Pègaso - anno V - n. 2 - febbraio 1933

Campeggiando in Bretagna 167 È bassa marea e i n t o r n o i l lido gigantesco appare t u t t o scoperto, enorme cóltrice d i sabbia umida e monda che da ogni parte, spazia a cavalloni, verso i l mare, come i l principio d i un deserto: p o i d i là è i l mare grigio ed azzurro, senza vele, sconfinato, e la costa normanna, i n fondo. Sulla distesa del l i d o qualche p u n t o si muove : è u n uomo che passeggia sper– d u t o come u n moscerino n e l l ' i mm e n s i t à soffice e desolata. M a tra poco la marea si leverà, le acque correranno a rioccupare i l loro posto e i n poco men d'un'ora Saint Michel sarà d i nuo– vo t u t t a circondata, come un'isola, tranne dalla parte della diga. Quantunque v i sieno giorni, spiega la Guida, che i l mare ricopre anche la diga, ed allora questa bellissima Tebaide ma– rina viene interamente circondata dalle acque. È i l giorno se– condo dopo luna nuova. I n conclusione t u t t a questa folla che r i t r o v a v o fitta ed avida i n qualunque p u n t o della Bretagna alla lunga m i te– diava. Dappertutto sulle sue coste l'ossessione turistica m i par– ve esplodere come una febbre, u n delirio. So che anche scritto– ri bretoni ne hanno mosso lamento. I l turismo francese ha preso p i ù specialmente d i mira i n questi u l t i m i anni quel de– licato reame del misticismo e della solitudine pittoresca. A l – bergatori, Compagnie ferroviarie e d i autobus, organizzatori d i feste pescatorie e d i Perdoni, lanciatori d i spiagge e mondane e famigliari, d i parcs à huitres e d i falaises, compilatori d ' i t i – nerari e imbrattatele si son gettati sulla delicata bellezza d i questa regione con furore incredibile. I l saccheggio è al colmo i n questi anni. Dopo, chissà, come sempre accade, la diserte– ranno per volgersi verso a l t r i l i d i , verso altre regioni pittore– sche da sfruttare. M a oggi come oggi non c'è q u i panorama, punta, curiosità architettonica o naturale, gola d i monte, roc– cia famosa, castello o dolmen, crique, cattedrale o baia p i t t o – resca su cui non si abbatta come un flagello la stormo dei t u – risti : che non sia elencata e gridata da cento guide, che non fi– g u r i sulle tabelle degli chauffeurs da piazza, che non entri nella combinazione d i qualche itinerario e alla quale v o i arrivan– do non troviate lì beli'e pronto u n Hotel con tennis, garage, acqua corrente. N u l l a p i ù è lasciato alla sorpresa, a quel pia– cere della scoperta ch'è la poesia del viaggio. T u t t o è preve– d u t o e t u t t o è calpestato, profanato. N o n potete sostare u n istante a contemplare d a l l ' a l t o d i uno scoglio la maraviglia

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