Pègaso - anno V - n. 2 - febbraio 1933

« Utinam » e la Riforma della Scuola 1 8 5 confondono la Scuola Media, dico le esigenze della Scuola Me– dia, con quelle dell'Università. « La lingua latina non è più logica delle altre », si è affermato con sussiego: il che non igno– ro, ma io ho detto e dico che studiare il latino giova anche a capir meglio il processo sintattico dell'italiano, e non credo, che, storicamente, si possa dimostrare il contrario. Non ho detto che l'analisi logica èfinea se stessa e non ho neppur detto che la memoria èfinea se stessa. Chi mi ha attri– buito quelle storture ha per amor di polemica riferito male e volto in altro senso le mie parole. Ho detto semplicemente che « anche la memoria è educatrice dello spirito », e che è medio– cre intenditore di poesia chi non ha memoria, com'è medio– cre intenditore di quadri chi non ha memoria. E potrei dimo– strarlo prendendo ad esempio un professore che meni vanto di sensibilità stilistica. Costuiriconosceràlo stile di un autore così a lume di naso o per virtù rabdomanrica, o perché ha letto quell'autore? Chi afferma che lo studio del latino e del greco nelle scuo– le dovrebbe insegnare ai giovani che « il mondo in cui vivia– mo è storicamente condizionato, e deriva geneticamente da un altro mondo, l'antico », ha letto ciò che professori tedeschi in antiche e recenti discussioni sul ginnasio umanistico hanno scritto sull'insegnamento delle lingue classiche, e però, per quel suo paradosso e per altri ancora, corre ilrischiodi confondere la Riforma Gentile con la Riforma Richert delle scuole di Prussia, secondo la quale, da sette anni in qua, in Prussia i clas– sici sono studiati soltanto dal punto di vista del contenuto e, quel che è peggio, del contenuto che interessi particolarmente il genere della scuola. Sarebbe come dire che Goethe nel Gym- nasium è studiato per i suoi rapporti coll'antichità, nel Real- gymnasium invece per i suoi rapporti con i poeti stranieri (Goethe e Shakespeare), efinalmentenelle Oberrealschule come intenditore di scienze naturali. In altri termini, dovrem– mo studiar Virgilio nel ginnasio classico perché scrittore del– l'Eneide, nel Liceo Scientifico per i suoi rapporti con la poesia moderna, efinalmentenelle Scuole tecniche e professionali per– ché scrittore delle Georgiche. Ebbene, a chi è di quest'avviso dirò che, per buona fortuna della Scuola italiana, la Riforma Gentile non è di questo avviso. Io prego, dunque, gli avversari di Utinam di tener conto di una logica delle parole e dei fatti senza la quale non è possi-

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