Pègaso - anno V - n. 2 - febbraio 1933
1 3 8 S. Benco torei; benché valesse i n quel tempo i l vezzo d i stimare i n l u i sopra t u t t o i l coloritore. T r a questi metterei i due nei q u a l i egli si ricordava d i Trieste, i l p r i m o dei q u a l i comincia con quella quartina d i gran respiro: O dei m i e i m o n t i cime contrastate, C o l l i c u i parco allegra i l verde m a g g i o , Scogliere paurose che i l v i a g g i o R o m p e t e alle procelle i n f a t i c a t e , e l ' a l t r o con quel verso stupendo: H a n p a d i g l i o n i d ' o r o i m i e i t r a m o n t i . Vissuto da Trieste m o l t o lontano, non p u ò dirsi che su d i essa i l Revere avesse direttamente molta influenza. Sarebbe p e r ò errato i l negargliene alcuna. E g l i fu i l poeta esule del– l'irredentismo triestino; e anche p i ù dopo morto, quando i l Go– verno austriaco vietò d i rimpatriare l ' u m e t t a con le sue ceneri. Quel triestino che, nel cruccio dell'esilio, si guadagnava fama d i scrittore quanta mai a l t r o concittadino, e cui nemmeno si perdonava i n morte, era additato alla riverenza della c i t t à . V e r o è che soltanto i letterati ne leggevano le austere poesie; ma su questi esse ebbero potere sino alla fine dell'Ottocento, e alcunché d i q u e l l ' i n d i r i z z o , rinverdito negli esempii carducciani, appare ancora nella formazione del P i t t e r i poeta. A Trieste prevalse la poesia classicheggiante durante t u t t o quel secolo. Tradizione, scuola, accademia, filologia, nel senso r e s t r i t t i v o ; sono i rim– proveri che muove alla cultura triestina del tempo Fabio Cusin, i l suo p i ù moderno studioso. Spenta la Favilla e sopraffatti i quarantotteschi, nasce con s p i r i t i non diremo reazionarii, ma quietisti, la decorosa rivista del L l o y d Letture di Famiglia, e vive anch'essa dieci anni, dal 1 8 5 2 al 1 8 6 2 . Pregevoli sono le incisioni i n acciaio che essa pubblicava: v i collaborano chiari scrittori del tempo. Ne è l'anima A n t o n i o Racheli, letterato mantovano d i m o l t o sa– pere e d i o t t i m o gusto, a cui è affidata dal L l o y d anche la bella edizione d i classici i t a l i a n i , forse l'opera p i ù notevole della l i – breria triestina i n t u t t o i l secolo. Racheli è guida della c i t t à nelle cose del gusto; i l vecchio Kandler negli s t u d i i storici, ar– cheologici e giuridici. Amata e popolare a Trieste poco meno che a Udine è la novellatrice friulana Caterina Percoto, nella
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy