Pègaso - anno V - n. 2 - febbraio 1933

venta matti, lo sai, come a saperriprendereun secchio caduto nel pozzo. — Un altro si rammaricava che la moglie gli avesse partorito, la settimana scorsa, una femmina, perché, — e si ri– volgeva poco galantemente all'Anita, — « una femmina è una cambiale » ; e Patisci si vantava come di cosa straordinaria di vo– ler bene a sua moglie, ma il suo vicino sollevò subito il dubbio che si trattasse d'un bene «attaccato con lo sputo»; discorsi senza nesso e senza gaiezza, come sempre, afindi tavola, quando si han le mani, anzi la lingua legata e non si può dir nulla di nuovo, cioè di divertente e d'osceno. I l più irritato da questa ti– rannia di nuovo genere li chiamò « discorsi che tolgono il sapore al pane » e chiese rabbiosamente un mazzo di carte, ché un ban– chetto nuziale deve pur semprefinirein zecchinetta. A questo punto Anita, l'estranea, aprì la sua gran bor– sa di pezza e ne trasse ostentatamente il libro da leggere, ciò che subito incuriosì i pescivendoli: venir col libro al pranzo nuziale parve a tutti una bella pensata. — Vedete la vostrafigliola?— indicò Bombi Ciro alla sposa. —• Col boccone in bocca, si mette a studiare. — Sarà la «Gerusalemme Liberata», — spiegò la madre con importanza e fece l'atto d'accarezzare i capelli della sua figliola che aveva già aperto il libro e leggeva. — No, — disse l'Anita senza alzar gli occhi dalla pagina. — È «Colei che non si deve amare». — Come? Che dice? Che libro è quello? Annoiata, la fanciulla, che ora par veda la vita in un altro modo e dei classici sia stucca e ristucca, alza il capo e spiega distrattamente, senza interesse. Dice che si tratta d'un romanzo e non d'un libro di scuola, dice che colei che non si deve amare, — chi non lo sa?, — è la sorella. — La sorella? Un romanzo? Ce lo faccia vedere, ce lo faccia vedere! — Boia d'un gagliott, la sorella? I l libro fa il giro dei pescivendoli, passando per le mani di tutti, che lo soppesano, lofiutano,lo rivoltano, e tutti sen– tono che dev'esserci dentro qualcosa di molto strano, di molto moderno, e pur meravigliati essi stessi d'ammettere questo senso nuovo, questa curiosa attrazione d'un libro, ché a nes– suno di loro è mai saltato in mente di leggere un libro. Sen– tono, con quel libro in mano, che il mondo è cambiato, che si va verso tutte le stravaganze e le porcherie, che nella bestiale

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