Pègaso - anno V - n. 2 - febbraio 1933
/ poeti delta Venezia Giulia 131 Giuseppe C o l e t t i la porta a covare, e s'industria egli medesimo a riscalducciarsi. Arcadia Sonziaca; destinata dunque a trastullarsi coi versi lungo l'Isonzo azzurro. Invece g l i interessi suoi spingono i l Co– l e t t i a Trieste, e con l u i l'Arcadia Sonziaca. Ha alzato ora la testa questa città, che è una delle p i ù antiche, e par nuova : i l mercantilismo settecentesco l'ha mutata a poco a poco, col Por- tofranco, i n c i t t à trafficante, fiorente, fidente nella sua stella. T u t t i tengono g l i occhi rivolti a Trieste; m o l t i ci vanno a ten– tar la fortuna; Gorizia e Capodistria sentono formarsi irresi– stibilmente u n nuovo centro d i gravitazione, che a poco a poco le spossesserà anche del l o r o intellettuale p r i m a t o . D o p o le guerre napoleoniche, quando t u t t a la Venezia G i u l i a cade sotto u n solo padrone, non si discute p i ù : Trieste ha i l comando. Anche l ' u o m o p i ù ragguardevole d i questa nuova epoca è u n triestino, Domenico Rossetti; e i l ricco e ornato suo cervello ama dissertare i n pulitissima lingua su le p i ù varie materie con sapienza giuridica, con erudito decoro e soprattutto con amor verace della città natia. Versi ne fa anche l u i , naturalmente; stira a lucido i suoi inamidati sonetti; meglio serve la poesia quando raccoglie e dona alla c i t t à la sua Petrarchesca preziosa. Perché si oda a Trieste una prima voce giuliana d i tempi n u o v i , conviene che q u i giunga d a l l ' I s t r i a , giovane, Pasquale Besenghi degli U g h i . - B E S E N G H I . N e l p i ù bello dei palazzi settecenteschi istriani, a Isola d'Istria, nasceva Pasquale Besenghi nel 1 7 9 7 , da famiglia d i origine toscana, giunta colà fino dal Cinquecento. G l i studii d i legge fece a Padova; l'esistenza condusse per l o p i ù a Trieste, a Gorizia, a Udine, travagliato da molte passioni e p i ù dalle insofferenze del confessato suo « umore melanconico », che finì i n misantropia. Sprazzi d i giovinezza furono i n l u i i l correre verso N a p o l i , al p r i m o annuncio del moto costituzionale del 1 8 2 0 , già spento prima che egli giungesse, e i l salpare per la Grecia su le orme d i B y r o n . Q u i stette u n anno, dal 1 8 2 8 al 1 8 2 9 , spendendovi quasi t u t t o i l suo patrimonio e trovando anche occasione, pare, d i azzuffarsi coi t u r c h i . T o r n ò a Trieste,
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