Pègaso - anno V - n. 2 - febbraio 1933
i6o M. Mita - Musica e cinematografo propriato a realizzarla. Che p o i i l Labroca, accostandosi al f i l m sonoro, senta la necessità d i questa nuova gerarchia orche– strale, per cui i r u m o r i della batteria vengono posti i n p r i m o p i a n o , . c i ò non deriva affatto da una necessità d i realismo nella musica cinematografica, ma semplicemente dal f a t t o che, a r t i – sta moderno e sensibile qual egli è, i l Labroca non si sottrae a quelle tendenze e caratteristiche che la musica moderna è ve– nuta sempre p i ù largamente affermando. E d egli sa meglio d i me come nell'orchestra d i Stravinski la batteria si sia con– quistata una situazione privilegiata; e come recentemente abbia ottenuto u n notevole successo, e non d i sola c u r i o s i t à , u n Concerto d i Darius M i l h a u d , per batteria e orchestra. Difficilmente u n compositore, chiamato a musicare u n film, s a p r à e v o r r à spontaneamente adattarsi a piegare la p r o – pria ispirazione alle esigenze dello spettacolo. A meno che si t r a t t i d i felici ed eccezionali casi d i creazioni unitarie, dovute t u t t e interamente ad una sola mente, la p a r t i t u r a originale, l i – beramente creata da u n compositore d i valore, n o n p o t r à mai adattarsi perfettamente all'opera cinematografica, se non v e r r à concepita come un'opera d i commissione, a guisa d i quelle an– tiche p i t t u r e che dovevano adattarsi ad u n certo ovale d i fi– nestra, ad una concavità d i abside, ad una pala d'altare. E ci v o r r à dunque chi dia la commissione, prima ancora del com– positore che la eseguisca. Cioè u n riduttore musicale, esperto d i entrambe le a r t i , — ove tale non sia i l direttore o creatore del film, — che unisca alla competenza musicale u n sicuro i s t i n t o del cinematografo, e sia sopra t u t t o sorretto da u n i n – finito buon gusto. I n t a l caso, anche l'adattamento d i fram– menti e d i musiche note p o t r à raggiungere r i s u l t a t i suggestivi d i evocazione e d i fusione. A l t r i m e n t i si otterranno r i s u l t a t i non dissimili da quelli dei cinematografi secondari i l cui i m – pianto sonoro consiste i n u n grammofono e i n una buona rac– colta d i quei dischi i cui t i t o l i costituiscono la p i ù spassosa let– tura possibile nelle aride pagine dei cataloghi d'incisioni fono– grafiche : « T r e n o i n partenza, i n velocità, i n a r r i v o . — Effetti d i pompieri, campana, sirena. — T r a m o n t o per scene campe– stri, mistiche e d i folla religiosa. — Chiaro d i luna. Serenata per scene d'amore: lontananza, ricordo, rimpianto. — A g i t a t o sinfonico per scene d i tempesta, d i folla i n t u m u l t o , d i l o t t e violente, d i fuga d i gente » . M A S S I M O M I L A . • 1
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy