Pègaso - anno V - n. 2 - febbraio 1933

1 5 8 M. Mila reietti delle alte sfere artistiche, si accostassero insensibilmente i n un'efficace alleanza. E i n f a t t i qualche cosa è comune ad en– t r a m b i nella l o r o funzione sociale: tanto l ' u n o che l ' a l t r o so– no, anzi t u t t o , l o svago inconscio e macchinale dell'uomo m o – derno, che fischietta involontariamente i l r i t o r n e l l o d i moda nelle soste del lavoro, e scorda davanti alle meraviglie lontane dello schermo le noie dell'impiego. E i l cinema ha dato alla can– zone la v a s t i t à dei suoi o r i z z o n t i l o n t a n i e delle sue terre sco– nosciute, l'eccezionalità dei suoi eroi, delle sue amanti, delle sue passioni, E i l canto popolare è uscito piano piano dai boschi p o p o l a t i d i pastorelle, usignuoli, coscritti, e se n ' è andato, i n cinema, a visitare i l mondo. Scendiamo u n momento i n istrada e prestiamo orecchio al p r i m o monello che passa cantando: « Piccola bionda Yvana, lontana i n u n nido d'amor; bambola siberiana, sovrana t u sei del m i o cuor » . E i l cielo delle A n t i l l e , e le Hawaii e l ' A r i z o n a sono f a m i l i a r i a t u t t o quel ceto cui specialmente si rivolge la produzione canzonettistica. D a l canto suo, la canzone ha dato se stessa al cinema, e dal connubio è nata quella che finora è stata forse la forma d i cinematografo musicale p i ù organicamente e saldamente costi– t u i t a : i l film sonoro e cantato i m p i a n t a t o musicalmente su una « canzone-film » che ne riassume e sintetizza i l significato, la figura, la passione predominante. L a v i t a l i t à genuina e l e g i t t i – ma d i questo genere la prova i l fatto che nessuno l ' h a inventa– to, ma s'è creato da sé, è sgorgato dal popolo assai prima del– l'avvento del sonoro. Certe creazioni del cinema, particolar– mente atte a colpire la fantasia popolare, diedero origine a can– zoni che, v o l e n t i o nolenti, ancora t u t t i ricordano: Ramona, Maruska, per esempio. E certe canzoni d i film sonori furono esempi veramente notevoli d i interpretazione musicale d ' u n am– biente, d'un'atmosfera, d'una vicenda passionale o avventurosa : sintesi intonate e aderenti, dovute, nella l o r o elementare sem– plicità, a l l ' i n t u i z i o n e perenne del popolo d i fronte a t u t t o ciò che nell'animo umano v'ha d i semplice, schietto, primordiale. Ora, con la voga del parlato, sembra che anche i l genere della canzone-film sia decaduto: le canzoni nel corso d ' u n film si sono moltiplicate, solo per mettere i n mostra le particolari a b i l i t à d i qualche attore, senza nesso con la ragion drammatica dell'opera, p r o p r i o a simiglianza d i quanto era avvenuto nel ' 7 0 0 per le arie del melodramma. Dei film che si elevano sopra la mediocrità della produzione commerciale non due che

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