Pègaso - anno IV - n. 12 - dicembre 1932
Lettera a una signora,, sul miglior modo di leggere 1tn libro 731. sonaggi che non hanno un carattere, s'affannano a cercarsene uno con tanta ansia che il loro carattere finisce ad essere proprio quel disperato girotondo tra i riflessi di troppi specchi. E poi qui dicendo carattere noi non si parla d'eroi di Plutarco in marmo o in bronzo, ma piuttosto del– l'indole degli uomini comuni la quale è intima e mobile e varia e alla mercé delle passioni e degli eventi. Dai caratteri dei personaggi e dal modo con cui le sono presentati, ella deve aITivare a dedurre il carattere dell'autore. È l'esercizio per cui occorre maggiore agilità, ma è anche quello più piacevole e conclusivo. Non creda alla fisima dei libri oggettivi. Anche dalla metodica prosa d'uno scienziato se è davvero uno scrittore, s'indovina l'indole di luL E qui ,sia recisa, anche ingiusta, anche crudele, ella che ha la fortuna della libertà. Ma se uno scrittore le diventa caro, non l'abbandoni. Legga tutto di lui, ne compri ogni libro appena esce, lo difenda con fiducia generosa; e non oerchi mai di conoscerlo di persona. Dopo aver preso quest'avvio e letto così dieci o muti libri, s'aocor– gerà ch'essi sono proprio come gli uomini, di due specie: quelli con cui ci si diverte ma alla lunga stancano, e quelli con cui si può vivere; quelli con cui -è piaeevole fare un giro cli ballo o una gita in campagna,, e quelli con cui si desidera stare soli. Sono questi i libri ch'ella ammet– terà nella sua camera, su quel dato scaffale, per sempre, o per molto tempo. Allora faccia un altro passo : lasci per un poco racconti e romanzi, e vnicla ai libri di memorie e cli lettere. Dagli uomini inventati vada agli uomini veri. Certo, scrivendo le sue memorie, l'uomo più sincero si raffigura come. un personaggio inventato che gli assomigli nelle vi– cende e nel volto: sceglie cioè, anche senza volerlo, ciò che può farlo sembrare migliore o anche, per desiderio di singolarità, peggiore del vero. Ma insomma in questi libri ella si sentirà più vicina a-lln vita e– quasi più sicura. Col bisogno di certezza che oggi abbiamo tutti in questi incertissimi tempi, alcuni cli siffatti libri hanno avuto il successo che una volta era solo della finzione e dei romanzi. Quando anch'ella avrà preso gusto a leggere questi libri, diciamo,.. reali, la lettura d'un romanzo le sembrerà più gustosa e il giudizio più facile, perché la pittura dei personaggi inventati, se chi scrive ha fan– tasia ed esperienza di creatore, è più armoniosa cli quelli delle persone vissute, disegnate nei libri di memorie e nei diari. );fon yorrei con tanti consigli averla piuttosto allontanata dai libri che allettata. La verità è, cara signora, che a voler davvero trarre dai libri conforto e riposo, s'ha da considerare la lettura con l'attenzione e la serietà con cui considera la vita. Non si spaventi. Quanta gente piange al teatro o al cinematografo, che nella vita ha sempre gli occhi asciutti ? E pure sono essi che dallo spettacolo prendono maggior di– vertimento e ne escono col desiderio cli tornarvi. E il libro nuovo, da leggere ? Chieda al suo libraio q~ale è il libro che si vende di più. D'ordinario è un libro di cui nessun giornale pa,rla_ Devotamente suo u GO OJETI'I. BibliotecaGino Bianco
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy