore al mercato, ma oggi si faceva rappresentare come un sovrano. Chiese poi soddisfatto a un cameriere se l'automobile era sempre alla por– ta. Alla risposta affermativa il grand'uomo parve gonfiarsi: bene, ci restasse un'altri ora. Un'ora dopo l'automobile porta alla nuova dimora la nominata Zavatti Andreana. Ora la sposa continuava a perlustrare le stanze della sua nuova dimora, di sotto, di sopra, senza capirci nulla, ma sentendo, sì, questo sì, che un villinetto moderno è molto di– verso, più chiaro, più vuoto, della vecchia casa contorta e mal
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