Pègaso - anno V - n. 2 - febbraio 1933

L'Andreana 2 0 1 Su la soglia della conserva, quasi a vietargli il passo, Nondo guardava aduggiato il bel marinaio, la scollatura, il « lutto di Cavour », e alzava le spalle. — Perché vuoi che legga i giornali? — C'è che uno scienziato ha scoperto che si può regolare elettricamente la circolazione dei pesci, — disse Fortunato con importanza eripetevala lezioncina : — « come si fa per la cir– colazione dei veicoli nelle strade delle grandi città ». Nondo ascoltava di mala voglia quasi temesse che quel ragazzo, famoso « vagabondo di cartello », volesse incantare o prendere in giro, e poi questa apparizione non riusciva gra– dita al pescivendolo che non aveva bisogno degli stimoli dello scansafatiche per sentirsi audace e moderno e credeva co– me forse nessuno in paese ai miracoli dell'elettricità: non però alla corrente che voleva ora dirigere o disciplinare le migrazioni dei pesci dalle strettoie deifiumie dei torrentifinoal libero mare, se non era una grossa panzana. Ecco, e invece il giovanotto credeva che non si sarebbe più avuto lo spreco di tanti milioni di pesci che vanno a morire stupidamente.... come? dove? ma nei canali industriali, ma sotto le pale dei mulini, nelle tubazioni delle turbine: ma era disposto a cambiare argomento come se la cosa, dopo tutto, lo interessasse mediocremente benché dicesse « noi pescivendoli ». — La mamma mia potete sposarla quando volete, — ac– cordò poi nell'atto che traeva in disparte il brav'uomo, — la mamma mia prendetela pure, la mamma mia è a vostra dispo– sizione, — e pareva volesse offrire la mamma sua al miglior offerente e sorrideva in un modo strano, crudo, moderno, acci– vettando e facendo l'occhietto : — Se proprio vi piace, Nondo, mia madre.... Ma un'occhiataccia losca di Nondo dice ben chiaro che ormai tutto è fatto e ottenuto e concesso e non c'è bisogno più di ruffiani. v

RkJQdWJsaXNoZXIy