Pègaso - anno IV - n. 12 - dicembre 1932
o S. Rapfaarrla Poi si rivolse con tono addolcito al giovane studioso : - Dottore, un esame completo .funzionale, chimico e sierologico di quel gatto a cui darà la sigla V. 12. Prova di agglutinazione del siero di sangue sulle principali specie di bacilli patogeni, for• mula leucocitaria, valore globulare. Indice opsonico. Ricerca della capa.cità di assimilazione dello zolfo. Zolfo residuo ecc. Dieta N° !!7 con cisteina, vitamina K e acido nucleinico .... Dopo dieci giorni di dieta N° 27 con cisteina, vitamina K e acido nucleinico, Trombetta era diventato addiritturà- fiabesco. Un pelo lungo, foltissimo, liscio e morbido come la più morbida seta giapponese lo avvolgeva riscaldand'olo, e quel 1Pelonero rilu– ceva azzurro sotto i ra,ggi del sole, di un azzurro che nessun pittore oserebbe proporre per un gatto. Egli era felice, felice nel vero senso della parola. ,La sua felicità-portava con sé qualche inconveniente, è vero, ma egli non la considerava pagata abbastanza. Tutti i giorni il giovanotto azzimato dall'aria un po' malinconica di giovane stu– dioso, gli pungeva qualche vena per cavargli sangue e analizzar– glielo. Ma cos'è una puntura di siringa di Pravaz in conf ronto ai morsi delle !Pulci e al terrore della rogna ? I primi giorni il giova.ne studioso gli aveva perfino aperto la pancia per saggiare la capacità del suo peritoneo a distruggere i bacilli d'el tifo e della dissenteria in dosi progressiva.mente crescenti. Ma cos'era la dolcezza del filo di un taglientissimo bisturì, in anestesia locale, messo a confronto con le morsicate dei gatti che gli portavano via lembi interi di pelle (la sua povera pelle rognosa), qu:mdo in dieci .si contendevano un topo o una gatta ? No, il giovane studioso e il suo celebre professore gli chiedevano ben IPOCO in cambio di ciò che gli davano. E ,questo sia anche detto (con fraterna amicizia) per quelli che sbraitano tanto con– tro la vivisezione. Col benessere venne anche il buonumore, e con questo i rosei pensieri. Una gattina della penultima genera,zione lo guardava di so– vente con· fare civettuolo dal balcone della casa di fronte. Era una delizia di gattina, snella, ben fatta, col mantello tigrato e lucente, e dlue grandi ssimi occhi azzurri di giovane cocotte. Ohe struggi– mento quegli occ.hi ! Trombetta I).e moriva. Quegli occhi con l'an– golo esterno tirato in su, alla mongola, e pur cosi grandi e fosfo– rescenti! E quella snellezza di gattina dai fianchi sottili e flessuosi che appena accennavano a un movimento serpentino quando cam– minava .... Trombetta decise. Si lavò ·i\ pelo tre volte con una quantità impossibile di saliva. BibliotecaGino Bianco
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